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Pescara, interrogazione e mozione del M5S contro il gioco d’azzardo patologico

Pescara. Sarà presentata nel corso del consiglio comunale di domani una mozione di adesione al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” proposto dall’associazione “Terre di Mezzo” e dall’associazione per le autonomie locali “Legautonomie”. A questa iniziativa, promossa in consiglio comunale dal M5S per nome del Consigliere Comunale Massimiliano Di Pillo si aggiunge l’interrogazione sulla non conformità di un cartellone pubblicitario all’interno del comune in cui, non sono rispettate le norme di legge, poiché le slot machine sono interpreti principali. Sarà dunque la lotta alla ludopatia protagonista del Consiglio Comunale di Pescara per il M5S, tema caro ai pentastellati che già in altre occasioni hanno presentato atti sull’argomento, ma purtroppo fin ora inascoltati.

“Il Manifesto di cui ci facciamo portavoce in consiglio comunale” spiega Massimiliano Di Pillo “chiede “una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura”, ed anche “Leggi Regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dei rischi del gioco d’azzardo, per il sostegno alle azioni degli enti locali”.

Quello della ludopatia è un male silente della nostra società” continua “sono tantissimi infatti i giocatori che spesso si rifugiano dietro l’illusione di una vincita per sfuggire ai drammi quotidiani di disoccupazione e disagio economico. Ma seppur ormai consolidata la preoccupazione di questi fenomeni, in tanti esercizi commerciali, nascoste dietro tendine o in stanze comunque visibili a clienti di qualsiasi età, le slot machine continuano a divorare il credito di moltissime famiglie italiane con il benestare dello Stato Italiano. Oltre alle belle parole e leggi inascoltate o inapplicate, sarebbe quindi più giusto chiedere il rispetto dell’art. 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

Per questi motivi l’attenzione verso una patologia devastante per molti cittadini come quella del gioco d’azzardo, deve essere al primo posto per qualsiasi ente locale, che sia Comune o Regione: non bisogna mai abbassare la guardia verso questa forma di “Autismo tecnologico”.

La “Scuola delle buone pratiche – amministratori locali per la sostenibilità” chiede anche un maggior potere dei Sindaci attraverso ordinanze per “definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili”; fa inoltre richiesta ai Comuni e alle autonomie locali del “Parere Preventivo e vincolante” per l’installazione dei giochi d’azzardo.

Fondamentale sarebbe organizzare una rete nei territori con Asl, Prefetture, Questure, attraverso la formazione degli esercenti e dei cittadini, o anche rendendo lo stesso argomento primo punto dell’”osservatorio sulla legalità” voluto e proposto fortemente dal sottoscritto attraverso una mozione votata quasi all’unanimità e mai attuata, nonostante la piena disponibilità del proponente a costruire e costituire lo stesso osservatorio attraverso un regolamento sostanzialmente già pronto” conclude Di Pillo.

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