Cultura e eventi

Pescara, Seccia (Forza Italia) su lavori scuola San Silvestro

Pescara. “La scuola di San Silvestro ‘Cascella’ è chiusa dallo scorso 26 marzo, ma il cantiere per l’adeguamento sismico non c’è. L’assessore-pinocchio Cuzzi aveva annunciato l’avvio dei lavori contestualmente al trasloco forzato dei 120 bambini della scuola, deportati nel rione San Donato, in via Rubicone, poi solo il 12 aprile ha teoricamente consegnato il cantiere all’impresa, annunciando di finire l’opera in 120 giorni. Oggi, dopo oltre un mese, scopriamo che i lavori non sono mai cominciati, ma anche che il progetto non è neanche stato depositato al Genio Civile e, senza il parere di tale Ente, le opere non potranno mai partire. Tradotto: la scuola di San Silvestro non riaprirà mai per settembre 2018, come pure aveva assicurato l’assessore-pinocchio Cuzzi che, a questo punto, avrebbe potuto aspettare giugno per inscenare la sua pantomima ed evitare disagi immensi a 120 famiglie. Ovviamente giudichiamo vergognosa la messinscena dell’assessore Cuzzi che, evidentemente, troppo impegnato in concertini, notti bianche, notti rosa e festarelle, non ha tempo per occuparsi delle scuole. Per tale ragione chiediamo ufficialmente al sindaco Alessandrini di sgravare il povero Cuzzi oberato di impegni, togliendogli la delega all’edilizia scolastica per affidarla a un assessore che abbia meno impegni e più voglia di lavorare”. A dirlo è stato il consigliere comunale di Forza Italia Eugenio Seccia nel corso della conferenza stampa convocata dinanzi alla scuola primaria di San Silvestro, in Largo della Chiesa, alla presenza di una delegazione di mamme e nonni del borgo.
“L’amministrazione Alessandrini ha evidentemente deciso di cancellare San Silvestro dalle proprie cartine cittadine e ha cominciato con il chiudere inutilmente la scuola che ospita 120 studenti, tra bambini dell’infanzia e quelli delle elementari – ha ricordato il consigliere Seccia -. Il 26 marzo scorso è scattata la deportazione degli studenti, trasferiti all’improvviso nella scuola di via Rubicone dall’amministrazione che aveva fretta di far partire i lavori di adeguamento sismico dell’edificio. Abbiamo subito ritenuto inopportuno quell’intervento a gamba tesa nel pieno dell’anno scolastico, ma le famiglie, comunque, si sono adeguate, con la promessa di poter rientrare nella scuola di San Silvestro per settembre prossimo. Ben 120 famiglie si sono dovute organizzare in fretta per portare i propri bambini nel rione San Donato, finendo nella trappola del traffico mattutino, altri hanno deciso di usufruire del servizio navetta, sostenendone i relativi costi. Dopo alcuni giorni, abbiamo denunciato i ritardi di un cantiere fantasma, e l’assessore Cuzzi ha annunciato la consegna definitiva del cantiere lo scorso 12 aprile, ufficializzando che l’impresa avrebbe avuto 120 giorni di tempo per completare tutte le opere e riconsegnare la scuola pronta per settembre. Oggi possiamo dire che si trattava di una clamorosa bugia: a un mese esatto dalla presunta consegna delle opere, abbiamo infatti scoperto che il Comune non ha neanche depositato il progetto al Genio Civile il cui nulla osta è indispensabile per far partire il cantiere. Tradotto, è impossibile vedere un cantiere quando non è ancora stata completata la procedura burocratica, quindi i lavori non sono partiti e non partiranno per ora, né tantomeno la scuola sarà pronta per il prossimo anno scolastico. Oggi, fra l’altro – ha aggiunto il consigliere Seccia – siamo andati sul posto per renderci conto della situazione, e abbiamo trovato l’edificio scolastico circondato da una recinzione leggera in compensato, senza alcun cartello di cantiere che ci informasse sull’inizio e fine lavori, sul direttore e responsabile sicurezza. Non solo: sulla piazza c’è una porta di accesso al cantiere lasciata tranquillamente incustodita e aperta e, una volta entrati, abbiamo trovato il nulla, o meglio, l’edificio scolastico è al suo posto, ma senza alcuna impalcatura né operaio a lavoro. In compenso nella scuola chiusa stanno trovando casa famiglie di piccioni, ad aumentare il senso di abbandono e degrado della struttura. Ora, è chiaro che, qualunque amministratore di buon senso, consapevole dei disagi arrecati alle famiglie e delle lungaggini amministrative, avrebbe consentito ai bambini di concludere a San Silvestro l’attuale anno scolastico in corso, per poi attuare il trasferimento per il 2018-2019. L’assessore Cuzzi ha invece deciso di spegnere San Silvestro, trasformandolo in un dormitorio, e iniziando con il chiudere la scuola che è anche il perno dell’economia del borgo. La chiusura della scuola – ha proseguito il consigliere Seccia – sta infatti danneggiando in modo pesante non solo le famiglie, ma anche le piccole attività commerciali della zona, come il bar, l’emporio alimentare, l’edicola, esercizi che vivevano anche grazie alla vitalità determinata dalla scuola in piazza. Ormai è chiaro che quella dell’assessore Cuzzi è stata solo un’operazione di facciata giocata sulla pelle dei cittadini, una messinscena per far vedere opere sul quartiere San Silvestro, completamente abbandonato. Ma soprattutto è chiaro che all’assessore Cuzzi dell’edilizia scolastica non interessa nulla. E allora, essendo consapevoli dell’eccessivo carico di lavoro affidato a Cuzzi, oggi impegnato tra notti bianche, notti rosa, notti dell’Adriatico e concertini di piazza, chiediamo al sindaco Alessandrini di togliere la delega all’edilizia scolastica e alla pubblica istruzione al povero assessore Cuzzi per affidare l’incarico a un altro assessore, magari meno oberato di lavoro e maggiormente consapevole di cosa significhi occuparsi della sicurezza dei bambini nelle nostre scuole”.

In un’ulteriore nota il gruppo consiliare Fratelli d’Italia al Comune di Pescara giudica inaccettabile l’atteggiamento dell’Amministrazione, ed in particolar modo l’Assessore Giacomo Cuzzi, per il disagio creato ai ragazzi e alle loro famiglie in merito ai ritardi dei lavori di miglioramento sismico della scuola San Silvestro.

Ad oggi i lavori non sono ancora iniziati e non si spiega come lo spostamento degli alunni sia intervenuto in anticipo rispetto ai tempi disattesi del crono programma, considerando che l’anno scolastico volge al termine e sarebbe stato auspicabile che il trasferimento avesse avuto la minore durata possibile strettamente connessa all’effettivo svolgimento dei lavori.

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