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Pescara, “L’Histoire du Soldat” per la Stagione Concertistica della Società del Teatro e della Musica

Pescara. 8° appuntamento della 51ª Stagione Concertistica 2016/2017 della Società del Teatro e della Musica Mercoledi 30 novembre alle ore 21 sul palcoscenico del Teatro Massimo una straordinaria e originale rilettura de L’Histoire du Soldat di Igor Stravinsky su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz nell’interpretazione del noto regista e musicattore® Luigi Maio ed eseguita da ENSEMBLE DEL CONSERVATORIO «L. D’ANNUNZIO» Andrea Di Mele, direttore oltre al capolavoro di Stravinsky verrà eseguita la Serenata per violino, violoncello, clarinetto, fagotto e tromba di Alfredo Casella.

Capolavoro di Igor Stravinsky su testo di Charles-Ferdinand Ramuz, scritto e musicato con profetica intuizione, “L’Histoire du Soldat” è una favola esemplare e divertente che, sposando la farsa alla tragedia, sembra anticipare l’impasse in cui si trova oggi la cosiddetta società dell’immagine: un’immagine desolante quanto quella del Soldato ignorante che, irretito dal Diavolo, cede il suo violino (ovvero l’anima) in cambio di una ricchezza illimitata. Apparentemente illimitata perché, come spiega Luigi Maio, «tale ricchezza, frutto della lettura di un libro magico che svela il futuro, è un limite invalicabile per l’ignavo protagonista: il Soldato, cedendo l’anima e con essa l’originaria cultura popolare, non ha avuto ancora accesso alla cultura elitaria e, pertanto, non sa come spendere i soldi guadagnati, che divengono per lui cartaccia! Scoprendo che “non è il cibo che conta, ma l’appetito!”, stanco dell’insipido benessere, l’inappetente ex militare straccerà il libro, divenendo ex miliardario! Rifiutando Paradiso e Inferno, cercherà di riscattarsi guarendo e sposando una Principessa, ma poi, stanco anche d’essere Principe, varcherà i limiti più estremi, oltre i quali c’è il Nulla destinato agli ignavi danteschi, “coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo”». Opera didattica e d’intrattenimento, dalla doppia natura teatrale e musicale, “L’Histoire du Soldat” rappresenta il côté sonoro e coreografico del Cubismo, ma non solo: l’alta spettacolarità dell’interpretazione del noto Musicattore® (per sua scherzosa definizione) Luigi Maio, ha restituito l’impronta futurista a un capolavoro che si fa anello di congiunzione tra Picasso e Marinetti, e «che anticipa con maggiore originalità l’attuale rap». Luigi Maio porta in scena il capolavoro di Stravinsky rappresentando “L’Histoire” in chiave trasformistica, in una edizione che ha ricevuto il Premio dei Critici di Teatro e le lodi di Marie Stravinsky, bisnipote del grande compositore e presidente della Fondazione Igor Stravinsky di Ginevra.

Luigi Maio Musicattore® per sua scherzosa definizione (divenuta ora marchio registrato) è attore, compositore, cantante, regista e scenografo. Per la sua poliedricità, che gli consente sul palco di amalgamare parole, note e gestualità in un unico agire scenico, Maio è riconosciuto quale innovatore del “Teatro da Camera” – per cui ha ricevuto l’ambito “Premio dei Critici di Teatro 2004/2005” – nonché originale codificatore del “Teatro Sinfonico”©, facendo di entrambi i generi una vera e propria tendenza tra i giovanissimi. Dal Teatro alla Scala di Milano al Teatro Sociale di Brescia, dal Carlo Felice di Genova alla Pergola di Firenze, dal Piccolo di Milano all’Argentina di Roma, collaborando con I Solisti della Scala o con l’Orchestra del Regio di Parma, col Gruppo Strumentale Hyperion o con la Roma Sinfonietta, accanto a solisti e direttori di fama internazionale come Marcello Panni, Donato Renzetti, Bruno Canino, Mario Ancillotti, Francesco D’Orazio, Mario Brunello, Michele Mariotti ed altri ancora, ospite in trasmissioni come Uno Mattina e Striscia la Notizia, Maio ha vinto anche il “Premio Arte e Cultura Ettore Petrolini” quale più originale interprete del grande comico romano, ricevendo l’importante riconoscimento dall’UNICEF – di cui è ora Testimonial – per aver avvicinato al Teatro e alla Musica ‘colta’ persino i bimbi di tre anni!
Ha debuttato con grande successo al Teatro Duse di Genova (e in seguito alla Scuola di Musica di Fiesole) con la personale fantasia dantesco/lisztiana “Inferno da Camera”, non una semplice lettura dantesca, ma un’inedita «partitura drammatica» affidata ai camaleontismi vocali di Maio e premiata dal Centro Internazionale di Studi Italiani: il prof. Francesco Mosetti Casaretto ha così definito “Inferno da Camera” di Luigi Maio il «primo Dante in “3D”». Al Teatro alla Scala di Milano ha poi recitato e diretto la sua applaudita versione in rima di “Pierino e il Lupo” sulle note dell’Ensemble Strumentale Scaligero, chiudendo successivamente l’edizione milanese del Festival MiTo 2012 col suo esilarante “In viaggio con Rossini”. Il 15 Aprile 2013, sempre alla Scala di Milano, insieme agli Strumentisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala, ha riscosso un altro enorme successo con “L’Histoire du Soldat”, suo cavallo di battaglia già inciso in CD per la rivista Amadeus affiancato dai Solisti della Scala.

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