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Presentata la proiezione evento del film “Sotto il segno della vittoria” VIDEO

Montesilvano. Al Serena Majestic di Montesilvano si è svolta la conferenza stampa del film “Sotto il segno della vittoria” con la presenza di tutto il cast, le autorità e del presidente Abruzzo Cuore D’Italia per la presentazione della proiezione evento che si terrà nella città di Pescara.
Un evento per abbattere il muro della diversità. Siete invitati ad intervenire, Sotto il Segno della Vittoria, non è solo un cortometraggio, ma un inno per coloro che hanno fatto della diversità un punto di forza. Il regista Modestino Di Nenna e i suoi attori diversamente abili – protagonisti indiscussi della pellicola – vincono un’altra grande sfida: abbattere il muro dei pregiudizi, facendo diventare protagonisti coloro che nella vita lottano e non si arrendono, nonostante le barriere mentali insite nella società in cui viviamo. Il film – che parla di sport e disabilità – è stato presentato in anteprima mondiale nella Capitale lo scorso 19 marzo presso il multisala Barberini, ed è uscito nei cinema italiani il 22 marzo.
“Questo progetto nasce da una serie di iniziative messe in atto dalla nostra associazione – ha sottolineato il presidente dell’associazione Abruzzo cuore d’Italia, Francesco Longobardi – e va dalla non violenza alla disabilità. Abbiamo visto che c’è un connubio tra non violenza e disabilità, quindi nasce come film educativo. Quindi la storia di una signora che subisce violenza all’interno delle mura domestiche e un ragazzo disabile che grazie allo stimolo della nuova famiglia trova giovamento attraverso lo sport e diventa un campione. Questo è un messaggio che volevamo lanciare a livello culturale dove la disabilità è soltanto un problema culturale, quindi vogliamo far sì che possa lanciare un messaggio molto forte soprattutto agli amministratori per fare in modo che nel progetto del Piano Regolatore di ogni città ci sia in maniera obbligatoria l’abbattimento delle barriere architettoniche perché siamo noi che creiamo problematiche alla disabilità. L’associazione è una partnership di questo progetto ed è l’inizio di una serie di progetti che stiamo attivando di cui adesso partirà anche il secondo film sulla non violenza dove abbiamo trovato anche l’opportunità, attraverso l’Università, di avviare una collaborazione. Sono tutti film documentari e culturali per quanto riguarda la non violenza all’interno delle scuole, dicasi anche per quanto riguarda il discorso della disabilità. Per quanto riguarda la proiezione, tra Pescara e Montesilvano, chiunque ci dia la possibilità di usufruire di uno spazio che contenga un numero abbastanza cospicuo di persone faremo la prima di questo film che si chiama ‘Sotto il segno della vittoria’. È un qualcosa che vogliamo portare avanti con successo con questi ragazzi che si sono messi a disposizione”.
Premiato all’Artelesia Film Festival, candidato al David Di Donatello, al Festival del Cinema di Napoli e ospite d’onore con tutto il suo cast al Social Word Film Festival, approderà in Abruzzo per una proiezione evento nel mese di agosto grazie a Francesco Longobardi, presidente dell’associazione Abruzzo Cuore D’Italia, un’associazione di promozione sociale particolarmente impegnata nel settore della disabilità, che si è già resa protagonista di molti eventi sul tema come per la campagna: “La Disabilità non è contagiosa. L’ignoranza..SI !” che ha ricevuto ben due encomi del Ministero della Giustizia con tale motivazione: “Per l’impegno profuso nel contrasto alla violenza” ma anche per il grande impegno profuso per le tematiche sociali. Francesco Longobardi è da sempre attivo per la promozione della cultura della non violenza, ma non lo fa solo attraverso la creazione e diffusione di campagne di sensibilizzazione: la concretezza fa parte della sua indole, e per questo ama anche fare gesti e azioni che vanno oltre le parole e le belle idee.
“Questo progetto è nato nel 2001 – ha ricordato il regista Modestino Di Nenna – andai a vedere una commedia, una rappresentazione teatrale che vedeva protagonisti dei ragazzi disabili e vidi che in quella occasione la rappresentazione teatrale era molto demenziale a i ragazzi in quella occasione non riuscivano ad esprimere le loro qualità artistiche e allora tentai un cortometraggio lungo. Dal cortometraggio iniziammo un programma di cinematerapia e oggi è diventata una realtà cinematografica grazie alle potenzialità artistiche di questi attori speciali, sono loro a fare la differenza nei nostri film nonostante i grandi nomi e gli attori professionisti, i veri professionisti sono loro che trasmettono emozioni al pubblico che va a vedere i nostri film al Cinema. Quindi la cinematerapia diventa una realtà cinematografica e cinematerapia del successo. Per me è un’emozione unica in primis perché faccio il regista nel sociale, quindi regalo nuove esperienze a ragazzi che hanno problematiche, poi ho inventato questo filone cinematografico che sta andando bene, la gente ci sta iniziando a credere, il pubblico sta andando al Cinema, l’ultimo film, ‘Sotto il segno della vittoria’ che proietteremo a fine agosto qui in Abruzzo, è stata una vittoria raggiungendo traguardi straordinari, candidato al David di Donatello 2019, patrocinato dal Coni nazionale, da Arciscuola, candidato al Festival di Napoli, premiato all’Artenese Film Festival come miglior film, è uscito nelle sale in tutta Italia da Milano a Catania, ha avuto un notevole riscontro da parte del pubblico. È un film che parla di sport e disabilità, un ragazzo diversamente abile che grazie alla sua dote della velocità raggiunge traguardi straordinari nella specialità dei 100 metri piani a livello internazionale. Battiamo il muro della diversità al cinema e battiamo il muro della diversità nello sport lanciando un forte messaggio. Un film che regala emozioni, quindi consiglio a tutti di andarlo a vedere e di venirlo a vedere qui in Abruzzo a fine agosto. Nel film abbiamo una star hollywoodiana, John Savage, quindi è un mix vincente che ha portato gli attori diversamente abili ad un successo inaspettato”.
