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Semaforo PhotoRed di Corso Umberto a Montesilvano. Castigamatti o Bancomat?

Pescara. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul gran numero di multe comminate dall’impianto PhotoRed di corso Umberto a Montesilvano, angolo via Adige, che pare abbia multato migliaia di automobilisti nei tre mesi di funzionamento, il consigliere comunale Gabriele Di Stefano, raggiunto dalla lamentale di tanti cittadini, ha chiesto un parere all’arch. Di Giampietro, che è stato consulente per i problemi di traffico anche del Comune di Pescara. Si tratta di capire se il semaforo con controllo elettronico del passaggio con il rosso è un’efficace misura di sicurezza stradale, oppure un dispositivo per fare cassa.

L’installazione di dispositivi elettronici per il controllo del passaggio con rosso è consentito dalla legge – afferma il tecnico – ma vista l’alta percentuale di automobilisti in infrazione, si tratta di capire se la sistemazione del dispositivo ed il suo funzionamento sia poco percepito dagli automobilisti, e quindi anche poco efficace a garantire la sicurezza stradale. In effetti, da un sopralluogo condotto dal consigliere con il tecnico, risulta che il tempo di giallo varia lungo il tragitto di corso Umberto a Montesilvano. Esso è di circa quattro secondi al semaforo di viale Europa e di via Adige, ma è di circa 5 secondi al semaforo di via Marinelli. Questo diverso comportamento dei semafori lungo uno stesso tragitto – afferma il tecnico – può creare un’imprevedibilità della durata del tempo disponibile per l’arresto per l’automobilista.

Inoltre, cosa ben più importante, nonostante non sia obbligatorio per legge, il preavviso del dispositivo semaforico con controllo del rosso, è fortemente raccomandato, soprattutto in un incrocio con forte congestione e confluenza di flussi, affinché gli automobilisti siano avvertiti in anticipo di usare una particolare attenzione per arrestarsi in tempo all’incrocio. In particolare, la segnaletica di annuncio del PhotoRed in direzione Pescara è a circa 100 m di distanza dal semaforo, troppi anche per il Codice della strada (prescritti in area urbana da 50 a 80 m). In realtà, essendo consentito il parcheggio su strada ed essendo presenti una gran quantità di segnali pubblicitari, quel cartello è quasi inavvertibile dagli automobilisti a quella distanza. Esso dovrebbe essere replicato a più breve distanza dall’incrocio, dove c’è anche il divieto di sosta, con maggiore visibilità, e dovrebbe essere rinforzato da un lampeggiante di preavviso. Uguale controllo fa fatto nella direzione opposta.

Non pare invece assolutamente pertinente la proposta, avanzata da qualcuno, di inserire un contasecondi sul semaforo, perché tali dispositivi, dismessi anche in molti paesi del Nord Europa, sono utili per i veicoli in coda in attesa del verde semaforico, non per quelli in marcia per preannunciare il rosso. Questa funzione di preavviso è assegnata appunto al giallo semaforico, che deve essere di adeguata e prevedibile durata. Sembra inoltre inattuabile l’ipotesi di una rotatoria, per problemi di visibilità, per la presenza di edifici a filo strada e per il forte flusso pedonale sulla strada che non avrebbe adeguata protezione nell’attraversamento, anche per la carenza degli spazi disponibili. Concludendo, per ridurre l’esagerata percentuale di infrazioni e migliorare la stessa efficacia dell’impianto, occorrerebbe uno studio di traffico preventivo. Il tecnico consiglia comunque di uniformare il tempo di giallo su tutti gli impianti di corso Umberto e di raddoppiare la segnaletica di preavviso dell’impianto Photored, rendendola anche luminosa. Il consigliere Gabriele Di Stefano, del gruppo misto del comune di Montesilvano, fa sua la proposta, anche per voler rispondere ai cittadini, e confermare la volontà dell’amministrazione di migliorare la sicurezza stradale, consentendo agli automobilisti di non commettere imprudenze, dando la certezza che il dispositivo non serva per fare cassa.

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