L’Aquila. “Ben 25 milioni di euro di multa, tanto costerà ai cittadini italiani, abruzzesi compresi, la “competenza” della classe politica degli ultimi 20 anni sulla gestione delle acque del nostro Paese e della nostra regione”. La stoccata arriva dal M5S abruzzese che da sempre si batte sul tema acqua pubblica e la gestione delle acque. “Sia in Regione che in Parlamento abbiamo portato numerosi atti volti alla tutela delle sorgenti e delle acque in Abruzzo” commentano il deputato Gianluca Vacca e la consigliera regionale Sara Marcozzi “ma siamo stati inascoltati e oggi ci troviamo davanti a questa ennesima mazzata da parte dell’UE. Pescasseroli e Lanciano” incalzano “risultano già nella lista nera della UE, ma decine di comuni sono sotto procedura e potrebbero essere sanzionati in futuro. L’incapacità di mettere a norma i depuratori e gli scarichi di ben 74 agglomerati urbani, sparsi in 18 regioni d’Italia, costringe gli utenti a pagare sia un servizio scadente di depurazione che la successiva sanzione da parte dell’UE. Mezzo servizio e doppio pagamento, che palesano una gestione delle acque reflue pessima. L’Acqua pubblica e la sua integrità” concludono Marcozzi e Vacca “è una priorità del Governo nazionale, come lo sarà per il Governo regionale sotto la guida del M5S”.
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