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Chieti, M5S: “Il Consiglio salta a causa dei ‘giochi’ della maggioranza”

Chieti. Stamane il Consiglio comunale è stato rinviato alla seconda convocazione perché la maggioranza ha fatto venir meno il numero legale necessario per la prosecuzione dei lavori.
Non è la prima volta che accade, è una dinamica che si ripropone ogni qual volta arrivano in Consiglio delle proposte della Giunta che fanno emergere le frizioni esistenti tra i gruppi politici della coalizione a sostegno di Umberto Di Primio.
La delibera odierna chiedeva al Consiglio comunale di approvare l’interpretazione autentica di una norma tecnica di attuazione del Piano Regolatore. “In realtà il titolo nasconde una vera e propria variante della norma tecnica di attuazione – fa sapere Argenio – che come tale necessita di un diverso e particolare iter amministrativo. La delibera è stata infatti ritirata dalla Giunta proponente senza peraltro fornire alcuna giustificazione al Consiglio.”

Durante la seduta odierna, tuttavia, l’apice della confusione della maggioranza è stato toccato al momento dell’illustrazione della Delibera di approvazione dell’ennesimo debito fuori bilancio. “Assente l’Assessore Luise – spiega la D’Arcangelo – la parola è stata inspiegabilmente presa da un Antonio Viola in evidente difficoltà espositiva.”
Ed è a questo punto, consci della debacle, che i vari gruppi di maggioranza sono ricorsi all’espediente della richiesta di temporanea sospensione dei lavori e, all’orario previsto per la ripresa, alcuni di loro sono risultati assenti all’appello facendo così mancare il numero legale.

Di fronte ad un simile contesto politico-istituzionale il MoVimento 5 Stelle esprime tutto il suo dissenso: “Non è concepibile che in un momento così delicato per la vita amministrativa della Città di Chieti, – chiosano i portavoce del movimento – la politica, quella eletta dai cittadini per amministrare, non riesca a fornire risposte concrete ai problemi che siano poco più impegnativi di un “rattoppo” ad un tubo che perde o ad una buca…”.
Secondo Argenio “Questa situazione è figlia dei giochi di potere che si erano già delineati nel corso della campagna elettorale, delle infinite liste di candidati che sostenevano lo schieramento di centrodestra e centrosinistra.” e la D’Arcangelo chiude il pensiero “Lo avevamo previsto e denunciato ai teatini che la città sarebbe stata costretta a subire un periodo di ingovernabilità causata dal ricorso al manuale Cencelli nell’attribuzione delle deleghe e dai giochi di potere all’interno dei vari gruppi che avrebbero sostenuto la maggioranza.”
In conclusione, secondo i due consiglieri pentastellati, questa è la politica cittadina: “Se qualcuno si aspetta risposte ai problemi seri, come la riduzione del disavanzo di bilancio o le questioni legate al commercio o alla tutela dell’ambiente dovrà attendere che si ristabiliscano gli equilibri e continuare a sperare o meglio, auspicare che saltino definitivamente e che la parola torni ai cittadini.

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