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Pescara, M5S: “Il Mercato Ittico dell’anarchia. Condizioni igienico-sanitarie precarie, sorveglianza inesistente, commissione mercato riunita una sola volta in sette anni”

Pescara. “Nell’ormai lontano 2010 durante la consiliatura di centrodestra di Luigi Albore Mascia, l’assessore con delega ai mercati Stefano Cardelli tentò di rimettere ordine al Mercato Ittico di Pescara, scri-vendo un nuovo regolamento e dettando norme che fino a pochi mesi prima erano totalmente inesi-stenti, almeno all’interno della sala aste pubbliche.

Gli articoli 8 e 9 di questo regolamento prevedono tuttora la costituzione di una “commissione con-sultiva di mercato” che avrebbe dovuto avere molteplici funzioni, tra cui quella di proporre migliorie nelle attrezzature e nei servizi dello stesso mercato, al fine di assicurare la massima produttività e la miglior efficienza funzionale, anche sotto l’aspetto igienico-sanitario, sui canoni di concessione dei magazzini.

Ed è anche su questo aspetto che ho personalmente puntato l’obiettivo, visto che in sette anni, se-condo una risposta ad un accesso agli atti, questa commissione si è riunita una sola volta (13 set-tembre 2011). Ciò significa che non c’è stato alcun adeguamento relativamente al pagamento del canone degli stessi magazzini. Ho chiesto in questi giorni un successivo accesso agli atti, per identi-ficare a chi sono stati assegnati i magazzini, verificare da quanto tempo sono assegnati, se il paga-mento del canone è regolare e se esistono tra gli stessi degli abusivi. Se riscontrerò che ci sono abu-sivi, chiederò l’immediato sgombero e la successiva immediata ri-assegnazione a chi ne faccia ri-chiesta.

Sempre nel regolamento del Mercato Ittico all’ingrosso c’è anche l’art. 13, inserito dopo indagini, processi e condanne per fare in modo che gli episodi di turbativa d’asta, e vari altri reati non venis-sero mai più commessi all’interno di uno spazio pubblico così importante.

Ho posto quesiti ai responsabili del settore commercio e mercati e al C.te della Polizia Municipale, e la risposta è stata come al solito a dir poco sconfortante. Fino alla metà del 2012 il servizio si è svolto regolarmente, successivamente a quella data la presenza è stata “saltuaria” anche se mi risulta che lo stesso servizio non si è mai svolto come richiesto dal regolamento tuttora vigente.

Discorso ancor più scandaloso è il servizio pulizie all’interno dei locali dell’asta, che si dovrebbe svolgere 4 giorni a settimana con 12 ore totali e quindi distribuendo 3 ore al giorno con un’unica unità operativa. Come è possibile, con sole 3 ore a disposizione, riuscire a pulire efficacemente uno spazio così ampio e così strutturato? Nel capitolato del servizio pulizie del mercato all’art. 8 si elen-cano macchinari che in parte non esistono o sono palesemente obsoleti, e con materiale per le pulizie praticamente inesistente.

Il Mercato Ittico è una struttura che potrebbe essere il fiore all’occhiello del commercio pescarese, e che invece oggi vive nell’anarchia più totale. Sollecito la maggioranza in Consiglio Comunale, i re-sponsabili dei vari servizi, il C.te della P.M., gli armatori e le varie associazioni di consumatori af-finché si torni all’applicazione delle regole – che esistono! –, partecipando in modo fattivo alle atti-vità commerciali relative alla vendita del pesce, e pretendendo che ciò che un’aula consiliare ha vo-tato venga finalmente rispettato e condiviso con i cittadini tutti”. Si legge così in una nota del consigliere comunale del M5S, Massimiliano Di Pillo.

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