Cultura e eventi

Chieti, intervista al presidente nazionale della Libertas Luigi Musacchia

Chieti. Chieti città dello sport in questi giorni: il capoluogo teatino ospita infatti i Campionati Nazionali Libertas Open di Pattinaggio Artistico con la presenza di oltre 600 atleti che gareggiano al Pala Santa Filomena e Pala Leombroni. Ne abbiamo parlato con Luigi Musacchia, Presidente Nazionale della Libertas.
– Per Chieti è un grande onore poter ospitare questa manifestazione: come vede la scelta del capoluogo teatino?
“Finché Massimiliano Milozzi farà cose buone verremo spesso a Chieti. Lo ringrazio tantissimo per come ha organizzato l’evento: sono sicuro che riusciremo prossimamente a portare qui manifestazioni di altre discipline, ormai l’equipe di Massimiliano ha la nostra piena approvazione. Mi piace dare attenzione a chi sa lavorare al meglio in queste occasioni”.
– Il Pattinaggio Artistico è uno sport di nicchia: a Chieti arrivano in questi giorni oltre 600 atleti … un bel segnale,vero?
“Sono dieci le regioni presenti a questo campionato, credo che dunque questa attività sia svolta con molta attenzione. L’Italia a livello geografico è sviluppata in lungo: fare magari una trasferta da Lampedusa o dalla Valle d’Aosta a Chieti non è facile. Il fatto che qui c’è un’alta qualità ed un numero così cospicuo di atleti è positivo per il futuro del Pattinaggio Artistico Libertas”.
– Sono due le strutture coinvolte per le gare proprio per coinvolgere entrambe le parti della città, quella alta e lo scalo e soprattutto l’ingresso è gratuito. Tutto è stato studiato al meglio per la buona riuscita dell’evento …
“I miei precedenti complimenti a Milozzi derivavano anche da questa constatazione”.
– Come vede il momento attuale del Pattinaggio Artistico?
“Penso che sia in evoluzione, come tutti gli sport minori, rispetto a quelli che sono i tradizionali (il calcio, il basket o la pallavolo per citarne alcuni). La ragione sta nel fatto che c’è un interesse di base delle famiglie a far praticare attività di base ai propri figli, c’è una piccola quota di reddito familiare che viene investita per mandarli alle palestre con degli istruttori bravi. A noi interessa non cercare il campione, quello viene fuori da solo perché chi ha le qualità o il talento esplode, ma creare delle masse più ampie possibili che partecipino all’attività motoria svolta attraverso tecnica di applicazione: l’importante è che l’attività sia per tutti. Questa è la nostra “mission”: più allarghiamo e meglio è. Le finali nazionali non sono la nostra “mission”, ma sono sicuramente il momento in cui andiamo a verificare che vi è un interesse all’allargamento del movimento e cioè non alla prestazione del campione, ma alla partecipazione all’attività sportiva per tutti”.
– Il Pattinaggio Artistico si comincia a praticare da piccoli: è bello vedere che si cresce con i valori dello sport?
“Certamente! I valori dello sport vengono prima della prestazione sportivo. Io tifo per chi arriva ultimo, è anche questa una mia filosofia. La prestazione migliore a livello individuale è quella nella quale si è consapevoli di aver fatto meglio dell’ultima volta ed è un valore aggiunto, prendere la medaglia non deve essere lo scopo”.
– Come abbiamo detto Chieti diventa città dello sport in questi giorni: è la seconda volta che ospita un grande evento della Libertas. Come vede la qualità della città per una manifestazione di questo genere?
“Chieti ha avuto un grande sviluppo con l’Università degli Studi, questo palazzetto è loro e poi messo a disposizione della società. Chieti è una città dotata di un buon numero di impianti, voglio ricordare ad esempio lo Stadio Angelini che fu teatro dei Campionati Nazionali Libertas di Atletica lo scorso anno, c’è poi anche il Pala Leombroni dove si svolgeranno gli ultimi due giorni di gare. Non ci sono dunque défaillance dal punto di vista delle strutture. Il valore aggiunto è la capacità organizzativa: o ce l’hai o qui non veniamo.
Se domani io dovessi ricevere delle lettere di proteste sull’accoglienza o su eventuali mancanze non sarebbe il massimo. Devo necessariamente fare una valutazione sulla bontà dell’organizzazione e in questo il mio amico Milozzi è stato molto preciso e bravo, la qualità c’è stata lo scorso anno e c’è anche in questa nuova occasione”.

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