Cultura e eventi

Prima si denuda per strada, poi violenta una donna sulla spiaggia “Cintoni” dei Ripari di Ortona: arrestato

Ortona. Quando alcuni commercianti della Marina di San Vito Chietino lo hanno visto denudarsi e masturbarsi per strada noncurante della presenza dei passanti, hanno immediatamente avvisato, tramite il 112, la Centrale Operativa della Compagnia di Ortona, che ha subito inviato sul posto una pattuglia del Nucleo Radiomobile. All’arrivo dei militari, il giovane, S.S.N., 20enne di origine somala, da un anno in Italia con lo status di protezione sussidiaria e senza una fissa dimora, si era già allontanato in direzione della spiaggia “Cintoni” di Ripari, del confinante comune di Ortona, un tratto di arenile che costeggia l’ex tracciato ferroviario. Il cittadino straniero, approfittando del luogo isolato e dell’assenza di qualsivoglia testimone, ha avvicinato un’anziana pensionata di Ortona,intenta a godere in spiaggia dell’ultimo sole della stagione e, dopo averla bloccata con violenza sulla sabbia tanto da farle sbattere la testa su alcuni ciottoli di grosse dimensioni, ha costretto la donna a subire atti sessuali. La vittima, riuscita per un attimo a divincolarsi dalla presa del suo aggressore, è fuggita in acqua dove, nel frattempo, è stata raggiunta dai militari dell’Arma dei Carabinieri che, avendo notato da lontano la parte finale della scena, hanno immediatamente bloccato l’uomo, dichiarandolo successivamente in arresto per violenza sessuale. La donna, trasportata con un’ambulanza presso l’ospedale di Lanciano, è stata visitata dai sanitari del Pronto Soccorso e ricoverata per le numerose escoriazioni ed ecchimosi riscontrate, nonché, soprattutto, per il trauma cranico subito. Il giovane, dopo le formalità di rito, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Chieti, Dott. Giuseppe Falasca, è stato trasferito presso il carcere di Chieti. Per lui è scattata anche la denuncia per atti osceni in luogo pubblico e falsa attestazione sulla sua identità, avendo fornito, in quest’ultimo caso, ai militari false generalità. Infatti, solo la comparazione delle sue impronte con quelle già presenti nel casellario centrale d’identità del Ministero dell’Interno ha consentito di risalire alla sua vera identità e di stabilire che, dopo essere entrato clandestinamente in Italia quasi un anno fa durante uno dei numerosi sbarchi sulle coste siciliane, proprio il mese scorso aveva ottenuto lo status di protezione sussidiaria.
Il sindaco Leo Castiglione esprime tutta la sua vicinanza e solidarietà alla donna ortonese che questa mattina è stata vittima di una violenza sessuale mentre si trovava su una spiaggia del territorio.
«Si tratta di un fatto gravissimo che condanniamo e che purtroppo conferma quanto alta deve essere l’attenzione quotidiana delle Istituzioni sui temi della prevenzione e del contrasto al fine di evitare episodi di questo genere. Da qui l’importanza anche della sensibilizzazione sui temi della violenza sulle donne, per cui chiedo a tutta la città di partecipare attivamente ai tanti eventi messi in campo dall’amministrazione e dalle associazioni locali per la settimana dal 18 al 25 novembre. Un ringraziamento particolare al Comandante Ragucci e agli uomini della Compagnia di Ortona per il lavoro svolto e per aver assicurato, con tempestività, l’aggressore alla giustizia».

“Un episodio gravissimo che conferma come i problemi che denunciamo ormai da tempo, sia a livello nazionale che sui territori, possano avvenire ovunque, anche nella nostra città e non solo nei grandi centri e a decine di chilometri di distanza”. Così il consigliere comunale di Ortona Angelo Di Nardo, capogruppo di Fratelli d’Italia, Lega, Libertà e Bene Comune, a proposito della vicenda avvenuta tra Ortona e San Vito, dove un migrante somalo di 20 anni, che gode dello status di protezione sussidiaria, si è spogliato in strada ed ha violentato una pensionata che prendeva il sole sulla spiaggia Cintioni.
“L’episodio odierno – aggiunge il capogruppo – ci lascia indignati. Prima che sia troppo tardi, è necessario fare il possibile per garantire il controllo dell’immigrazione e per non essere più costretti a leggere passivamente, da spettatori, storie tragiche come quella che ha visto protagonista una pensionata di 68 anni che in tutta tranquillità si godeva il sole di novembre sulla spiaggia”.
“Fatti del genere sono sconvolgenti – prosegue Di Nardo – Il concetto di sicurezza non è un optional e la politica, dal Governo agli amministratori locali, deve fare di tutto per tutelare i cittadini e per far sì che le città tornino ad essere sicure. Lo diciamo da tempo e lo ribadiamo, oggi più che mai: servono misure più drastiche per garantire la sicurezza, servono più uomini sul territorio, servono maggiori controlli. Bisogna far sì che il cittadino torni ad avere fiducia nello Stato, dato che c’è una scarsissima percezione di sicurezza, dovuta, tra le tante cose, anche ad una gestione incontrollata dell’immigrazione, divenuta oggi un problema di politica interna”.
“Un plauso alle forze dell’ordine, che hanno subito arrestato lo straniero responsabile dei fatti. Una cosa, però, è certa: ben vengano la repressione e i provvedimenti nei confronti di questi soggetti, ma è necessaria anche la prevenzione. I nostri cittadini devono tornare a sentirsi sicuri e la politica deve garantire loro questa sicurezza. Non ci stancheremo mai di ripeterlo”, conclude Angelo Di Nardo.

