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Lorenzo Sospiri su deposito Progetto di legge a tutela dei liberi professionisti

Pescara. “Il libero professionista che lavora, progetta, dirige un cantiere, o che svolge qualunque altra mansione, va pagato, sia dalla Pubblica amministrazione che dal privato committente, e non può diventare l’ultima pedina dello scacchiere, sottopagato o, spesso, retribuito solo con compensi simbolici. Per ricominciare a dare sicurezze alla libera professione ho depositato ieri mattina un Progetto di legge, praticamente il primo all’esame dell’ormai prossima legislatura regionale, con la quale stabiliamo in Abruzzo un principio e un modus operandi: prima di concedere qualunque autorizzazione o di chiudere un’istanza di un privato, il Comune, la Provincia o la Regione interessate devono farsi consegnare la lettera di affidamento dell’incarico a un libero professionista e, all’atto della conclusione dell’opera, devono ricevere la dichiarazione con la quale lo stesso professionista certifica di essere stato pagato, con la presentazione della fattura alla pubblica amministrazione, in modo da contrastare anche il fenomeno dell’evasione fiscale”. Lo ha annunciato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ufficializzando l’avvenuto deposito del progetto di legge.
“Parliamo di un dispositivo molto semplice che si prefigge due obiettivi: innanzitutto tutelare il lavoratore-libero professionista, vittima, anch’esso della crisi economica – ha spiegato il Capogruppo Sospiri – che da un lato riduce il numero dei lavori, ovvero degli incarichi loro assegnati, dall’altro produce problemi rilevanti con molti clienti non solvibili, quindi crescono i lavori già eseguiti e non pagati. Nell’ordinamento regionale esistono già delle norme di contrasto al fenomeno, aggravato dall’abolizione dei tariffari, ma il vero buco nero resta nell’affidamento di incarichi professionali da parte dei privati, con professionisti che spesso ricevono compensi non proporzionali alla quantità e qualità del lavoro svolto, se non quando si vedono corrispondere dei compensi simbolici, senza certezze circa i tempi di erogazione. Ecco allora che entra in gioco il mio progetto di legge che mira a restituire dignità a chi esercita la libera professione, impedendo anche il ricorso a modalità di compenso irregolare. L’applicazione della norma è molto semplice: una volta entrata in vigore, qualunque privato presenti a una pubblica amministrazione una istanza autorizzativa, penso ad esempio a un intervento edilizio strutturale, la stessa istanza dovrà contenere la lettera di affidamento dell’incarico a un professionista, ad esempio un architetto o un ingegnere, un progettista o un direttore dei lavori o responsabile della sicurezza, sottoscritta dal committente. Subito dopo, la pubblica amministrazione interessata, al momento del rilascio dell’atto autorizzativo, deve acquisire la dichiarazione e certificazione del professionista attestante il pagamento delle spettanze da parte del committente. La mancata presentazione di tale documento bloccherà l’iter autorizzativo o la chiusura dell’istanza stessa. Per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale con modalità di pagamento non regolari, come i possibili ‘pagamenti in nero’, secondo obiettivo della legge – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri –, committente o professionista avranno l’obbligo di presentare alla pubblica amministrazione la fattura delle spettanze corrisposte. La lotta all’evasione fiscale consentirà di ridurre la pressione fiscale che in Italia ha raggiunto percentuali superiori al 40 per cento divenendo un cappio al collo anche sui liberi professionisti che pagano regolarmente le tasse”.

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