Pescara. “Il consigliere Di Pillo è bravissimo a suscitare allarmismi a prescindere e anche oggi non si lascia sfuggire l’occasione. L’allerta odierna, naturalmente diramata a tutta la stampa possibile, consisterebbe nell’omissione della dichiarazione dell’Iva 2017, con relative conseguenze apocalittiche.
In realtà non c’è stata omissione da parte del Comune, ma solo una tardiva presentazione della dichiarazione dell’Iva 2017, presentata il 31 dicembre 2018 anziché entro il periodo di presentazione che va dal 1 febbraio al 30 aprile di ogni anno, con l’unico aggravio economico per l’Ente e per la città di 25 euro di spese suppletive, previsti dalla legge in tali casi.
L’impossibilità di utilizzo del credito d’imposta in assenza di tale dichiarazione, è dunque insussistente, visto che essa è stata presentata.
Voglio quindi rassicurare il consigliere e la città che ne ode le sirene senza posa: nulla è andato perduto, perché il credito Iva rimane anche in caso di tardiva presentazione, né avremmo potuto perderlo, in quanto l’Agenzia prevede comunque la possibilità di rimediare con il ravvedimento operoso.
Chiudo sottolineando che un’Amministrazione che è stata capace di diventare esempio per la delicatissima procedura di riequilibrio dei conti che stiamo conducendo, merita un po’ più di fiducia sui conti stessi, specie se chi lancia allarmi a volte pare non agire con destrezza nel merito dell’argomento”. Lo afferma in una nota l’assessore alle Finanze del Comune di Pescara, Marco Presutti.