Cultura e eventi

Il Milan Club “Ringhio D’Abruzzo” in crescita e va a braccetto con il buon momento dei rossoneri

Francavilla al Mare. Nato nel 2015, ormai è diventato il punto di riferimento di tutti (o quasi) i milanisti di Francavilla e dintorni registrando diversi tesserati per la stagione in corso. Si tratta del Milan Club “Ringhio D’Abruzzo” di Francavilla al Mare che quest’anno può contare sulla nuova bas del “Bar Milan”.
Abbiamo avvicinato uno dei fondatori, nonché presidente del Club, Simone Romasco, che ci ha illustrato la formazione e la vita dello stesso riallacciandosi all’attualità.

– Con quale spirito nasce il club?
– Il Club nasce nel luglio del 2015 da un’idea di quattro ragazzi, per puro spirito di fratellanza e condivisione della nostra passione rossonera. Il Milan non passava un bel periodo, ma nonostante questo in noi c’era grande voglia di creare qualcosa di bello, un punto di condivisione e aggregazione per i milanisti della zona. Volevamo proporre un’idea di Milan Club diversa dalle altre: un Milan Club attivo su tutti i fronti, sia in sede con varie iniziative sul territorio, sia in trasferta organizzando numerose trasferte accessibili a più persone possibile. Siamo contenti di aver avuto sempre un ottimo riscontro.
– Quest’anno avete avuto un’impennata nelle sottoscrizioni delle tessere. Può essere visto come un segno del fatto che avete seminato bene?
– Crediamo che il duro lavoro che è stato fatto nelle prime 2 stagioni del Club abbia iniziato a far vedere i suoi frutti. In realtà segnali ottimi li avevamo avuti anche nella seconda stagione, con una partecipazione enorme nelle trasferte, ma quest’anno c’è stato un salto ulteriore. E’ stato molto difficile ed impegnativo partire nel 2015, in una situazione generale depressiva per il tifoso milanista, ma abbiamo tenuto duro, cercando sempre di lavorare a testa bassa, e questo si è rivelato importante. Qualcuno ha cercato di metterci i bastoni tra le ruote ma non ci è riuscito, e anzi questo ci ha dato ancora più forza e convinzione nell’andare avanti.
– Sempre in questa stagione avete trovato collocazione nella nuova sede del Bar Milan, come siete stati accolti?
– Anche questo è un passaggio molto importante. Avendo avuto problemi il Bar che ci ospitava prima, proprio un anno fa di questi tempi ci siamo messi alla ricerca di una nuova sede. Abbiamo sondato varie opportunità, ma quella del Bar Milan è stata sicuramente la più apprezzata. Aldilà del nome, le persone che lo gestiscono si sono rivelate da subito molto disponibili ed entusiaste all’idea di ospitare la nostra sede nel Bar. Tra l’altro ci hanno messo a disposizione una sala interna tutta per noi, che poi il Club ha attrezzato con televisione e contratto Sky per vedere le partite. In estate abbiamo inaugurato questa nuova sede e poi è iniziata la stagione. Siamo molto contenti di come stiano andando le cose anche da questo punto di vista.
– Questa è una stagione un po’ controversa: ci sono state evidenti difficoltà nella prima parte ed ora, con il cambio in panchina, sembra che ci sia stata una nuova linfa. Come club come state vivendo l’annata in corso?
– Con sensazioni contrastanti. Siamo passati dall’entusiasmo estivo dovuto alla campagna acquisti allo sconforto durante i primi mesi della stagione, per poi ritrovare speranza grazie ai risultati della gestione Gattuso. Ma noi non abbiamo mai fatto mancare il nostro supporto, abbiamo viaggiato molto al seguito della squadra e siamo stati presenti sia a San Siro che nelle trasferte anche nei mesi più tristi della stagione, senza mai mollare. Inoltre anche in sede c’è sempre stata una buona partecipazione. Ora siamo proiettati verso le prossime tre trasferte: Lazio, Derby e Arsenal. Ci saremo in tutte e tre, sperando che la squadra ripaghi i nostri sacrifici. Approfitto per comunicare che, mentre per Lazio e Derby è tutto pieno, per la partita con l’Arsenal mancano pochi posti al riempimento del pullman.
– Come giudicate la scelta di Gattuso per la successione di Montella?
– All’inizio c’era molta curiosità per questo nuovo corso. Personalmente ero fiducioso in Gattuso, anche se pensavo che per la società fosse un semplice traghettatore fino a fine anno, a meno di miracoli sportivi. Invece pare che ora la sua conferma sia molto probabile, indipendentemente da quelli che saranno i risultati. Effettivamente è difficile non confermare un allenatore che ha dato a questa squadra molto giovane gioco, grinta e autostima, unite ad una condizione fisica nettamente migliorata rispetto ai primi mesi della stagione. Comunque andrà, siamo orgogliosi di avere nel nostro nome il suo soprannome, “Ringhio”, e saremo sempre al suo fianco a combattere per i colori rossoneri.

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