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Il Pescara affonda sotto i colpi del Parma: 1-4 all’Adriatico

Pescara. Inizia male l’avventura di Massimo Epifani sulla panchina del Pescara: i biancazzurri subiscono un pesante 1-4 all’Adriatico dal Parma.
Biancazzurri decisamente sottotono che per buona parte del match restano in balia dei blasonati avversari, salvo qualche break in cui il Delfino ha cercato di scardinare la ben organizzata retroguardia avversaria. Nel primo tempo gli emiliani si portano in vantaggio con Calaiò, per poi andare di nuovo in rete nella ripresa con Ceravolo e Gagliolo, il Pescara accorcia le distanze con Bunino e gli ospiti chiudono i conti con Scavone.
Nel Pescara Epifani non ha potuto contare sugli infortunati Bovo, Campagnaro e Proietti, che sono stati comunque convocati. Invece nel Parma assenti Vacca, Scozzarella e Siligardi, ma recupera Ciciretti e Munari. Prima del calcio d’inizio osservato 1’ di raccoglimento per ricordare Davide Astori con le due compagini che hanno indossato delle divise speciali dedicate allo sfortunato capitano della Fiorentina. All’Adriatico si rivedono gli ex Calaiò, che fa valere la legge del gol dell’ex, e D’Aversa.

 

La cronaca
Al 6’ Brugman lambisce il palo. Ma al 10’ è il Parma a passare in vantaggio con Baraye che sugli sviluppi di un fallo laterale, nei pressi della linea di fondo, serve in mezzo l’ex Calaiò che batte Fiorillo. Reagisce il Pescara con una punizione di Falco al 14’ che va di un soffio sopra la traversa. Al 16’ il Parma torna in avanti con Gagliolo dalla sinistra che trova la testa di Insigne che manda di poco a lato. Al 20’ traversone di Calaiò dal vertice sinistro dell’area per la testa di Dezi sul quale salva Yamga che interviene tempestivamente. Al 24’ sugli sviluppi di un calcio di punizione Lucarelli di testa centra la traversa. Al 33’ ci prova Mancuso dal limite, da posizione leggermente defilata sulla sinistra, la sua conclusione però è fuori misura. Al 41’ Lucarelli in mezzo per Scavone che di testa impegna Fiorillo che blocca.
Nella ripresa al 15’ una conclusione a giro di Insigne non centra di un nulla il bersaglio. È il preludio al raddoppio del Parma che arriva al 24’ con Ceravolo, entrato pochi secondi prima che, su una classica azione di contropiede, dopo un gol sfiorato da Mancuso, supera Fiorillo. Al 27’ il tris dei ducali: Insigne serve in verticale Ceravolo sul quale respinge Fiorillo, Gagliolo raccoglie la ribattuta e deposita in rete. Al 34’ il Pescara accorcia le distanze con Bunino che, so un cross proveniente dalla sinistra, si fa trovare libero in area per il tap in vincente. ma al 37’ il Parma cala il poker con Dezi che dalla destra mette in mezzo per Scavone che insacca di testa. Al 45’ una conclusione dalla distanza di Valzania è ribattuta da Frattali.

 

