Cultura e eventi

Pescara, Di Pietro su albero caduto in via Scarfoglio

Pescara. “L’albero caduto ieri in via Scarfoglio, angolo via Luisa d’Annunzio, era uno degli alberi che la relazione fitostatica redatta dall’agronomo Massimo Rabottini per conto del Comune classificava come classe D, quindi esemplare pericoloso per cui era stato richiesto l’abbattimento che, secondo il verbale di somme urgenza conseguente a quella relazione, sarebbe dovuto avvenire ai primi di settembre. Operazioni che avevamo iniziato a fine agosto, ma che abbiamo sospeso per permettere ai rappresentanti indicati dalle associazioni ambientaliste per il green table di effettuare ulteriori sopralluoghi che si sono concentrati in viale Kennedy e, appunto su tutte le alberature di via Scarfoglio”.
Così in una nota l’assessore al Verde Pubblico del Comune di Pescara, Laura Di Pietro, che aggiunge: “Sia per gli ulteriori tagli che per le prove di trazione concordate è stato quindi necessario avviare nuove procedure che sono ancora in corso. Fortunatamente il crollo di ieri non ha provocato danni a persone, ha interessato solo a due auto in sosta, ma questo episodio conferma ancora una volta la competenza e il buon operato dei tecnici incaricati dal Comune e degli agronomi del Comune stesso che avevano confermato la perizia, nonché la validità del metodo applicato per valutare la stabilità degli alberi. E soprattutto dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, la buona fede e le migliori intenzioni che hanno animato l’Amministrazione comunale nel procedere con questi tagli, dolorosissimi per tutti. L’operazione di messa in sicurezza ha tenuto banco per diversi mesi non solo sui media locali, ma anche su quelli nazionali, scatenando un acceso dibattito e delle prese di posizione anche da parte di personaggi del mondo dello spettacolo. Alla fine dei conti la verità è che dietro questa nostra scelta non c’è mai stato alcun “complotto”, né “follia generalizzata”, ma semplicemente la volontà di prevenire incidenti. Abbiamo sempre compreso l’apprensione che si è scatenata all’interno di una parte dell’opinione pubblica, ma il Comune ha preso questa decisione dopo aver consultato degli esperti e dopo aver ampliamente spiegato alla cittadinanza le ragioni di tale operazione. Credo quindi che bisognerebbe avere un po’ più di fiducia nell’operato degli esperti di settore (di qualunque settore si stia parlando) e avere più fiducia anche nelle istituzioni che hanno il compito prioritario di tutelare il bene comune e la pubblica incolumità, a volte dovendo fare delle scelte dolorose. Detto ciò, l’azione di monitoraggio delle alberature cittadine continuerà, ovviamente continuando ad ascoltare tutte le istanze che arrivano dalla cittadinanza e in collaborazione con le associazioni ambientaliste”.

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