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Foschi (Associazione ‘Pescara – Mi piace’) su sversamento in mare di liquami alla vigilia di Ironman VIDEO

Pescara. “Il nubifragio di ieri ha determinato lo sversamento nel fiume, ovvero nel mare, di milioni di metri cubi di liquami non depurati proprio alla vigilia dell’Ironman che vedrà ben 1.500 atleti domani tuffarsi e nuotare in quel mare, senza conoscere l’eventuale carica batterica delle acque, né la loro qualità. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ ieri ha filmato parte di quello scarico alla pompa B0 della Madonnina, dove peraltro abbiamo incrociato anche un operatore dell’Aca che però, anziché preoccuparsi di chiedere la presenza del sindaco o delle autorità sanitarie, pur assistendo con i propri occhi allo sversamento, ci ha accusati di ‘accanimento’. Anzi, l’operatore ha anche smentito che l’apertura dei bypass sia determinata dalle carenze del depuratore, come ha sempre sostenuto l’amministrazione Alessandrini, e ha affermato che l’apertura serve per ‘non allagare Pescara perché sono le 5 pompe di sollevamento che non ce la fanno’, come si sente dall’audio del filmato. Oggi la nostra Associazione chiede che, prima di permettere a un solo atleta dell’Ironman di mettere piede in quell’acqua, l’Arta e le Autorità sanitarie della città eseguano i campionamenti per accertare la salubrità del mare, o, in alternativa è evidente che il sindaco Alessandrini si assumerà una grave responsabilità essendo la prima Autorità sanitaria cittadina deputato alla tutela della salute umana. Non solo: la nostra Associazione sollecita un intervento tempestivo dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico – Nucleo Forestale per accertare quanto accaduto anche ieri nel mare di Pescara”. La denuncia arriva da Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ che ieri ha di nuovo personalmente filmato lo sversamento di milioni di litri nel fiume e mare di Pescara.
“Tutto come da copione – ha amaramente commentato Foschi -: il maltempo ha investito la città, scatenando un violento nubifragio e dopo qualche minuto sono stati aperti i bypass per interrompere il flusso dei liquami verso il depuratore e permettere il loro sversamento diretto nel fiume e, quindi nel mare. Siamo subito andati nei pressi della Madonnina, sul molo nord, per verificare lo stato dell’impianto di sollevamento B0 e, come previsto, abbiamo trovato e filmato lo sversamento di milioni di litri di liquami dall’odore nauseabondo. Altri cittadini ci hanno contattato per dirci che lo stesso fenomeno si stava verificando a ridosso degli altri impianti di sollevamento, come Fosso Cavone, una situazione drammatica di cui possiamo solo immaginare le possibili conseguenze: pensiamo infatti ai milioni e milioni di litri di liquami non depurati che sono finiti in poche ore nel mare, con tutta la loro carica batterica. Per la prima volta, ieri, però, sull’impianto di sollevamento B0 abbiamo incrociato un addetto, sembra un operatore dell’Aca, che, con me, ha assistito allo sversamento e proprio a lui ho chiesto se non ritenesse opportuno chiamare subito l’Arta per segnalare la situazione e chiedere di effettuare immediati campionamenti, ricordando che Pescara domani ospiterà l’Ironman con 1.500 atleti circa che dovranno nuotare nel tratto di mare di Pescara centro, a pochissimi metri dal luogo incriminato dello sversamento, ed esprimendo, dunque, tutta la nostra preoccupazione circa le condizioni in cui quegli atleti dovranno nuotare. Purtroppo l’operatore dell’Aca, anziché condividere le mie preoccupazioni, mi ha accusato di ‘accanimento’, aggiungendo ‘perché non lo sa che è sempre così, lei ha fatto pure l’assessore’. Ho risposto all’operatore che, quando io ho ricoperto la carica di assessore, tali sversamenti non si sono mai verificati, anzi sono cominciati solo nel 2015, come da documentazione dell’ex gestore del depuratore che ha imputato la necessità di aprire i bypass proprio a una carenza strutturale dello stesso depuratore. E invece – ha proseguito Foschi – l’operatore dell’Aca ci ha stupito con la sua risposta, ovvero che ‘il depuratore non c’entra niente, che vogliamo fare allagare Pescara? Sono le cinque pompe di sollevamento che non ce la fanno’, affermazione che non possiamo confutare e che però merita sicuramente un approfondimento nelle sedi istituzionali. Ho ribadito che quello sversamento rappresenta una vergogna per l’amministrazione, per l’Aca e per la città intera, ho ricordato che gli atleti di Ironman rischiano di nuotare tra i liquami e gli ho chiesto di avvisare subito il sindaco Alessandrini di quanto stava accadendo. Ma a questo punto è evidente che occorre andare oltre: con il filmato in mano, chiediamo di nuovo all’Arta di effettuare con la massima urgenza i campionamenti, almeno nel tratto di mare interessato dall’Ironman, per verificare prima di domattina la carica batterica delle acque in cui dovranno tuffarsi 1.500 atleti. Nel frattempo chiediamo al sindaco Alessandrini di valutare con attenzione la responsabilità che si sta assumendo, non potendo far finta di ‘non sapere’ dinanzi a un filmato che testimonia lo sversamento, e, di conseguenza, di valutare la possibilità di emettere un’ordinanza di divieto di balneazione, anche se questo significherà far saltare la gara di nuoto, circostanza, peraltro, già accaduta due anni fa per maltempo, senza che sia accaduto alcun dramma. Infine, chiediamo l’intervento dei Carabinieri, Nucleo Forestale-Nucleo Operativo Ecologico, per intervenire con massima urgenza sul caso, a tutela della città di Pescara”.

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