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Rifondazione Comunista: “Centrodestra coeso? In 4 anni girandola di 11 assessori”

Pescara. “La prima giunta Maragno fu varata a giugno 2014 ed era composta da 5 assessori Leo Brocchi, Ottavio De Martinis (Forza Italia), Paolo Cilli (Montesilvano in comune), Caterina Verrigni e Maria Rosaria Parlione (Montesilvano Futura). A distanza di 4 anni, di quella giunta, resistono in 3, De Martinis, Cilli e Parlione, già assessore della giunta Cantagallo”.

“Ben 11 assessori si sono alternati finora, la giunta come una fisarmonica stonata è passata da 5 a 7, poi a 6, poi di nuovo 7, ora 6 e domani chissà…. Non sono mancate neppure le dimissioni del sindaco. A settembre 2014, pochi mesi dopo l’insediamento il sindaco Francesco Maragno denunciò le ingerenze dei cosiddetti “poteri forti”, tutto si risolse con la nomina di due assessori in più: Cozzi e D’Onofrio. Gli assessori dimissionari sono stati 4 (Brocchi, Verrigni, D’Onofrio e Cilli), mentre Fabio Vaccaro, già consigliere di centrosinistra con l’amministrazione Di Mattia, è stato assessore per 11 mesi, fin tanto che il Tar ha decretato la sua nomina illegittima perché Maragno non ha rispettato la parità di genere nella sua Giunta. Paolo Cilli è l’assessore ballerino un po’ dentro e un po’ fuori, ma sempre in poltrona. Un quadro impietoso che per fortuna volge al termine, ultima vicenda, quella legata al defenestramento via Whatsapp dell’assessore Manola Musa. Il centrodestra coeso è una barzelletta, nessun programma comune, ma sin dal principio una sommatoria di interessi particolari, ognuno coltiva il proprio orticello con tanto tantissimo attaccamento alla poltrona. I cosiddetti “ribelli” nei momenti decisivi non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Sostegno a Maragno che è arrivato anche dalla cosiddetta opposizione di centrosinistra, astensioni e assenze strategiche hanno permesso a Maragno di rimanere in sella. A Montesilvano è sempre tempo di cambi di casacca e giri di poltrone, i politicanti strepitano e sgomitano ma non hanno mai smesso di andare a braccetto. I costruttori hanno portato all’incasso le convenzioni capestro e i premi di cubatura, ottenuti durante la giunta Cantagallo con le giunte di centrodestra prima di Cordoma e ora di Maragno, passando per il centrosinistro “rinnovato” di Di Mattia. È la politica del “Gattopardo”. Questo è il personale politico di centrodestra e centrosinistro che il Movimento 5 stelle caldeggia nei due forni per il governo nazionale. La politica sana, le idee, i progetti per la città futura vivono altrove: nei comitati, nelle associazioni, nella cittadinanza attiva che non ha padrini e padroni e si batte per una Montesilvano più bella, solidale e vivibile. È il momento di prendere in mano il futuro della nostra città e rompere definitivamente con ricatti e sudditanze. Si può essere coerenti e liberi anche a Montesilvano. Rifondazione Comunista in città lo è da tempo e lo sarà anche per il futuro”.

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