Politica

Pescara, Rapposelli (Fratelli d’Italia) su Commissione per proposte Associazioni di categoria per la ripartenza

Pescara. “Parcheggi gratuiti in città il sabato e la domenica; ordinanze già pronte per la chiusura delle vie commerciali dal mercoledì alla domenica al fine di favorire le iniziative di aggregazione; occupazione del suolo pubblico gratuita allungata nel tempo per mercatini ed esercizi pubblici; azzeramento delle tasse comunali sino ad almeno la metà del 2021. È il pacchetto di proposte concrete arrivate stamani dalle Associazioni di Categoria invitate al Tavolo della Commissione Commercio per istituire una sorta di unità di crisi del settore produttivo che vada in ausilio del lavoro della giunta, proposte che guardano già alla data del 24 novembre e che dovranno servire per sostenere la ripartenza della città e del suo tessuto economico alla scadenza di quello che è, a tutti gli effetti, un mini-lockdown. E il trampolino di lancio dovrà essere il Natale nel quale, il Comune, dovrà confermare, a giudizio unanime delle Associazioni, le luminarie spalmate su tutta la città, cui aggiungere la filodiffusione festiva per non spegnere Pescara, senza escludere la possibilità, comunque, di istituire un fondo d’emergenza per supportare quelle piccole imprese più in difficoltà”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Commercio e Attività Produttive Fabrizio Rapposelli al termine della seduta odierna della Commissione alla quale hanno preso parte il Presidente Riccardo Padovano e Carlo Nicoletti per Confcommercio, Carmine Salce per la Cna, Gianni Taucci e Raffaele Fava per Confesercenti, Barbara Lunelli per Confartigianato, e Marco Canale per il Consorzio Pescara Centro.
“E’ innegabile che l’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sia una batosta enorme per il tessuto produttivo del Paese e, dunque, anche di Pescara – ha spiegato il Presidente Rapposelli -. L’aver imposto la chiusura dei pubblici esercizi, dunque bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, alle 18, come hanno confermato le stesse Organizzazioni di categoria, anche nel corso della prima manifestazione di piazza lunedì scorso, significa non farli neanche aprire perché un ristorante non può lavorare prima delle 18, e la chiusura di tali attività ha avuto l’effetto drammatico di spegnere tutta la città con ripercussioni inevitabili anche su quei negozi che pure possono stare ancora aperti, ma che da tre giorni hanno visto azzerato il passeggio. L’auspicio della nostra amministrazione è ovviamente che il Governo decida di rivedere un simile provvedimento, economicamente aberrante, ma la verità è che la firma, ieri sera, del Decreto Ristoro sembra voler confermare la validità di quelle disposizioni almeno sino al prossimo 24 novembre. A questo punto compito della nostra amministrazione è quello di avanzare proposte concrete per tentare di supportare il settore del commercio, quello attualmente più colpito dagli ultimi provvedimenti, perché solo non lasciando indietro nessuno, solo aiutando tutti a superare l’attuale drammatico momento di mini-lockdown, potremo sperare di vedere Pescara ripartire a breve”. Nel corso della Commissione il Presidente Rapposelli ha dato voce a tutti i rappresentanti di categoria che, in maniera unanime, hanno concordato “sull’incomprensibilità di un Dpcm che colpisce un settore nel quale, paradossalmente, non si sono registrati contagi da Covid-19. Vedendo che la curva pandemica risaliva ci aspettavamo qualche iniziativa del Governo, qualche restrizione, ma non una chiusura che non è supportata da alcuno studio scientifico”. “Personalmente – ha detto il Presidente Rapposelli – avevo già avanzato una proposta nei giorni scorsi, ovvero che tutti i capitoli di spesa caricati sull’assessore delegato che riguardassero il turismo e i grandi eventi, sia quelli presenti che quelli futuri, in vista di una variazione di bilancio possibile sino al prossimo 30 novembre, fossero responsabilmente destinati alla creazione di un fondo di emergenza quale ristoro per la categoria dei pubblici esercenti, a prescindere da quello che sarà il ristoro del Governo. Operazione attuabile ferma restando la valutazione di fattibilità che ho già chiesto agli uffici e all’assessore alle Finanze di realizzare per non rischiare di inquadrare la misura negli ‘aiuti di Stato’. È evidente che il Comune di Pescara non ha il bilancio del Governo, tuttavia quel fondo potrebbe comunque essere utile per aiutare gli imprenditori in maggiore difficoltà nel pagamento degli affitti, delle bollette o sconto sulla Tari o qualunque altra misura che alleggerisca il carico fiscale di matrice comunale. Dalle Associazioni di categoria è arrivata però un’altra voce, ovvero l’eccessivo numero delle imprese da sostenere, circa 7mila su Pescara stando ai numeri della Camera di Commercio, di cui 1.933 solo nel settore della ristorazione. E comunque, come hanno sottolineato, la città non vive solo del food, e tale misura non potrebbe aiutare l’intero e composito mondo del commercio. A questo punto, la stessa Confesercenti ha avanzato un primo pacchetto di cinque proposte concrete e fondamentali rivolte all’amministrazione comunale e che guardano al 24 novembre, ossia alla possibile ripartenza della città a chiusura dell’attuale mini-lockdown guardando al Natale ovvero: prevedere il parcheggio gratuito il sabato e la domenica, incentivando dunque i cittadini a fare shopping nel centro commerciale naturale anziché nei centri della grossa distribuzione; preparare sin d’ora un’ordinanza, da far entrare in vigore dal 24 novembre, per la chiusura al traffico di alcuni assi viari strategici dal mercoledì alla domenica, strade utili per posizionare tavolini o anche per svolgere iniziative di aggregazione; estensione temporale dell’occupazione gratuita del suolo pubblico per mercatini e attività; azzeramento delle tasse comunali almeno fino a giugno 2021. Non solo – ha proseguito il Presidente Rapposelli – i commercianti chiedono che comunque si preveda velocemente l’installazione da parte del Comune delle luminarie natalizie, non le luci d’artista, troppo costose e limitate al centro cittadino, ma luci diffuse che vengano installate ovunque, anche nei quartieri dove negli anni passati sono state pagate dagli stessi commercianti e che siano accese già il 24 novembre, e, aggiungiamo noi, la previsione di un impianto sonoro di filodiffusione di musiche natalizie che sia d’accompagnamento per la ripresa dello shopping, essendo preclusi per il momento, e si teme per il futuro, gli eventi di intrattenimento proprio per il Covid-19. Misure che, a questo punto, potrebbero essere ulteriormente implementate, se possibile, dal fondo d’emergenza. La Commissione trasmetterà ora le proposte all’esecutivo per valutarne la fattibilità e avviare le operazioni di realizzazione facendo partire il conto alla rovescia teso a riaccendere Pescara”.

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