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Pescara, M5S su mercato sottopasso: “C’era un’altra soluzione”

Pescara. Il M5s dice ‘no’ a mettere il mercato nel terzo sottopasso della stazione ed attacca l’amministrazione di centrosinistra per aver violato gli impegni presi con la città.

<La nostra proposta di inserire i commercianti in regola nei mercati esistenti o in mercati sperimentali aperti a tutti e che venne approvata nel 2015 anche dal consiglio comunale, è stata oggi disattesa dal centrosinistra che ha delegittimato così la decisione dell’organo di governo consiliare cittadino> afferma la consigliera M5s Enrica Sabatini <e con ben 18 mesi di ritardo, la Giunta Alessandrini, non solo ha violato l’impegno preso, ma ha deciso di spendere ben 250 mila euro di soldi pubblici di un ente in predissesto, per la scelta sbagliata>

Il Consiglio comunale approvò, infatti, un ordine del giorno del Movimento 5 stelle in cui si impegnava ad integrare nel tessuto commerciale gli operatori che, con posizioni amministrative in regola e con titoli abilitativi necessari per l’esercizio dell’attività commerciale, avessero voluto vendere prodotti etnici nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie, dei requisiti di sicurezza degli operatori e dei fruitori ed adempiendo, inoltre, agli oneri imposti dai regolamenti comunali sul commercio.

< In 22 anni di amministrazioni di destra e di sinistra, c’è stato un insediamento nella nostra città rispetto al quale sono emerse decine e decine di violazioni su autorizzazioni di vendita, sui requisiti di legalità e sulle condizioni igieniche sanitarie> afferma la consigliera m5s Erika Alessandrini <a tal punto che l’amministrazione è stata costretta dal Prefetto ad effettuare lo sgombero per un’area che si è scoperto, oggi stesso, essere acclarata come un nodo strategico e sensibile di un sistema di malaffare dietro al quale gli inquirenti sospettano la presenza della camorra>

Il riferimento è al blitz delle Guardia di Finanza dal nome “bazar” che ha portato alla denuncia di 41 persone e 10 arresti per reati legati alla contraffazione e le cui indagini, durate due anni, sono partite dal mercatino dei nord africani della stazione di Pescara rivelando laboratori clandestini, “distretti industriali del falso” ed un sodalizio criminale strutturato secondo un modello organizzativo “piramidale” composto da esponenti senegalesi, campani e marocchini.

< La scelta di spostare la medesima area mercatale destinata alla vendita di prodotti etnici a pochi passi dal luogo oggetto delle indagini, e per giunta in un sottopasso della stazione, è rischiosa prima ancora che inefficace rispetto alla necessità di sradicare un sistema di illegalità ormai cronicizzato ed evidente> concludono Enrica Sabatini ed Erika Alessandrini < e rappresenta una decisione profondamente sbagliata perché non garantisce l’integrazione e la dignità degli individui ponendoli in una sede squalificante per qualsiasi operatore commerciale, perché risulta fallimentare nel rapporto costi-benefici e perché non supportata da alcuna regolamentazione di tempi e strategie di verifica e controllo su lavoro, sicurezza e legalità.>

Il m5s vigilerà sulle attività che verranno portate avanti dall’Amministrazione Comunale e si attiverà per ottenere le verifiche periodiche necessarie al rispetto della normativa riguardante pubblica sicurezza, ordine pubblico, condizione igienico-sanitarie, rispetto dei regolamenti comunali e della legalità.

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