Le dichiarazioni dei due tecnici
Massimo Epifani (allenatore Pescara): “Oggi non ha funzionato la testa, c’è stata paura, ho visto una squadra nel primo tempo impaurita, abbiamo preso un gol su una situazione che noi avevamo preparato, sapevamo quello che facevano sulla rimessa laterale e prendere gol in quella maniera vuol dire che non sei sereno mentalmente. Abbiamo parlato fino a poco prima della partita, la testa è l’aspetto principale, ho parlato già con i ragazzi e gli ho detto che il responsabile sono io, loro si devono liberare la testa e devono pensare a fare i calciatori, però se siamo questi, con questa paura, è difficile fare tutto. È logico che con il cambio di allenatore loro si sono sentiti i responsabili di dover risolvere i problemi loro, non è così perché io ho le spalle larghe per prendermi le responsabilità perché se oggi abbiamo perso è colpa dell’allenatore che non ha trasmesso quello che doveva trasmettere, i giocatori devono stare tranquilli e devono star bene. Se parliamo di modulo in questo momento non è la cosa principale, se siamo quelli di oggi sotto l’aspetto mentale e per come abbiamo fatto la partita, qualunque modulo avremmo fatto sarebbe andato male. Nel primo tempo abbiamo perso tutti i contrasti, tutte le seconde palle, abbiamo preso gol su una situazione che sapevamo, quindi non ci appigliamo al modulo perché io in questo momento ho cercato di mettere in campo una squadra e farla rendere al massimo. Purtroppo è andata male, per fortuna abbiamo un’altra partita martedì e dobbiamo prepararci mentalmente per cercare di fare una grande partita. I cambiamenti tattici possono esserci o meno, devo vedere la situazione generale, ma la cosa principale è ritrovare la forza mentale, giocare con la mente libera anche se in questo momento non è facile, ma è la cosa che dobbiamo fare. Rispetto alle partite precedenti abbiamo cambiato poco, abbiamo cercato solo di cercare a specchio rispetto a loro, non abbiamo cambiato le giocate, eravamo spaventati e non abbiamo fatto niente per offendere la squadra avversaria. Quando perdi i duelli personali nel calcio perdi le partite, quando prendi gol su una situazione diretta è dura, poi nel secondo tempo siamo rientrati bene nei primi 10 minuti, stavamo prendendo coraggio ed abbiamo preso un gol in netto fuorigioco. In una situazione mentale deficitaria, prendere gol in quella maniera fa andare giù il morale e diventa dura reagire, anche quando abbiamo fatto il 3-1 pensavo di avere un’altra reazione e invece nemmeno in quel momento l’abbiamo avuta. Oggi, soprattutto nel primo tempo, in porta ci siamo arrivati poche volte, quando ci siamo arrivati lo abbiamo fatto per l’inerzia di una giocata lunga, se analizziamo il primo tempo non ci sono scusanti, dobbiamo fare meglio perché lo possiamo fare, devo essere io bravo a capire dove devo intervenire e cambiare perché giustamente sono venute fuori cose nuove che magari in settimana c’era l’entusiasmo di fare. Quando si gioca a calcio bisogna essere liberi, se giochiamo come abbiamo fatto oggi sarà dura. Si deve cancellare subito questa partita e pensare subito a quella di martedì e cercare di prepararsi per affrontarla nel miglior modo possibile e con la miglior squadra. Io credo che oggi i giocatori si siano resi conto anche loro perché ho dei ragazzi intelligenti, li ho visti dentro lo spogliatoio, ci siamo parlati, li ho visti tutti con le teste giù e penso che i primi mortificati siano loro. Perdere in questa maniera fa male, è logico che abbiamo poco tempo ma forse è meglio perché ci si può subito riscattare”.
Roberto D’Aversa (allenatore Parma): “La cosa più importante era dare seguito alla prestazione di Salerno, sicuramente devo dire che non era una cosa scontata se non per il fatto che ci siamo fermati per un turno di campionato. I ragazzi sonos tati bravissimi ad interpretare la partitaconsiderando che sotto l’aspetto tattico non avevamo certezze di come avrebbe giocato il Pescara. È la dimostrazione che quando la squadra è matura sotto l’aspetto del gioco quello che fa la differenza è l’interpretazione della partita e credo che i ragazzi lo abbiamo fatto in maniera eccellente sia sotto l’aspetto del gioco che per la concretizzazione delle occasioni create. Sul nostro terzo gol non credo sia fuorigioco, ma se andiamo ad analizzare la partita nel complesso credo che non ci sia alcun episodio che abbia influenzato il risultato finale. Il Pescara? Non mi piace parlare degli altri, quando mancano i risultati l’autostima viene meno e anche le certezze, quindi si fa più difficoltà nel giocare e nel cercare di fare le cose più semplici in maniera serena. Quello che mi interessa è pensare a casa mia e credo che gli aspetti da migliorare rispetto alla partita di Salerno siano stati migliorati, abbiamo concretizzato le diverse occasioni da gol create e con un possesso palla fatto in maniera egregia. Siamo stati bravi a concretizzare le occasioni da gol create, è un difetto che ci siamo portati avanti per alcune partite, era una cosa che dovevamo migliorare e lo abbiamo fatto, da qui in avanti questa è una cosa fondamentale. Era importante dare continuità alle prestazioni e ai risultati fatti ultimamente, non era semplice ma fondamentale perché la miglior medicina è sempre la vittoria, nel momento in cui si vince aumenta l’autostima, si crede maggiormente nel lavoro, si lavora in maniera più serena, con più entusiasmo. Quello che ci siamo posti come obiettivo è di affrontare ogni partita come se fosse l’ultima e poi vedere alla fine del campionato a quale posizione di classifica arriviamo”.

 

Tabellino
Pescara (4-2-3-1): Fiorillo, Crescenzi, Coda, Perrotta, Mazzotta, Valzania, Brugman, Yamga (23’ st Capone), Falco (14’ st Bunino), Mancuso, Pettinari (42’ st Cappelluzzo) A disposizione: Savelloni, Balzano, Fornasier, Cocco, Fiamozzi, Machin, Gravillon, Carraro, Coulibaly Allenatore: Epifani
Parma (4-3-3): Frattali, Gazzola, Iacopini, Lucarelli (31’ st Di Cesare), Gagliolo, Dezi, Munari, Scavone, Insigne (39’ st Frediani), Calaiò (23’ st Ceravolo), Baraye A disposizione: Nardi, Dini, Mazzocchi, Ciciretti, Da Cruz, Anastasio, Barillà, Di Gaudio, Sierralta Allenatore: D’Aversa
Arbitro: Illuzzi (sezione di Molfetta)
Assistenti: Belletti (sezione di Trento) e Fiore (sezione di Barletta)
IV Uomo: Natilla (sezione di Molfetta)
Marcatori: 10’ pt Calaiò, 24’ st Ceravolo, 27’ st Gagliolo, 34’ st Bunino, 37’ st Scavone
Ammoniti: Valzania, Perrotta (Pe) Gazzola, Baraye, Scavone (Pr)
Espulsi: nessuno
Note: recupero 1’ pt 0’ st, angoli 3-3, spettatori 7.072 (4.915 abbonati + 2.18 paganti) per un incasso di 43.343 euro (30.664 euro rateo abbonati + 12.679 euro quota paganti)

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