L’Aquila. “Il Presidente Luciano D’Alfonso ha deciso giustamente di sottoporre a rilettura giuridica la convenzione che disciplina la gestione dell’interporto d’Abruzzo poiché essa si configura come un accordo privo di aleatorietà contrattuale, con esplicito riferimento a quanto stabilito dall’articolo 21 della stessa convenzione, che regola le condizioni di garanzia per l’equilibrio economico-finanziario”.
Così in una nota Camillo D’Alessandro, consigliere regionale delegato ai Trasporti, che prosegue: “Si tratta di un’operazione-trasparenza che questa amministrazione deve a tutti i cittadini abruzzesi. Vi sono infatti ragionevoli dubbi sul fatto che la convenzione sia stata redatta in violazione del principio caratterizzante la concessione dei lavori pubblici che è il fenomeno della traslazione dell’alea, ovvero del rischio economico. Fonte di legittimi dubbi è anche la circostanza che dal 2008 all’agosto scorso non sia mai stato aperto il capitolo di bilancio mirato alla riscossione di quanto previsto dall’accordo e che – una volta colmata tale lacuna – non sia mai stato pagato il canone per l’utilizzo della struttura (e gli arretrati) da parte della società concessionaria. Come noto, le partite del dare e dell’avere non sono compensabili e si muovono su piani diversi. Va anche verificato se l’istanza di revisione del Piano Economico Finanziario allegato alla convenzione sia in conformità con il codice dei contratti pubblici, in quanto le motivazioni della revisione potrebbero non rientrare nelle fattispecie ammesse per la modifica del Piano stesso. Di qui la necessità di un’ulteriore verifica. E’ evidente che noi abbiamo il dovere di tutelare il patrimonio e le risorse pubbliche, come facciamo puntualmente da quando siamo al governo della Regione”.
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