Pescara. “Sulle periferie non arrivano segnali concreti da parte del Governo che si era impegnato a dare cenni di vita in tempi brevi con l’Anci, lo scorso 11 settembre. Invece, dopo la rottura ufficiale da parte di Anci avvenuta ieri a fronte dell’ennesima mancanza di risposte sulla riattivazione dei fondi alla conferenza Unificata, siamo molto amareggiati e pronti a portare la battaglia istituzionale in tutte le sedi opportune.
Dopo lo scippo del miliardo e 600 milioni di finanziamenti già accordati a 95 fra Comuni e Città metropolitane, il Governo si è rimangiato le promesse fatte e non ha manifestato alcuna apertura sul ripristino di queste risorse che servono alle periferie, sono fondi che i sindaci di tutti gli schieramenti politici hanno ottenuto sottoscrivendo una convenzione davanti al Presidente del Consiglio.
L’intesa prevedeva l’istruttoria di un iter per inserire nel primo decreto utile le risorse e fissare le procedure per riallocare i fondi. Invece il governo, sollevando un problema di natura tecnica ha tolto il punto all’ordine del giorno della seduta e l’Anci ha abbandonato la conferenza Unificata, che è un organismo importante di mediazione, perché è difficile raggiungere accordi con il Pinocchio di turno che si fa eleggere agitando le paure nelle periferie e poi una volta al governo toglie i soldi proprio a quelle.
Il Comune di Pescara ha già attivato l’Avvocatura, siamo pronti a far partire azioni di tutela che concorderemo con le altre città, per riavere fondi vitali e indispensabili per attivare le gare e i progetti esecutivi che abbiamo prodotto insieme a tante associazioni ed enti, perché il Bando potesse esprimere al più presto una riqualificazione attesa invano per decenni e fermata dal governo giallo-verde ai blocchi di partenza”. Lo affermano in una nota il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e l’assessore alle Periferie, Giacomo Cuzzi.