Cultura e eventi

Berardino Fiorilli (Azione Politica Pescara) su caos mense scolastiche comunali a Pescara

Pescara. “Il caos generato sulle mense scolastiche del Comune di Pescara, con oltre 100 bambini finiti in ospedale, ricoverati per tossinfezione alimentare, ha delle precise responsabilità politiche che investono chi amministra la città e richiede l’adozione di misure urgenti e radicali. A partire dalla chiusura anticipata delle scuole, e non la semplice sospensione del servizio mensa. Quale che sia l’agente patogeno che ha scatenato il contagio, tutti gli istituti cittadini hanno bisogno di una disinfezione straordinaria di tutti gli spazi comuni, dai bagni ai corridoi alle stesse aule. Azione Politica chiede che il sindaco Alessandrini firmi la relativa ordinanza oggi stesso, mentre alla Commissione Controllo e Garanzia chiediamo di acquisire tutti i verbali delle riunioni della presunta Commissione Mensa cittadina, se mai ci siano state, e gli atti inerenti una sanzione da 2mila euro applicata appena lo scorso 14 maggio alla ditta responsabile del servizio mense scolastiche per ‘le irregolarità riscontrate relativamente alle modalità di preparazione dei pasti contestate nel periodo dicembre 2017-marzo 2018’, un campanello d’allarme reso noto solo oggi”. Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli, Coordinatore di ‘Azione Politica Pescara’, anch’egli raggiunto dalle telefonate di centinaia di genitori impegnati in ospedale con il ricovero dei propri bambini per tossinfezione alimentare.
“Che si tratti di salmonellosi o di altro batterio, resta che centinaia di bambini, studenti delle scuole primarie, secondarie e dell’infanzia di Pescara, fruitori del servizio mensa comunale, stanno male, costretti da sabato scorso a ricorrere alle cure dell’ospedale civile di Pescara, ovviamente al collasso, dirottando molti pazienti nei nosocomi di Chieti o di Atri – ha ribadito l’avvocato Fiorilli – e, se nelle prime ore dall’allarme abbiamo scelto una corsia prudenziale, sembra ora chiaro che comunque l’infezione sia partita proprio dal cibo somministrato nelle mense comunali, tanto che, dopo i bambini, ovvero i soggetti più fragili, sta aumentando il numero delle insegnanti costrette, anche loro, a rivolgersi all’ospedale. Si tratta della prima volta che a Pescara si verifica un episodio del genere, e di gravità inaudita, dai tempi dell’istituzione delle mense scolastiche, ed è chiaro che c’è una responsabilità politica e amministrativa chiara, che oggi il sindaco Alessandrini non può scrollarsi dalle spalle semplicemente annunciando di considerarsi ‘parte lesa pronto a chiedere i danni al fianco delle famiglie’. Forse non ha capito il sindaco Alessandrini che qui le uniche vittime sono centinaia di bambini che al loro fianco non ce lo vogliono. Tutti ricordiamo le pesanti critiche delle famiglie circa la qualità del cibo somministrato nelle mense comunali, tanto che, per mettere a tacere quel vespaio, il sindaco s’inventò, nel novembre 2015, la costituzione della Commissione Mensa cittadina, prevedendo anche la presenza dei rappresentanti dei genitori e degli insegnanti, oltre che l’assessore delegato, due consiglieri comunali e il dirigente del servizio. Pensavamo che il problema fosse risolto, e invece no: nel settembre 2016 gli stessi genitori hanno segnalato che nulla era cambiato nella qualità del servizio, anzi era peggiorata, denunciando ‘la frutta assente o scadente, ripetitività degli alimenti, l’uso di prodotti congelati, e non bio come previsto nell’appalto, e fuori stagione, composizione inappropriate dei menù…obbligando i bambini a mangiare pasti che non seguono le linee guida del Ministero della Salute’. Non solo, i genitori hanno anche denunciato, fatto ancora più grave, che ‘la Commissione Mensa cittadina non si è mai riunita e non ha programmato