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Convegno regionale Snals e formazione Rsu ad Avezzano

Venerdì prossimo nel capoluogo marsicano il segretario regionale Carlo Frascari con i vertici regionali

Avezzano. Si riuniranno venerdì prossimo, 29 settembre, ad Avezzano, gli stati dirigenti SNALS. Per la circostanza si darà vita ad un convegno di aggiornamento dei quadri regionali dello SNALS, presieduto dal segretario regionale Carlo Frascari, tutto dedicato all’esame delle novità contenute nel nuovo contratto di lavoro della scuola firmato a luglio 2023 e che riguarda il periodo 2019-2021. Con un grave ritardo, come si coglie dall’inizio della vigenza contrattuale, rispetto alla scadenza del precedente. Un appuntamento che lo SNALS Abruzzo ritiene importante per portare a conoscenza dei propri quadri sia le novità economiche e normative sia il significato politico dell’intesa
“Il contratto, firmato dopo una lunghissima gestazione”, chiarisce Frascari,” prevede aumenti medi salariali intorno al 5% ma bisogna considerare che il potere di acquisto degli stipendi negli ultimi tre anni è diminuito di quasi il 12%. Quindi, non solo non risolve la questione del differenziale degli stipendi della scuola rispetto a quelli della media europea ma, non copre nemmeno la metà dell’inflazione. Insomma, un contratto che possiamo definire “di passaggio”, comunque foriero di soddisfazioni non proprio esaltanti per la categoria.
Alcuni aspetti normativi”, prosegue Frascari, “portano, però, miglioramenti nelle relazioni sindacali d’istituto e nelle garanzie per il personale, oltre che importanti innovazioni sull’ordinamento professionale del personale non docente.
Le prospettive per il prossimo contratto, che dovrebbe coprire il periodo 2022-2024, non sono rosee vista la congiuntura economica. Certamente il sindacato tornerà a chiedere una significativa svolta”, conclude il segretario regionale SNALS,” sia sul piano salariale sia su quello normativo per dare un senso alle attenzioni politiche che, a parole, ribadiscono la necessità di riconoscere la centralità del settore per il futuro del Paese e le grandi complessità che investono il sistema istruzione”.

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