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Hotel Rigopiano. lnterrogazione del Depurato Sl Melilla per vitalizi Inail a famiglie lavoratori

Roma. Il Deputato di Sinistra Gianni Melilla interpella il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito ai vitalizi lnail per le famiglie dei lavoratori deceduti nel crollo dell’Hotel Rigopiano.

 

Per sapere – premesso che:

nel crollo dell’Hotel Rigopiano, comune di Farindola (L’Aquila), travolto da una valanga il 18 gennaio scorso, sono perite 29 persone, tra queste figurano 11 dipendenti dell’albergo;

degli undici lavoratori deceduti alcuni risultavano essere coniugati con figli. Pertanto l’Inail, ai sensi dell’articolo 85 del DPR 1124 del 1965, procederà alla corresponsione della rendita che permetterà alle famiglie un reddito di sussistenza;

invece, altri lavoratori deceduti vivevano con le famiglie di origine. ln questo caso, sempre ai sensi dell’articolo 85 del DPR 1124/65, combinato all’articolo 106 del medesimo DPR, l’Inail dovrà procedere alla valutazione dell’apporto economico del figlio perso alla sussistenza familiare;

il DPR n. 1124 del 1965, testo unico, oltre ad avere la funzione di garantire una protezione sanitaria ed economica ai lavoratori infortunati o colpiti da malattie professionali, svolge anche la funzione di fornire assistenza economica ai superstiti del lavoratore eventualmente deceduto;

qualora dall’infortunio o dalla malattia professionale derivi la morte dell’assicurato secondo il nesso di causalità, ai superstiti del lavoratore spetta una prestazione consistente in una rendita economica, di cui all’articolo 85 del succitato testo unico, rapportata alla retribuzione annua del lavoratore deceduto;

il richiamato articolo 85 disciplina i presupposti affinchè i congiunti più prossimi (coniuge, ascendenti, discendenti con esclusione dei collaterali) del lavoratore deceduto possano percepire la rendita;

lo stesso articolo fa una distinzione nell’ambito dei soggetti beneficiari della rendita: mentre infatti coniuge, figli fino al compimento del diciottesimo anno di età e figli inabili di qualsiasi età hanno diritto alla rendita in ogni caso, gli ascendenti, gli adottanti, i fratelli e le sorelle sono tenuti a dimostrare la sussistenza dell’ulteriore requisito della cosiddetta vivenza a carico;

quest’ultima ricorre quando (articolo 106 del testo unico) al mantenimento degli stessi soggetti abbia concorso in modo continuativo l’assicurato, per provare ciò è sufficiente che il lavoratore abbia contribuito con regolare continuità ad assicurare all’ascendente i mezzi di sussistenza anche oltre lo stretto necessario;

il DL n. 142 del 1991 (legge di conversione 195/91) recante “Provvedimenti in favore delle popolazioni delle province di Siracusa, Catania e Ragusa colpite dal terremoto nel dicembre 1990” all’articolo 3 c. 1 stabilisce che “Ai cittadini rimasti invalidi o deceduti in conseguenza degli eventi sismici di cui all’articolo 1, comma 1, e del terremoto del 5 maggio 1990, è riconosciuta la qualifica di infortunato del lavoro”;

al comma 3 del medesimo DL è stabilito che “Ai superstiti dei cittadini deceduti in conseguenza degli eventi di cui all’articolo 1 comma 1, vengono immediatamente corrisposti l’assegno di morte, le rendite e le altre prestazioni previste dal testo unico di cui al comma 2 per i superstiti dei lavoratori deceduti per infortunio sul lavoro o malattia professionale”;

per quanto attiene alla situazione relativa ai lavoratori deceduti nell’Hotel Rigopiano, si potrebbe determinare una diversità di trattamento da parte di Inail nell’erogazione della rendita, trattandosi di lavoratori coniugati e con figli e di lavoratori che con il loro impiego contribuivano al sostentamento della famiglia d’origine (genitori e fratelli);

per alcune delle famiglie superstiti sarà necessario passare il vaglio dell’Inail e dimostrare che l’apporto economico del familiare deceduto era fondamentale ai fini del mantenimento di condizioni quasi certamente di mera sopravvivenza;

infatti, il contesto economico nel quale vivono queste famiglie è caratterizzato da famiglie monoreddito, oppure molto spesso, a causa della grave crisi economica in atto, da disoccupati o occupati in attività saltuarie;

appare chiaro, pertanto, che un giovane figlio occupato risulta essere molto spesso l’unica fonte certa di reddito;

in data 16 gennaio 2017 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con proprio decreto ha determinato, per l’esercizio finanziario 2016, gli importi dei benefici del Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro;

l’interrogante è cofirmatario di una proposta di legge (n. 2917) con la quale si vuole superare, anche, l’ingiustizia legata alla rendita attualmente riconosciuta ai superstiti di lavoratori deceduti giovani e con contratto precario -:

:-

se non ritenga di dover porre in essere un provvedimento che consenta all’Inail di indennizzare tutte le famiglie dei lavoratori deceduti sotto la valanga dell’Hotel Rigopiano ed evitare che famiglie già duramente colpite dalla tragedia subiscano ulteriori, gravissimi danni.

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