Politica

Paola Cortellesi e Riccardo Milani aprono il 45° Flaiano Film Festival

Pescara. Ai nastri di partenza la 45^ edizione del Flaiano Film Festival che si aprirà venerdì 29 giugno al Cinema Circus di Pescara con un’ampia programmazione di film fino al 6 luglio. 26 titoli suddivisi in 5 rassegne: dal concorso italiano Flaiano Opera Prima in sinergia con il Mibact a Speriamo che sia femmina dedicata a tematiche femminili con ritratti particolari di donne, dal cinema in versione restaurata in collaborazione con La Cineteca di Bologna e il CSC di Roma ai film in lingua originale fino a Panorama Contemporaneo dedicata ai film che vedono protagonisti i premiati sezione cinema del Flaiano 2018.

Per la cerimonia di apertura al Circus venerdì 29 giugno alle ore 20,00 interverranno il regista Riccardo Milani, Direttore Artistico del Flaiano Film Festival e l’attrice Paola Cortellesi protagonista del film “Come un gatto in tangenziale”, che sarà proiettato subito dopo. La trama: Giovanni lavora per una think tank che si propone di riqualificare le periferie italiane. La sua ex moglie Luce coltiva lavanda in Provenza, convinta di essere francese. Giovanni e Luce hanno allevato la figlioletta tredicenne Agnese secondo i principi dell’uguaglianza sociale, anche se vivono al caldo nel loro privilegio. E quando Agnese rivela a Giovanni la sua cotta per Alessio, un quattordicenne della borgata romana Bastogi tristemente nota per il suo degrado, papà, terrorizzato, segue la ragazzina fino alla casa dove Alessio abita insieme alla mamma Monica e alle due zie Pamela e Sue Ellen (sì, come le protagoniste di Dallas). Giovanni scoprirà che Monica è altrettanto atterrita all’idea che suo figlio frequenti una ragazzina dei quartieri alti: “Non siamo uguali”, Monica avverte Alessio. “Inutile farsi illusioni”. È il divario al cuore del dibattito politico attuale, anche se parlare di dibattito è improprio, perché queste due categorie sociali nella realtà non comunicano proprio. Ed era dunque sacrosanto portare questo tema al cinema, meglio ancora se nella forma apparentemente rassicurante della commedia, poiché l’incomunicabilità sociale si presta da sempre ad una lettura (tragi)comica.

Il restante programma della giornata prevede alle ore 18,30 “Favola” di Sebastiano Mauri per il concorso italiano: nell’America patinata degli anni Cinquanta, Mrs Fairytale vive una vita apparentemente perfetta. La sua casa, il suo giardino, la sua esistenza sono predisposte come carta pentagrammata. Casalinga e consorte impeccabile, subisce la violenza del marito e si consola con un’amica fedele e altrettanto (in)felice. Ma Mrs Fairytale è molto più di questo e sotto la gonna cova un segreto. Tra lezioni di mambo e invasione aliena, Mrs Fairytale forza la gabbia dorata e fugge. Lontano dal ‘paradiso’ e più vicino all’immagine che ha di sé. Trasposizione di una pièce di Filippo Timi, scritta per le scene del Teatro Franco Parenti nel 2011.

Infine alle ore 22,45 “L’Atalante” di Jean Vigo in versione originale sottotitolata: in una cittadina francese, Jean, che gestisce una chiatta fluviale da trasporto, sposa Juliette. La chiatta diventa la loro casa, in compagnia di Jules, anziano marinaio che ha girato il mondo, e di un ragazzo che li aiuta. La vita matrimoniale è gradevole. Jules incanta tutti con le storie delle sue avventure. Ben presto Juliette comincia a sentirsi a disagio in quell’angusto spazio galleggiante, fino a litigare col marito e ad andarsene. Jules è sempre più disperato. Pur di rivedere la moglie, che ha a lungo cercato, ricorre persino alla superstizione secondo la quale se terrai gli occhi aperti in acqua vedrai la tua amata. Jules si butta nel fiume, nuota a occhi aperti e vede la moglie in abito da sposa. La sua disperazione diventa intollerabile, potrebbe anche morire e allora i suoi amici decidono di ritrovare a ogni costo la donna. Vigo faceva parte di quel gruppo di artisti francesi che si erano innamorati dei princìpi della rivoluzione russa ed erano stati delusi dallo stalinismo che quei princìpi aveva mortificato. Un dolore intellettuale che diventa la chiave del film, in uno stile minimale-simbolico. Ogni personaggio segue le proprie attitudini e cerca di compiere il proprio destino: è ricerca di libertà (la donna addirittura lascia tutto, piccola rivoluzione privata); c’è l’amore comune e quello coniugale (soprattutto fisico); c’è il lavoro e ci sono i sogni lontani, o passati, comunque irraggiungibili (Jules). E infine c’è la scoperta che soli non si conclude niente, è meglio stare insieme.

Modalità d’ingresso: Biglietto intero 3,00 euro; Biglietto ridotto 1,50 euro (Soci Flaiano Club, Clienti regionali Trenitalia, Soci Alleanza Coop 3.0); Abbonamento a tutto il festival 10,00 euro (+1 di prevendita) in vendita sul circuito Ciaotickets.

Related posts

Vasto, Sigismondi: “Sul lupo atteggiamento fuori luogo di Menna. Necessaria sinergia tra enti”

redazione

“Le città invisibili e l’utopia della città felice”, conferenza a Sulmona

admin

Ennio Fantastichini a Teramo in un “Re Lear” innovativo e interattivo

admin

Lascia un Commento

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. OK Continua a leggere

Privacy & Cookies Policy