Dal 29 gennaio è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “A FONDO” (Mirò BR Productions), il nuovo brano di CRANÌA.
Il fuoco scalda, il fuoco brucia: questa l’intima ambivalenza racchiusa in “A FONDO”, nuovo brano di CRANÌA che racconta di un rapporto caustico, ma non abbastanza letale da disidratare l’amor proprio. Le sonorità del pezzo sono caratterizzate da suoni cupi che ricreano le atmosfere delle profondità acquatiche e mettono in risalto la voce dell’artista, lasciata nuda e cruda.
Cranìa ci ha gentilmente concesso un’intervista.
– “A fondo” è il tuo nuovo brano, come nasce?
“A fondo” è nato dopo uno sfogo della mia amica “Gina”, in merito ad un tormento amoroso, ora risolto in bene. Ho preso spunto dalla sua biografia per dare voce a dei miei momenti oscuri, in cui protagoniste erano le bugie. Quest’ultime non hanno avuto però la meglio: “vado via dal fondo” è il verso chiave per comprendere il senso del brano.
– Con i suoni cupi del brano che effetto vuoi creare in chi ti ascolta?
Tutto il progetto è incentrato su suoni ambient, perlopiù dark, che nascono dalle abili mani del produttore Maurizio D’Aniello. In questo caso specifico, abbiamo voluto ricreare i movimenti dell’acqua che travolgono e inabissano qualunque sentimento. Soltanto alla fine, si ha la risoluzione in un caos sonoro, che lascia spazio al silenzio nel verso sopracitato. Quindi, mi aspetto che l’ascoltatore percepisca il tormento, ma anche una quiete finale.
– C’è anche un videoclip, com’è impostato?
Diretto da Riccardo Aloia, il video ricrea una sorta di subconscio a sfondo nero, dal quale voglio uscire. In realtà, sono soltanto immersa in una vasca da bagno. Guardare per capire (sorride).
– Come ti sei avvicinata al mondo della musica?
Credo sia stata lei ad avvicinarsi a me, ma la cosa ancora non mi è chiara. Il nostro è sicuramente un rapporto ossimorico: ho imparato ad amarla da piccola, litigarci da adolescente, assecondarla durante il corso universitario di Musicologia ed abbracciarla dal 2017 con il mio arrivo alla Mirò Music School di Sedriano (MI).
