Cultura e eventi

Lorenzo Sospiri (Forza Italia) su dissenso per data elezioni regionali

Pescara. “Gli abruzzesi hanno il diritto di tornare alle urne per scegliere chi deve rappresentarli e difendere le loro ragioni. Sono troppe le questioni in sospeso, troppe le emergenze che un Governo provvisorio, in ordinaria amministrazione, non può affrontare, questioni che non possono aspettare la prossima primavera prima di essere affrontate. Ecco perché riteniamo delittuoso lasciare l’Abruzzo in uno stato di impasse vergognoso per i prossimi sei mesi, un’impasse che chiederemo al Tribunale amministrativo di cancellare, ripristinando il rispetto rigoroso delle regole della democrazia. Nel frattempo chiediamo, ancora una volta, al Presidente Lolli di sorprenderci con uno scatto d’orgoglio, superando le becere logiche del Pd e restituendo pieni poteri agli abruzzesi, al popolo che è giustamente sovrano nella scelta dei propri governanti”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, esprimendo, di nuovo, il dissenso proprio e degli abruzzesi contro l’annunciata decisione di fissare per il 10 febbraio 2019 la data delle prossime elezioni regionali.
“Il Presidente Lolli sa bene di condannare l’Abruzzo a un’agonia per i prossimi sei mesi – ha sottolineato il capogruppo Sospiri -. Sa bene di avere un margine ristrettissimo di azione da qui a febbraio, sa bene che non sarà in grado né avrà mezzi per affrontare eventuali emergenze, sa bene che, dinanzi alle difficoltà che inevitabilmente si presenteranno in una regione in ginocchio, non potrà contare sul salvagente del senatore D’Alfonso. E sa anche che non gli faremo sconti: non può pensare di alzare le mani e fare spallucce quando si renderà conto di non poter far nulla dinanzi alle urgenze da cartellino rosso, né potrà addossare ad altri le responsabilità che oggi si sta pesantemente assumendo. E tutto per allungare di qualche mese un’amministrazione regionale pessima che ha chiuso ospedali, ha seminato illusioni da masterplan che mai troveranno realizzazione concreta, ha messo in ginocchio il sociale, non ha incentivato un solo posto di lavoro in più, non ha affrontato le emergenze frane, ponti, dissesti idrogeologici e siamo purtroppo convinti che nel prossimo inverno molti nodi verranno al pettine. Forse pensano, il Presidente Lolli e il Pd, che restare al potere, nella stanza dei bottoni, qualche mese in più gli consentirà di recuperare qualche voto, di raccogliere qualche briciola di consenso rimasta sul tavolo, ma forse, ipotizziamo noi, il dissenso unanime che si è sollevato da ieri, da quando è stata ufficializzata la data del ritorno al voto, da parte del popolo dovrebbe indurlo a un ripensamento, a una saggia marcia indietro. I tempi ci sono, a oggi è possibile tornare a votare già entro novembre, ripristinando un governo regionale scelto ed eletto dal popolo, dagli abruzzesi, che avrà pieni poteri per agire e per difendere le ragioni dell’Abruzzo in ogni sede, come in quella dell’Autorità portuale che continua a escludere i nostri scali da ogni forma di finanziamento. L’Abruzzo ha bisogno di amministratori regionali che abbiano il mandato popolare per sedersi ai Tavoli ministeriali e affermare il ruolo e le necessità dei nostri territori. Ricordo al Presidente Lolli che l’ex Presidente eletto D’Alfonso non è stato tirato giù dalla sua poltrona da un golpe, ma ha democraticamente, personalmente e liberamente scelto di lasciare la Regione e gli abruzzesi a favore della comoda poltrona senatoriale, e, a fronte di questo abbandono scelto, e non certo imposto, è assurdo voler oggi condannare gli abruzzesi a scontare i danni. Non solo: è ancora più folle la data scelta per il voto, quella del 10 febbraio, quando ci saranno decine e decine di comuni sotto la neve, come esperienza ormai ci insegna, e tanti cittadini saranno letteralmente impossibilitati a recarsi alle urne, a meno che il Presidente Lolli non abbia deciso di organizzare pullman della Protezione civile per portare i cittadini nei seggi. Pare ovvio – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – che il ricorso al Tar è oggi l’unica strada valida per chiedere a un Tribunale di ripristinare il rispetto delle regole di democrazia che la politica cerca di cancellare. Nel frattempo attendiamo che anche i consiglieri di maggioranza, di tutta la coalizione di sinistra, rinuncino ufficialmente, al pari di Forza Italia, alla propria indennità di assessori e di consiglieri sino alla data del voto per non essere un peso sulle spalle degli abruzzesi”.

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