“È inaccettabile” dice il segretario regionale Angelica Bianco della Democrazia Cristiana “che nel 2018 una donna non possa tranquillamente passeggiare sulla spiaggia in una località amena come la bellissima spiaggia di Ortona zona Ripari , la cosiddetta spiaggia con i sassi”. Un ragazzo,ventenne di origine somala, di oggi la notizia, l’ ha violentata, ed arrecato oltre che un danno fisico uno ancora più grande, la non tranquillità nella società, “mi sento di sollevare questa problematica a  tutela di chiunque, siamo persone libere,liberi  cittadini che hanno diritto alla loro dignità e siamo per la  difesa di tutte le categorie, nessuno può violare un diritto cosi importante.E’ inaccettabile pensare di uscire, e  dover avere paura di essere violentante. Non può accadere e non deve accadere. Un grazie giunga alle forze dell’ ordine che hanno operato tempestivamente arrestando il violentatore. Occorre un piano sicurezza importante . Crediamo nella giustizia e che sia pena esemplare. “Concluede il segretario Dc auspicando che non accada più.

Così Anna Rita Guarracino, responsabile regionale del Dipartimento Donne della Lega: “L’increscioso avvenimento accaduto nel territorio di Ortona fa comprendere che nessuno è salvo da questo male nel senso che non ci sono città più esposte, nel senso che tutte le città, tutti i posti, tutti i paesi può essere un luogo adatto per un’azione così violenta. Dico questo perché dove è accaduto questo episodio è uno dei luoghi più tranquilli della costa ortonese dove c’è gente che lavora e vive questa realtà di un posto dove trascorrere dieci minuti, prendere un raggio di sole e fare una passeggiata. Quindi questo fa capire che nessuno è salvo dal problema della violenza perpetrata da questa gente arrivata in Italia, che non ha fissa dimora, girovaga, è gente che, non avendo un posto dove vivere, vive in maniera stanziale e purtroppo si trova a violentare, ad abusare, a fare atti di livello deprecabile, animalesco, addirittura, come dice il nostro vicepremier Matteo Salvini, a fare atti che possono fare solo dei ‘vermi umani’. Non si può far del male in questo modo ad una donna che sta vivendo dici minuti di relax. Io credo che la soluzione arriverà con questo Decreto voluto dal nostro ministro e vicepremier Matteo Salvini. Ci stiamo avviando verso un cammino che porterà perlomeno a ridare un po’ di regolarità cittadina alla vita quotidiana. Non più di una settimana fa sono stata a Roma e ho visto la condizione drammatica con moltissimi extracomunitari che avevano invaso zone cercando di dare fastidio, prendendo a sassi altre persone. C’è un grandissimo disordine, siamo arrivati ad avere questo atto violento, non deve essere un atto finalizzato a se stesso, dobbiamo capire che domani mattina se vogliamo fare una passeggiata sul nostro bellissimo porto, quello di Ortona, potremmo incorrere in una situazione del genere. Questo può accadere a una ragazza, ad una giovane donna e a una persona di una certa età, quindi sono d’accordo sul Decreto emanato dal nostro ministro e spero che venga tranquillamente approvato. Il Dipartimento delle Donne della Lega l’anno scorso ha ativato un gazebo itinerante con cui abbiamo toccato diversi comuni e abbiamo parlato di violenza perpetrata in ogni luogo, sia tra le pareti di casa, sia nei luoghi frequentati quotidianamente. Ormai abbiamo migliaia di esempi, siamo veramente spaventate noi donne e abbiamo necessità di avere certezze che ci saranno provvedimenti. Il convegno che abbiamo tenuto lo scorso anno e che è stato molto affollato, ha dimostrato che c’è grande interesse e c’è molta paura, per cui questa paura si trasforma anche nella incapacità di uscire e di muoversi liberamente come si faceva una volta”.

“È inaccettabile” dice il segretario regionale Angelica Bianco della Democrazia Cristiana ” che nel 2018 una donna non possa tranquillamente passeggiare sulla spiaggia in una località amena come la bellissima spiaggia di Ortona zona Ripari , la cosiddetta spiaggia con i sassi”. Un ragazzo,ventenne di origine somala, di oggi la notizia, l’ ha violentata, ed arrecato oltre che un danno fisico uno ancora più grande, la non tranquillità nella società, “mi sento di sollevare questa problematica a  tutela di chiunque, siamo persone libere,liberi  cittadini che hanno diritto alla loro dignità e siamo per la  difesa di tutte le categorie, nessuno può violare un diritto cosi importante.E’ inaccettabile pensare di uscire, e  dover avere paura di essere violentante. Non può accadere e non deve accadere. Un grazie giunga alle forze dell’ ordine che hanno operato tempestivamente arrestando il violentatore. Occorre un piano sicurezza importante . Crediamo nella giustizia e che sia pena esemplare.” Conclude il segretario Dc auspicando che non accada più.

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