Roma. “Sgomenti assistiamo ai tragici eventi che sconvolgono l’Emilia Romagna. Non è il tempo delle recriminazioni, solo della solidarietà e della reazione, ma è un fatto che viviamo in un Paese ad alto rischio idrogeologico. Non aiutano disboscamenti selvaggi e incremento delle aree urbanizzate senza adeguata pianificazione. Da sempre Meritocrazia Italia insiste per un impegno maggiore in termini di sviluppo di sistemi di monitoraggio dei dati meteoclimatici; finanziamento di studi sulla pericolosità e sul rischio condotti dalle Autorità di Bacino distrettuali e contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI); miglioramento del recepimento delle indicazioni di rischio contenute nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) da parte degli strumenti di pianificazione territoriale; arresto del consumo del suolo; un uso corretto del suolo e la restituzione di parte di esso alla natura possono fare la differenza; pavimentazioni drenanti permeabili in piazze e luoghi pubblici; opere di riconversione delle aree montane e di delocalizzazione degli insediamenti a maggior rischio; lavori di adeguamento e ristrutturazione di corsi d’acqua; lavori di manutenzione straordinaria di adeguamento della rete di bonifica; interventi di manutenzione sul reticolo idraulico a difesa dei centri abitati; lavori di stabilizzazione delle pendici collinari e montane; attività di rimboschimento e di consolidamento dei terreni Auspica che si addivenga al più presto all’attuazione del Piano nazionale di adattamento (PNACC), la cui elaborazione è stata avviata nel 2016, che ha come finalità proprio quella di contenere la vulnerabilità dei sistemi naturali, sociali ed economici agli impatti dei cambiamenti climatici, e che attualmente è sottoposto a procedimento di VAS”. Si legge così in una nota di Meritocrazia Italia.
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