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M5: “Saga: Da Chiodi a D’Alfonso, una gestione fallimentare”

Pescara. “Sarebbe bastato leggere i documenti per comprendere la gravità della gestione fallimentare decennale di SAGA che, con ogni probabilità, avrà gravissime ripercussioni sull’economia della nostra Regione” è quanto torna a denunciare Sara Marcozzi (M5S) “E’ da oltre 1 anno, da quando il M5S ha avuto accesso ai documenti, che denunciamo tutte le criticità di SAGA fra esposizione debitoria, contratti eccessivamente onerosi, mancanza di trasparenza e spese fuori controllo. Se solo il Governo regionale avesse impiegato meglio il suo tempo, approfondendo le problematiche per cercare soluzioni, invece di limitarsi ad apostrofarci come “allarmisti e denuncisti”, forse non ci ritroveremmo a dover affrontare una situazione che sembra, ormai, irreparabile.”

 

La situazione attuale vede una società di gestione che negli anni ha puntato, per la maggior parte dei propri collegamenti, su un unico vettore, RyanAir, creando, di fatto, una dipendenza dai risvolti rischiosi. “Si trattava di applicare i principi basilari dell’attività manageriale: non affidarsi ad un solo partner! – commenta Marcozzi – Un management attento avrebbe dovuto differenziare l’offerta dei voli affidandosi a più vettori, riducendo al minimo il rischio di paralisi dello scalo nell’eventualità di abbandono dello scalo da parte di una compagnia.”

Abbiamo già rilevato l’inadeguatezza della gestione, dai Governi regionali che si sono succeduti a SAGA, rei di non aver saputo utilizzare, nelle pur strette maglie delle nuove direttive europee, i contributi con cui Regione Abruzzo avrebbe potuto finanziare l’incentivo alle nuove rotte, attirando, attraverso manifestazioni di interesse pubblico, altre compagnie aeree.

“Un governo regionale del M5S” aggiunge Marcozzi “avrebbe chiesto alla dirigenza di SAGA di predisporre un piano di sviluppo dell’aeroporto con un duplice obiettivo: da un lato, capacità di rispondere alla domanda di mobilità ordinaria (business-family), dall’altro capacità di incrementare economia e turismo attraverso l’attivazione di pacchetti vacanza per la promozione dell’incoming”.

L’attuale società di gestione, SAGA, presenta esposizioni milionarie, come già evidenziato dal MEF a seguito delle visite ispettive, ma il governo sembra non accorgersene. “E’ un quadro economico assai allarmante che, come denunciato in passato, non lascia intravedere un futuro roseo per SAGA. Sarebbe auspicabile che la politica di governo, questa volta, cercasse di giocare d’anticipo, iniziando a valutare l’ipotesi di un nuovo soggetto per la gestione dello scalo abruzzese”.

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