alcuna attività di informazione alla cittadinanza…i cittadini non hanno alcun interlocutore cui poter rivolgere le proprie perplessità sul servizio’. Per tutta risposta il sindaco Alessandrini, con la coda di assessori, anziché replicare alle segnalazioni, si sono fatti immortalare mentre gustavano un piatto di pasta in una delle mense scolastiche, con il solito ‘vizietto’ di sminuire e svilire le problematiche, anziché affrontarle e risolverle. E non basta: tornando ancora indietro con la memoria – ha proseguito l’avvocato Fiorilli – è notizia dell’8 novembre 2017 il blitz dei Nas in 11 mense scolastiche, con l’individuazione, in provincia di Pescara, di due casi: nel primo erano serviti pasti preparati con materie prime convenzionali, spacciate per prodotti bio ai genitori; nel secondo caso erano state trovate nei locali mensa deiezioni di volatili, e, anche in questo caso, nessuno si è degnato di informare i cittadini se quelle due mense fossero o meno del Comune di Pescara. Ma che nelle mense scolastiche ci fossero dei problemi la giunta Alessandrini lo sapeva già: il 14 maggio 2018 è infatti stata pubblicata una determina dirigenziale, firmata dal dirigente Fabio Zuccarini, con la quale è stata comminata alla ditta responsabile delle mense una sanzione di 2mila euro perché ‘sono emerse irregolarità nelle modalità di preparazione dei pasti nel periodo dicembre 2017-marzo 2018, contestate alla Concessionaria con nota del febbraio 2018’, peccato che la determina sia priva della relazione quindi sia impossibile oggi sapere quali siano le irregolarità riscontrate e sanzionate. Non sono passati venti giorni da quella sanzione e oggi è esploso il caos nelle mense, un caos con centinaia di bambini colpiti che, visti i precedenti, a questo punto poteva e doveva essere evitato. Alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore, innanzitutto riteniamo che le scuole di Pescara, almeno quelle dell’infanzia, primarie e secondarie inferiori, vadano chiuse già oggi, per ovvie ragioni di cautela, ovvero al fine di consentire una disinfezione straordinaria dei locali scolastici: potenzialmente il batterio patogeno oggi potrebbe insidiarsi negli spazi comuni, a partire dai bagni, aperti ai pochi bambini che oggi si sono ritrovati in classe, dunque il sindaco Alessandrini, che è il primo tutore della salute dei cittadini, ha il dovere di impedire qualunque possibilità di trasmissione ulteriore della malattia. Inoltre – ha aggiunto l’avvocato Fiorilli – chiediamo alle Commissioni Sanità e Controllo e Garanzia, che martedì e mercoledì affronteranno la vicenda, di acquisire tutti i verbali delle riunioni della Commissione Mensa, verificando anche quante sedute si sono realmente tenute e se effettivamente sono state convocate. Poi chiediamo di verificare quali siano le ragioni che hanno determinato la sanzione da 2mila euro, ovvero le ‘irregolarità nella preparazione dei pasti’ e soprattutto se siano proseguiti i controlli dopo marzo 2018, con i relativi riscontri. Chiaramente riteniamo che sulla vicenda vada fatta chiarezza anche in altre sedi a tutela non del sindaco, ma delle centinaia di famiglie vittime della vicenda; a sindaco e assessore delegato alla pubblica istruzione spetta oggi solo il dovere delle dimissioni per incapacità amministrativa nel gestire un settore di tale delicatezza, così come già avvenuto nella gestione dell’emergenza inquinamento del mare nel giugno-luglio 2015”.

Related posts

Al Museo delle Genti D’Abruzzo la mostra fotografica “Il Caso C.”

redazione

La pallavolista Maurizia Cacciatori a Vacri per parlare ai ragazzi di futuro e di scelte scolastiche

admin

Chieti, scala mobile: sollecitata la riapertura alla Blu Parking

admin

Lascia un Commento

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. OK Continua a leggere

Privacy & Cookies Policy