Cronaca

Pescara, Cgil: “Lavoratori edili senza stipendio da oltre sei mesi salgono sulla gru”

“Situazione intollerabile, necessari controlli e tavolo provinciale sul lavoro”

Pescara. Nella giornata di martedì 11 marzo, a seguito della protesta di quattro operai saliti sulla gru il giorno precedente minacciando di gettarsi se il datore di lavoro non avesse pagato gli stipendi in ritardo da mesi, il Segretario Generale della CGIL di Pescara, Luca Ondifero, il Segretario Generale e il funzionario della Fillea CGIL di Pescara, Marco Ranieri e Francesco D’Agresta, si sono recati sul cantiere di Via Raffaello per sincerarsi delle condizioni dello stesso e di quelle dei lavoratori.

«La situazione di quei lavoratori che ieri sono arrivati ad un gesto estremo è quantomai grave – dichiara Luca Ondifero Segretario Generale della Cgil Pescara – come Camera del Lavoro di Pescara intendiamo segnalare una rischiosa tendenza sul territorio che di giorno in giorno porta sempre più lavoratori dell’edilizia a ritrovarsi senza stipendi, senza tutele, fino a doversi rivolgere ai centri di volontariato per poter dormire e mangiare. Siamo di fronte ad una situazione drammatica rispetto alla quale nessuno deve girarsi dall’altra parte.

In questo senso chiediamo alle Istituzioni competenti, Prefettura ed Ispettorato del Lavoro, di intervenire nelle azioni di controllo e prevenzione, nonché di riattivare il tavolo di confronto costituitosi lo scorso Febbraio 2024 alla Prefettura di Pescara.

Anche il 29 Novembre 2024, in occasione dello sciopero generale, CGIL e UIL presentarono al Prefetto di Pescara un documento nel quale, tra i vari punti, si chiedeva un confronto a 360° sul tema del lavoro e della sicurezza nella nostra provincia».

Aggiunge Marco Ranieri, Segretario Generale Fillea Cgil Pescara: «Voglio in primo luogo esprimere la nostra vicinanza a questi lavoratori, una vicinanza non retorica ma concreta che dovrà vederci lavorare insieme per risolvere questa difficile situazione. Purtroppo il nostro territorio non è nuovo a degenerazioni di questo tipo figlie di una filiera dei subappalti troppo lunga, di una cattiva legge sui flussi migratori nonché di resistenti sacche di cattiva imprenditoria» .

Chiosa Francesco D’Agresta funzionario Fillea Cgil Pescara: «Ogni lavoratore ha diritto al proprio giusto salario ed a godere a pieno dei suoi diritti, su questo non siamo disponibili a fare nessun passo indietro».

La CGIL e la FILLEA CGIL di Pescara, nel denunciare la gravità dell’accaduto, ritengono non rinviabile l’apertura di un tavolo specifico e permanente sul lavoro nella nostra provincia, che faccia luce non solo sulla situazione evidenziata ma sull’intero ciclo degli appalti e delle condizioni dei lavoratori che vi prestano attività, oltre a seguire con attenzione le dinamiche connesse all’utilizzo della mano d’opera straniera come già segnalato nei giorni scorsi al Consiglio Territoriale dell’Immigrazione.

In ultimo si evidenzia che, diversamente da quanto riportato nell’articolo de Il Centro del 11 Marzo 2025, non ci risulta che né l’affidataria dell’appalto né l’impresa esecutrice abbiano avviato un confronto con la CGIL provinciale pescarese, né confederale né di categoria.

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