Cultura e eventi

Il presidente del Sib-Confcommercio, Riccardo Padovano, su provvedimento di chiusura dello stabilimento Penelope a Mare

Pescara. «Chiudere l’intera attività dello stabilimento balneare Penelope a Mare è una decisione eccessiva che oltre a creare un danno economico al gestore provoca anche un disservizio all’utenza che va in spiaggia».

Non usa mezzi termini Riccardo Padovano, presidente del Sib-Confcommercio, nel criticare l’ordinanza di sospensione dell’attività di Penelope a Mare decisa dal Comune dopo gli accertamenti della polizia relativo all’eccessivo numero di persone presenti in spiaggia durante una serata.

«Prendo atto», dice Padovano, «che il rispetto delle regole è una questione fondamentale ma si deve tener conto che da noi può entrare chiunque al mare, essendo le spiagge aperte a tutti, e non come altri posti dove ci sono anche i tornelli. A volte la presenza massiccia di persone diventa incontrollabile per i gestori e non vuol essere una scusante. È un problema che affronteremo per la prossima stagione per disciplinare l’accesso alle spiagge, ma che poi produrrà le polemiche di chi ci accuserà di voler recintare il mare. Un conto è disciplinare un’attività un altro è bloccare interamente tutto. Convochiamo subito una conferenza di servizi a ottobre per le attività di intrattenimento così ad aprile ognuno si dovrà attenere alle regole. Non deve essere questa chiusura a rappresentare una vittoria per chi è contrario alla musica di sera. È stata eccessivamente applicata la norma perché l’articolo 68 riguarda solo l’attività danzante e se le irregolarità riscontrate riguardano quello, solo quella parte lì deve essere sanzionata. Non si può bloccare tutto e impedire anche la somministrazione e la vendita di cibi e bevande. Non discuto l’accertamento ma l’applicazione della sanzione decisa sotto la spinta emotiva. Non può essere sanzionata anche l’attività che riguarda il bagnante che va in spiaggia».

Infine Padovano ricorda come recentemente sia stato applicato dal Questore l’articolo 100 per uno stabilimento con un provvedimento di sospensione solo dalle ore 21 in poi e non durante la giornata: «Non è la prima volta che si verifica una situazione del genere, è stato un eccesso di sanzione».

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