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Made in Italy, la campagna di Pomilio Blumm best practice alla Luiss Business School

L’agenzia di comunicazione ha esposto numeri e successi di beIT, la più grande azione di nation branding per il nostro Paese

Roma. Pomilio Blumm diventa un caso di successo da studiare in università: l’agenzia di comunicazione istituzionale è stata infatti invitata dalla Luiss Business School a raccontare l’esperienza e i risutati conseguiti con “Italy is simply extraordinary: beIT”, la più grande campagna di nation-branding mai realizzata dal Governo per la promozione di valori, prodotti e talenti del nostro Paese.

Il presidente dell’agenzia Franco Pomilio, affiancato dai responsabili di alcune aree del complesso progetto, ha tenuto una lezione alla Business School della Luiss, agli studenti del master in Management Internazionale, nell’ambito del corso sul Made in Italy del professor Marco Francesco Mazzù.

Focus centrale della lectio, l’esperienza accumulata da Pomilio Blumm con beIT in 26 Paesi del mondo e in 19 lingue.

La campagna a sostegno dell’export italiano e della Italian way of life, realizzata da Pomilio Blumm nell’ambito dell’incarico affidato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) in collaborazione con ICE Agenzia, ha ottenuto numeri da record, raggiungendo obiettivi e KPI ambiziosi, tanto da essere scelta come caso di studio per l’ateneo capitolino.

Le cifre parlano di più di 14 miliardi di impression, 359mila interazioni, oltre 200mila follower.

La campagna per il rilancio del Made in Italy in tutte le sue sfaccettature ha visto anche la partecipazione di testimonial d’eccezione come Giorgio Armani, Peter Gabriel, Federica Pellegrini, Marcell Jacobs, Alessandro Baricco e Beatrice Venezi, solo per citarne alcuni.

“BeIT ha rappresentato un caleidoscopio narrativo per celebrare il potenziale unico del Made in Italy, sostenendo al contempo le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico del Paese”, ha spiegato Franco Pomilio, presidente di Pomilio Blumm, durante la lectio alla Luiss business school. “La costruzione della reputazione è una delle sfide principali della comunicazione pubblica, in quanto riguarda la percezione interna che le persone hanno della missione e dei valori delle istituzioni”, ha aggiunto.

L’incarico ha contribuito a un 2022 da record per la crescita della società guidata da Franco Pomilio con un organico di circa 250 addetti, e un network UENet che riunisce 103 società in tutto il mondo.

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