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Pescara, il gruppo Forza Italia su Commissione per lavori diga foranea e moli guardiani

Pescara. “I lavori di apertura della diga foranea dovrebbero concludersi entro il 2 giugno secondo il Governatore D’Alfonso, entro il prossimo 22 agosto secondo l’assessore regionale Mazzocca, l’assessore comunale Scotolati e la Guardia Costiera, mentre la barriera soffolta dovrebbe essere finita per giugno. Resta che a oggi, però, non si ha traccia degli interventi sui moli guardiani, a nord e a sud, per 31milioni di euro: nessuno, neanche la Regione Abruzzo, sa a che punto si trovi la progettazione, che fa capo all’Arap, da cui dipenderà poi il cronoprogramma dei lavori. E, in aggiunta, non abbiamo alcuna certezza del presunto finanziamento Cipe di 16 milioni di euro per la realizzazione dello stesso intervento. La preoccupazione concreta e tangibile è dunque che il porto di Pescara potrebbe trovarsi in mezzo a un guado a forte rischio, con la diga aperta, ma senza la protezione dei moli guardiani all’uscita del canale, riportando indietro Pescara ai pericoli di trent’anni fa. È quanto emerso oggi nel corso della Commissione Grandi Infrastrutture alla quale abbiamo chiesto di convocare con urgenza l’Arap per avere certezze sullo stato di avanzamento del progetto e sulle date, per ora avvolte nella nebbia, a testimoniare, ancora una volta, la superficialità del Governo regionale e di quello comunale che operano per spot elettorali, senza preoccuparsi delle possibili conseguenze dei propri atti”. Lo ha detto il Gruppo consiliare di Forza Italia al termine della riunione odierna della Commissione Grandi Infrastrutture convocata per fare un punto sulla situazione dei cantieri del porto, alla presenza del Capitano Barretta in rappresentanza della Capitaneria di Porto, dell’assessore comunale Loredana Scotolati, e dell’assessore regionale delegato Mario Mazzocca.
“Abbiamo chiesto il vertice già diverse settimane fa per conoscere quale fosse lo stato di avanzamento dei lavori d apertura della diga foranea dopo che lo stesso Presidente D’Alfonso ha annunciato una grande festa cittadina e popolare per il prossimo 2 giugno, in coincidenza con la Festa della Repubblica, proprio per l’inaugurazione del taglio della barriera di cemento – ha ricordato il Capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli -. Tale richiesta è divenuta improcrastinabile dopo che, la scorsa settimana, il segretario particolare del Governatore D’Alfonso, Del Vecchio, ha detto di non avere notizie circa i lavori di realizzazione dei moli guardiani che, secondo le raccomandazioni del Genio Civile Opere Marittime, dovevano essere simultanei all’apertura della diga, proprio per scongiurare eventuali situazioni di pericolo per le imbarcazioni nella fase di ingresso e uscita dal porto in condizioni di maltempo. L’assessore Scotolati, riportando una relazione stilata dall’ufficio tecnico comunale, ha affermato che i lavori di apertura della diga sono al 27,44 per cento di completamento, manca il 72,56 per cento delle opere; lo stato di avanzamento della barriera soffolta è invece pari al 50,73 per cento. In commissione è poi stato clamorosamente smentito il Governatore, visto che la data ultima per la riconsegna della diga da aprire è il 22 agosto 2018, prevedendo di continuare i lavori anche durante la stagione balneare, dunque in piena estate, e a questo punto vorremmo capire cosa intende inaugurare il Presidente D’Alfonso il prossimo 2 giugno. Ma ora resta l’incognita dei lavori di realizzazione dei due moli guardiani, per i quali ci sarebbero 31 milioni di euro, di cui 15 milioni di fondi regionali Masterplan, e 16 milioni di euro fondi Cipe. È chiaro che quelle opere sono fondamentali per garantire la sicurezza dei natanti, come del resto più volte prescritto dal Genio Civile Opere Marittime stesso, ma lo stesso Del Vecchio, nei giorni scorsi, ha affermato che la progettazione dell’intervento fa capo all’Arap che a oggi non ha inviato alcun progetto in Regione. E oggi, purtroppo, l’assessore Mazzocca ha confermato tale tesi: nessuno, in Regione, sa quale sia lo stato dell’arte della progettazione dei due moli guardiani. E questo è grave perché da quella progettazione dipende tutto il cronoprogramma dei lavori, ossia i vincoli, le procedure, la tempistica. È poi evidente che l’opera dovrà essere sottoposta a Via, secondo noi Via nazionale considerando la portata dell’intervento, secondo il Pd dovrà essere una Via regionale. Ma è chiaro che – ha proseguito il Capogruppo Antonelli – la portata economica dell’appalto, 31milioni di euro, lascia presupporre una gara europea con i tempi che essa comporta per l’affidamento. Tradotto, a oggi il rischio concreto è che, aperta la diga, trascorreranno almeno due anni senza aver dotato il porto canale di Pescara delle opere di protezione, ovvero dei due moli guardiani, contravvenendo alle prescrizioni delle Istituzioni, ma soprattutto alle istanze di sicurezza avanzate dalla stessa marineria. A questo punto l’interlocuzione con l’Arap è urgente e obbligatoria: in Commissione chiederemo di portare le carte, di poter vedere, finalmente, la progettazione e di conoscere l’esatta tempistica degli interventi previsti”. Ma non basta: “Altra verità emersa oggi in Commissione – ha aggiunto il consigliere Luigi Albore Mascia – è che non c’è alcuna certezza concreta sui presunti 16 milioni di fondi Cipe. O meglio, sino a oggi, come ha ammesso lo stesso assessore Mazzocca, l’assegnazione ed erogazione di quella somma non sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, pubblicazione rinviata da almeno 15 giorni. Quindi solo dopo la pubblicazione della relativa delibera, conosceremo le reali modalità attuative dello stanziamento. A questo punto non vorremmo che il clamoroso ritardo registrato dall’Arap nella progettazione e, consequenzialmente, nell’avvio del cantiere, potesse determinare le condizioni per una perdita degli stessi finanziamenti, al pari di quanto accaduto per i fondi Cipe destinati alla Caserma dei Carabinieri. Non vorremo che la lentezza del braccio operativo della presunta Regione facile-e-veloce, potesse indurre qualcuno a livello governativo a riprendersi quelle somme non spese, eventualità che dovremo scongiurare in ogni maniera, mettendo in campo tutta la forza parlamentare abruzzese”. “Quello che sicuramente manca, fatto acclarato e innegabile – ha ribadito il Capogruppo Antonelli –, è la simultaneità delle opere: un buon governo avrebbe piuttosto dovuto programmare gli interventi in modo che il giorno successivo la fine delle opere sulla diga, sarebbero cominciati quelle sui moli guardiani, ma questo, al solito, non è avvenuto e oggi viaggiamo alla cieca in balia delle onde”.

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