Cultura e eventi

Pescara, Gruppi Centrodestra su commemorazione dei bombardamenti del 31 agosto

Pescara. “La definizione di ‘storico’ impone precisione nel racconto dei fatti e soprattutto grande onestà intellettuale. Due fattori che oggi ci costringono a intervenire per ripristinare la verità dei fatti dopo la marea di chiacchiere, spesso anche di sciocchezze, che abbiamo sentito nelle ultime quarantotto ore in riferimento alla commemorazione dei bombardamenti su Pescara del 31 agosto. L’Anpi non ha inventato la cerimonia di ricordo di quell’avvenimento. Il Comune di Pescara ha sempre istituzionalmente onorato il ricordo dei Caduti, anzi: è stato Armando Foschi, all’epoca consigliere comunale di Alleanza nazionale, a firmare e presentare la mozione approvata il 29 novembre 1999, amministrazione di centrodestra del sindaco Carlo Pace, per chiedere al Presidente della Repubblica il conferimento alla nostra Città della Medaglia d’oro al merito civile per le ferite morali di quei bombardamenti, Medaglia che effettivamente ci è stata conferita in modo solenne l’8 febbraio 2001, sempre con l’amministrazione Pace. E a provarlo non ci sono le chiacchiere di sedicenti storici, ma atti e documenti facilmente rintracciabili”. La puntualizzazione è arrivata dai gruppi consiliari di centrodestra, Forza Italia, Pescara Futura, Fratelli d’Italia e Lega che, con Azione Politica, e con le Associazioni cittadine ‘Pescara – Mi piace’ e ‘Pescara nel Cuore’ hanno commemorato nella sera del 31 agosto i bombardamenti.
“Riteniamo si siano dette sin troppe sciocchezze sulla scelta compiuta dal centrodestra che, molto più semplicemente, ha deciso di promuovere un momento di celebrazione solenne diverso da quello che il Comune di Pescara ha deciso di appaltare all’Anpi – hanno ricordato – solo perché abbiamo ritenuto assolutamente inopportuno, inadeguato e improprio la tipologia di ‘festicciola’ promossa per l’edizione 2018. Facciamo difficoltà a capire cosa c’entrino le biciclettate, con annesse ‘pizzette e birrette’, con una commemorazione che doverosamente doveva essere silenziosa e moralmente partecipata; abbiamo difficoltà a capire cosa c’entrino le teatralizzazioni in strada, peraltro raccontando con molta imprecisione e approssimazione i fatti in questione. Piuttosto abbiamo apprezzato la presenza, accanto a noi, di un vero storico ed esperto di quelle cronache, il saggista Marco Patricelli che ieri sera ha saputo catturare l’attenzione di tutto il pubblico presente. E oggi non accettiamo lezioni di storia dall’Anpi con la quale, anzi, non c’interessa neanche polemizzare, ma le puntualizzazioni sono obbligatorie: l’Anpi, e questo è un dato storico incontrovertibile, non ha inventato le celebrazioni dei bombardamenti che si sono sempre svolte in modo solenne e istituzionale. Per futura memoria dell’Anpi, ricordiamo che è stato il centrodestra, e non l’Anpi né tantomeno la sinistra, a chiedere il conferimento della medaglia d’oro al valor civile alla Città di Pescara con una mozione presentata dal consigliere Armando Foschi e approvata all’unanimità dal consiglio comunale-sindaco Pace, e la Presidenza della Repubblica ci ha insignito della medaglia l’8 febbraio del 2001-giunta Pace. Ogni anno, durante le celebrazioni, non c’era solo la deposizione della corona, ma anche il suono della sirena e ricordare l’ora esatta dei bombardamenti. Ci sembra strano che a uno storico dell’Anpi siano sfuggiti dettagli macroscopici di tale rilevanza. Ricordo anche che, sino all’amministrazione Albore Mascia, si sono svolte ben due commemorazioni dei bombardamenti: la prima il 31 agosto, la seconda il 14 settembre con il coinvolgimento delle scolaresche, proprio per sedimentare nelle coscienze dei più giovani il ricordo di quella tragedia. Sicuramente, con le amministrazioni di centrodestra, non c’erano festose biciclettate per quella che non è una festa e, sicuramente, le amministrazioni di centrodestra non hanno mai pensato di appaltare a una sola Associazione cittadina quella commemorazione, ma piuttosto abbiamo sempre coinvolto Associazioni ufficiali, come l’Assoarma e l’Associazione Combattenti e Reduci, presenti con i propri Gonfaloni e con i veri reduci di guerra a testimoniare e a ricordare quegli avvenimenti”.

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