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Piano Sociale, Forza Italia: “D’Alfonso vuole indebolire il welfare regionale ma noi lo impediremo”

L’Aquila.  “Ci impegneremo con determinazione e intransigenza per cambiare il Piano Sociale Regionale varato dal Governatore D’Alfonso che punta a indebolire il Welfare, con pesanti tagli e nessuna certezza sulle risorse disponibili per i prossimi due anni”. E’ quanto hanno dichiarato i Consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri, Mauro Febbo e Paolo Gatti nel corso di una conferenza stampa tenutasi a L’Aquila nel corso della quale hanno annunciato che già da oggi, in Commissione Sanità, inizieranno “una battaglia che, se fosse necessario, porteranno anche oltre Ferragosto perché la difesa del diritto all’assistenza dei cittadini non conosce ferie”.
“Con molta fatica e vincendo la ritrosia di una maggioranza tutt’altro che trasparente, siamo riusciti a svelare il mistero solo su alcune cifre che ci sono apparse senza subbio aberranti: solo per il 2016 il fondo regionale, nazionale e per la non-autosufficienza scenderà dagli 11 milioni di euro della giunta Chiodi ai 10 milioni 800 mila euro della giunta D’Alfonso; tradotto vuol dire che quella sinistra che per cinque anni ha urlato dai banchi dell’opposizione contro i nostri investimenti, accusandoci di scarsa solidarietà, oggi è riuscita a fare peggio. Ma ciò che ci lascia sconcertati, peraltro andandolo a “carpire” che sono previsti tagli per ben 5 milioni di euro sui ticket socio-sanitari, mentre il predente Governo di Centrodestra spendeva la bellezza 12 milioni di euro l’anno per la copertura del fondo; questo significa che il Governatore D’Alfonso l’Assessore Sclocco hanno intenzione di ridurre la spesa e portarla a soli 7 milioni e mezzo di euro. In sostanza la maggioranza di Centrosinistra non punta a ridurre feste, festarelle e gite ma a tagliare la copertura del ticket socio sanitari per servizi essenziali destinati ad anziani, malati, bambini allontanati dalle famiglie e portatori di disabilità, introducendo, di fatto, il pagamento dello stesso e scaricando la responsabilità di copertura sui Comuni. Inoltre, non c’è alcuna certezza sull’entità degli investimenti previsti per il 2017 e il 2018. A oggi, l’unica certezza riguarda le Amministrazioni comunali che, una volta approvato il Piano, dovranno adeguare i propri interventi redigendo ciascuno il proprio Piano sociale di Zona e garantendo con risorse proprie la copertura del 30% della spesa complessiva. Lo riteniamo un passaggio assurdo visto che nel Piano che ci è stato sottoposto è possibile leggere solo l’elenco dei servizi ipotizzati senza le relative voci di spesa”.
“La nostra battaglia – hanno spiegato i Consiglieri di Forza Italia – è iniziata con la presentazione di 25 emendamenti di merito, nei quali si stabilisce la previsione di ‘specifici finanziamenti regionali’ tesi a garantire servizi non regalati, ma dovuti, normativamente obbligatori, nei confronti di persone che vivono una qualunque condizione di disagio. Abbiamo previsto che venga redatto un atto di indirizzo regionale che ‘regolamenti in maniera univoca il regime di autorizzazione e di accreditamento delle strutture che devono ospitare i minori allontanati dalle famiglie, individuando e stabilendo i requisiti strutturali, i profili professionali che tali strutture devono garantire e le tariffe giornaliere applicabili su tutto il territorio regionale in regime di accreditamento’: un emendamento necessario per evitare che la spesa dei Comuni, pari a 8milioni di euro per i minori, sia effettuata impropriamente a causa di un vuoto normativo regionale che consente rette che oscillano tra i 55 e i 150 euro giornalieri, senza che le amministrazioni possano contrattare sulla spesa o sulla qualità dei servizi erogati in quanto la scelta delle strutture in cui sistemare il minore è disposta con atto del Tribunale su relazione del servizio sociale dell’Ente. In sostanza il costo del servizio è deciso dal privato che può chiedere ingenti risorse ai Comuni senza alcuna possibilità di scelta da parte dell’Ente pubblico, che peraltro non ha neanche certezze sulla qualità delle strutture. Ci pare doverosa una regolamentazione che riporti la spesa a una dimensione più ragionevole”.
“Riteniamo necessario colmare il vuoto normativo sui finanziamenti per il servizio per l’autonomia degli studenti con disabilità – hanno aggiunto i Consiglieri di Centrodestra – in modo da definire in maniera esatta quanto è di competenza dei Comuni, ovvero delle Province, e quanto attiene invece gli Istituti scolastici, ovvero l’Ufficio scolastico regionale; sarà poi la Regione a dover anticipare già a inizio anno scolastico l’80 per cento della spesa per non pesare sui Comuni. Inoltre riteniamo necessario stabilire che il Piano sociale regionale entri in vigore solo dopo l’individuazione dei nuovi Ambiti Distrettuali che dovranno essere approvati con un apposito atto di Consiglio regionale, per colmare, anche in questo caso, un errore della Regione che avrebbe dovuto approvare la nuova zonizzazione. Il percorso per rendere accettabile il Piano sociale è solo all’inizio – hanno concluso i Consiglieri di Forza Italia – e senza una copertura finanziaria certa non arriverà mai in Aula; siamo pronti all’ostruzionismo a oltranza e a tenerlo bloccato in Commissione anche oltre il Ferragosto. Auspichiamo l’intervento sia dei Sindaci sia dell’Anci ma anche delle Organizzazioni sindacali a sostegno delle nostre istanze, al di là delle appartenenze e delle colorazioni partitiche”.

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