Tornando al tema centrale, “Sotto il segno della vittoria” racconta la storia di un ragazzo diversamente abile con straordinarie capacità nella corsa e nell’apprendimento. Il giovane, di nome Romolo, ha però un’esistenza triste e travagliata: perde la madre all’età di dieci anni e subisce maltrattamenti da suo padre che lo costringe a lavorare nei campi. Un giorno, però, la sua vita ha improvvisamente una svolta. Il papà viene arrestato e Romolo viene affidato ad una famiglia adottiva che si prende cura di lui donandogli amore. I genitori adottivi scoprono le grandi potenzialità fisiche del ragazzo, grazie ad un ex campione dell’atletica leggera, che dopo la sua carriera agonistica ha scelto di allenare ragazzi con problemi psicomotori. Romolo è un ragazzo dalla grande velocità nella corsa e dimostrerà ben presto di essere un campione, tanto da suscitare l’interesse sia dei media nazionali che di gran parte del professionismo dell’Atletica Leggera. Sarà però difficile farsi accettare da tutto il mondo dello sport. Romolo ha infatti diversi nemici che vogliono rallentare la sua ascesa. Le sue capacità verranno messe in dubbio, però il ragazzo, grazie al suo allenatore, alla famiglia e soprattutto alla sua forza di volontà, dimostrerà a tutti le grandi doti umane e sportive. Ma le sorprese non sono finite. Nel cast, attori diversamente abili, affiancati da attori professionisti di fama nazionale ed internazionale come l’americano John Savage, Flavio Bucci, I Ditelo Voi, Antonio Fiorillo.
“Si è creata questa situazione quasi paradossale – ha detto il testimonial Andrea Silvestroni – avevo sentito parlare di questo film, non ho ancora avuto il piacere di vederlo, conosco la trama e gli attori. Abbiamo scoperto che il protagonista di questo film vive un’esperieza sovrapponibile alla mia reale nel senso che si parla di un ragazzo con una disabilità diversa dalla mia, ma in questo contesto apparentemente sfavorevole scopre di avere una grande potenzialità e delle grandi opportunità nello sport: scopre di essere un pontenziale campione e poi lo diventa nella corsa dei 100 metri. La mia vita rappresenta in realtà esattamente questa storia: io una volta camminavo, correvo, non giocavo a tennis, dopo la malattia della sclerosi multipla degenerata in forma progressiva è arrivata la carrozzina, la patologia ancora degenera e ho scoperto non più tardi di due anni fa di avere questa attitudine per il tennis. Da lì è iniziata una grande avventura come sport paralimpico, ho conquistato il doppio in tutto l’italiano dopo 6/7 mesi da quando avevo iniziato, è iniziata la carriera internazionale, sto girando il mondo, sto anche vincendo tanto in questo periodo e mi sto anche proiettando verso le Paraolimpiandi di Tokyo. Quindi la storia di questo ragazzo che sembrava una storia solo da film, trasposta nella vita reale ricalca la mia esperienza, quindi quando si dice che se puoi sognarlo puoi farlo è la verità perché quello che questo film voleva trasmettere poi è diventato realtà nella mia vita. Ci siamo incontrati per caso e adesso siamo diventati una famiglia, quindi sono onorato di essere il testimonial di questo cast meraviglioso. Non bisogna mai fermarsi davanti a nessun tipo di disavventura, ogni tipo di inceppo che ci può essere nella vita può essere trasformata in grandi opportunità. L’importante non è diventare campioni in qualche cosa, ma uscire dal buio e dal silenzio che spesso sono peggio della malattia e della disabilità che spesso possono portarti ad isolarti. Questo è quanto di più sbagliato si possa fare, bisogna relazionarsi, bisogna fare gruppo, fare rete, fare nesso e stare insieme, spesso nello stare insieme ognuno scopre la propria attitudine, il proprio potenziale che può essere nello scrivere, nel parlare, nel dialogare, nel far ridere o nello sport come nel mio caso. Quindi grande iniezione di energia, la mia esortazione è quella di non arrendersi mai, lottare sempre perché l’amore e la vita vincono sempre”.
Alla campagna di sensibilizzazione sull’inclusione sociale delle persone con disabilità, attraverso il protagonista che porta il messaggio di forza e coraggio per tutti coloro che fino ad oggi hanno vissuto la diversità come una problematica, si aggiunge la visione educativa del cinema come terapia rappresentata dagli attori con disabilità che sono i veri attori protagonisti del film. Prodotto da Associazione Irpinia “Noi con Loro”, in coproduzione Machine Tools di Emanuele Di Dio, in collaborazione con Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Cudari, comune di Formia, comune di Picinisco, patrocinato da Coni Italia, Federazione Cronometristi italiani e Agiscuola, il film è distribuito dalla Event Horizon. La sceneggiatura è stata scritta da Modestino Di Menna e Crescenzo Fabrizio.

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