Pescara. Oltraggiata una seconda volta la memoria dei martiri delle foibe e degli italiani di Venezia Giulia, Istria e Dalmazia costretti all’esodo, e vandalizzata la seconda corona d’alloro posizionata nella piazza a essi dedicata.
Il sindaco di Pescara Carlo Masci e il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli esprimono «profondo sdegno e incondizionata condanna per il vigliacco gesto che esprime la più becera distorsione politico-ideologica della storia, della verità e persino della pietà umana. Quanto accaduto dovrebbe far riflettere sulla profonda e inescusabile ignoranza e sull’inciviltà di chi offende il ricordo di migliaia di persone uccise dai partigiani comunisti di Tito e di coloro che, spinti dal terrore e dalle persecuzioni, dovettero abbandonare tutto ciò che avevano per ricostruirsi un futuro nella madrepatria».
Il danneggiamento della corona d’alloro apposta davanti al monumento il 12 febbraio, ovvero il giorno dopo la distruzione di quella del Giorno del ricordo, si inserisce in una pervicace rifioritura negazionista sulle foibe e sull’esodo di 350.000 italiani, che trova terreno di coltura nelle frange più estreme e più ideologizzate, tanto marginali quanto rumorose.
«L’Amministrazione comunale – concludono Masci e Antonelli – ha disposto l’immediata sostituzione della corona con una nuova, a dimostrazione che i valori della libertà e della democrazia applicati alla conoscenza della storia e al rispetto delle persone, sono sempre preminenti sull’intolleranza e sulla stupidità di pochi e isolati elementi, che si spera possano essere presto identificati e puniti».