Roma. Sarà in esposizione a Roma, dal 10 al 17 marzo, l’artista di Pineto Concetta Daidone, che negli anni ha consolidato un valido percorso espositivo, legato alla frammentazione degli spazi, che sovente avviene con un gioco cromatico originale e con piani visivi che interrogano il fruitore con l’utilizzo di originali correlativi oggettivi, che la Daidone carica di significati e metafore del vivere umano.
Concetta Daidone, infatti, non è alla ricerca della bellezza dell’effimero, ma della bellezza che dice da un lato la verità, perché Das ware ist das ganze, direbbe Hegel, dall’altro il tutto, perché sempre e comunque il tempo dell’arte è il tempo dell’ eternità e vive il frammento come porta dell’infinito, vive il sentimento del tempo.
La mostra, negli spazi espositivi di Frammenti d’arte a Monteverde Vecchio, è curata dal critico d’arte Massimo Pasqualone, che sottolinea come Concetta Daidone opera sostanzialmente una rivoluzione degli oggetti, dei paesaggi, dei luoghi che attingono alle dimensioni più recondite della psiche, attraverso operazioni di recupero del materiale legato ai ricordi, alla storia personale, al vissuto nel tempo e per il tempo.