Cultura e eventi

A scuola di Resilienza in tempo di Covid per educare e rieducare i lavoratori di domani

Parte in Abruzzo Volont’Art, il progetto di Arte e Volontariato per studenti e detenuti

Pescara. Quando Ripartenza fa rima con Resilienza: con la riapertura di scuole e attività di fine aprile, partirà a maggio in Abruzzo il progetto Volont’Art, la risposta del Mediamuseum di Pescara all’esigenza di contrastare le problematiche di disagio giovanile acuite in modo esponenziale dalla Pandemia.
Volont’Art è il Progetto finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – che vede come capofila il Centro Didattica Teatrale del Mediamuseum in partenariato con l’APS culturale Ennio Flaiano e l’ADV Willclown Pescara – che prevede attività finalizzate alla promozione dell’empowerment individuale e collettivo, delle forme di cittadinanza attiva e delle pratiche di solidarietà sociale attraverso l’impiego di metodologie didattiche innovative basate sull’applicazione dei linguaggi Artistici di Teatro, Cinema e Clowneries.
Il Progetto interviene a sostegno di quelle fasce della popolazione più colpite dagli effetti della pandemia con azioni di prevenzione ed educazione per le giovani generazioni ed educazione permanente per gli adulti. Attività in cui mettere in campo creatività, collaborazione e problem solving immaginativo sviluppano la resilienza, alimentano l’apprezzamento della diversità – culturale e di genere – e della libertà di espressione, coltivando capacità di innovazione e pensiero critico.
Oltre 600 ore di laboratorio artistico per 20 classi degli Istituti Scolastici delle province di Chieti e Pescara e per un gruppo di 20 detenuti della casa circondariale di Chieti, con attività in presenza e in remoto nel rispetto della normativa Anti Covid: per le attività in presenza le scuole apriranno le aree all’aperto o potranno avvalersi degli ampi e sicuri spazi di lavoro del Mediamuseum, in momenti laboratoriali che rappresentano un importante ritorno all’incontro e all’aggregazione, alla condivisione, all’ascolto e al dialogo con l’altro.
L’iniziativa mobilita istituzioni educative, società civile, studenti, professionisti del mondo dell’Arte e volontari nello sviluppo di un sistema di educazione permanente che apporta un senso di speranza nel futuro, rompe l’isolamento, contribuisce allo sviluppo del sé, alla risoluzione dei conflitti interiori, sostiene il processo di rielaborazione di traumi, abusi e perdite:
promuove in sintesi il benessere socio-emotivo di tutti i soggetti partecipanti restituendo speranza per il futuro.
“Un progetto generoso, oltre che ambizioso, ma possibile e credibile perché ci crediamo e ci ha creduto la Regione, cui abbiamo ampiamente dimostrato – in anni di attività didattico-culturale del nostro centro e di prestigio internazionale con il Premio Flaiano – come la cultura possa essere non solo divulgatore di sapere ma anche potente attrattore e volano di possibilità di sviluppo per il territorio” – ha dichiarato Carla Tiboni, presidente del Mediamuseum. “Con Volont’Art poniamo l’accento sulla funzione educativa e rieducativa delle arti e sulla sensibilizzazione collettiva alla solidarietà, che in un momento come quello che stiamo vivendo può e deve essere sottesa ad ogni iniziativa. Perché la cultura è di tutti e obiettivo primario degli operatori culturali è una cultura inclusiva e fortemente educativa in senso civico, oltre che formativa, a partire dalle giovani età.”

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