Politica

Montesilvano, Street art: arriva in città l’artista internazionale Peeta

Montesilvano. E’ Peeta lo street artist internazionale che riqualificherà il sottopasso di via Aldo Moro. Il progetto, che si affiancherà a “Coesione”, l’opera realizzata da un altro street artist di caratura mondiale, PixelPancho su due grandi pareti delle case popolari di via Rimini, è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dal sindaco Francesco Maragno, dal presidente della Commissione Cultura Alessandro Pompei, dal consigliere comunale Adriano Tocco e da Pepe Collettivo, associazione culturale nata nel 2014 che collabora con l’Amministrazione Comunale nella realizzazione del progetto.

«Dostoevskij diceva che “la bellezza salverà il mondo” – ha sottolineato il sindaco Francesco Maragno -. Noi siamo profondamente convinti di questo. Ecco perché abbiamo puntato sulla street art come strumento per recuperare e valorizzare le aree degradate del territorio. Abbiamo visto con l’opera di PixelPancho come l’arte possa stimolare la riflessione e accendere i riflettori e continuiamo ora con questo nuovo intervento artistico».

«Il legame della città di Montesilvano con la street art – ha sottolineato il consigliere Alessandro Pompei – è cominciato nel 2016 quando, come prima città d’Abruzzo abbiamo approvato in Consiglio Comunale un regolamento dedicato proprio alla street art. Da allora abbiamo promosso diverse iniziative attraverso 3 differenti modalità: l’intervento di un artista internazionale, grazie all’opera d’arte di PixelPancho di cui oggi presentiamo il video diretto dal regista Peppe Melizzi, la realizzazione di sei pareti del campo sportivo di via Foscolo, attraverso la pubblicazione di un concorso vinto da Urka e la realizzazione di un murale in memoria di Alessandro Panaccio, montesilvanese scomparso in un tragico incidente proposto e realizzato dai suoi amici. Proseguiamo ora con un’altra importantissima opera realizzata da un nome di rilievo internazionale, Peeta, grazie alla collaborazione con Pepe Collettivo, nonché con gli interventi di Graziano Fabrizi che donerà una installazione artistica sulla parete est della stazione ferroviaria e dell’Avis provinciale con il progetto “lo dico con un murale”».

«Siamo veramente felici e onorati di questa collaborazione con il Comune di Montesilvano – ha sottolineato Maura Di Marco di Pepe Collettivo – . La street art a differenza di altre forme di creatività è qualcosa di cui può usufruire la collettività intera. E’ una declinazione d’arte in cui viene fuori con tutta evidenza quanto il bello possa realmente accendere i riflettori su aree del territorio difficili, e sia capace di fare massa critica, di riqualificare ma anche di far viaggiare il turismo». «Stiamo per cominciare questa avventura con un artista mondiale – ha aggiunto Alessandra Arpino, esperta di street art che sta collaborando con Pepe Collettivo -. La scelta di questo writer è una scelta coraggiosa perché Peeta riesce a coniugare la tradizione della street art con le più moderne forme di arte pubblica. Il sottopasso di via Aldo Moro rappresenta un punto focale del territorio di Montesilvano, una metaforica porta di accesso della città e Peeta si confronterà con questa nuova sfida».

«Quando parliamo di turismo – ha affermato il consigliere Adriano Tocco – non dobbiamo pensare solo alle strutture ricettive. Occorre trovare le giuste opportunità per promuovere il territorio. Quando riusciamo a creare percorsi d’arte capaci di arricchire l’offerta turistica, destagionalizzando, allora abbiamo centrato l’obiettivo».

Presenti in conferenza stampa anche Camillo Bosica presidente provinciale dell’Avis che realizzerà sul territorio il progetto “Lo dico con un murale” «una iniziativa – ha spiegato – volta a sensibilizzare alla donazione del sangue attraverso la street art, che dopo i Comuni di Collecorvino, Popoli e Torre dei Passeri arriverà anche a Montesilvano» e l’artista montesilvanese Graziano Fabrizi che donerà al Comune “Immi” una installazione, come ha spiegato l’artista, sulla «immigrazione intesa come diritto alla vita, sulla parete est della stazione ferroviaria, luogo di passaggio delle persone che giungono a Montesilvano anche per sbarcare il lunario».

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