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Pescara, buona la prima! Foggia affondato con un sonoro 5-1

Pescara. Inizia col botto il campionato del Pescara: infatti biancazzurri dilagano 5-1 con il neo promosso Foggia che festeggia nel peggiore dei modi il suo ritorno in serie B dopo circa 20 anni. Gara dai mille spunti non solo in campo ma anche per ciò che faceva da contorno: nelle due panchine Zeman e Stroppa hanno ritrovato le proprie ex squadre e prima dell’incontro è stato ricordato il compianto Franco Mancini che ha lasciato il segno in entrambe le piazze, anche se con ruoli diversi.
Forse il risultato non rispecchia il reale andamento della gara, di fatti i pugliesi per lunghi tratti della contesa hanno creato non poche difficoltà ai biancazzurri che sono stati però bravi a non perdere la testa e ad essere cinici e concreti chiudendo con un certo anticipo il match. Tra gli altri buone le prove di Pigliacelli e Pettinari, autore di una tripletta. Invece nel Foggia ha impressionato l’ex lancianese Chiricò, capace di fare reparto da solo.
Nel Pescara assenti Bovo, Fornasier e Zampano oltre a Memushaj, mentre nel Foggia out gli squalificati Vacca e Loiacono

La cronaca
Al 3’ grossa occasione per il Pescara con Capone che dalla linea di fondo sul versante mancino mette in mezzo per Pettinari che da ottima posizione non riesce ad agganciare. È il preludio al vantaggio del Pescara che arriva al 6’ con Proietti che approfitta di un errore difensivo dei pugliesi, mette in mezzo per Pettinari che a porta sguarnita appoggia in rete. Al 13’ ancora Pescara in avanti con Brugman che, dopo una buona combinazione con Perrotta, impegna Guarna in angolo. Al 16’ si fa sotto il Foggia con Fedato, ma è attento Pigliacelli. Poco dopo replica il Pescara con Del Sole che smista sulla destra per Coulibaly che manda a lato. Al 20’ doppia conclusione degli ospiti che trova pronto l’estremo biancazzurro. Al 23’ ancora Foggia pericoloso con Rubin che lambisce la traversa. Al 27’ Pescara vicino al raddoppio con Pettinari sul quale ribatte Guarina. Al 32’ Deli mette pericolosamente in mezzo, ma non trova compagni pronti per la deviazione vincente. Poco dopo Fedato da distanza ravvicinata si fa respingere la conclusione da Pigliaceli. Al 39’ su una ripartenza Capone con una conclusione a giro manda sopra l’incrocio. Al 44’ Deli dal limite manda di un soffio a lato. Al 47’ svarione di Coulibaly, ne approfitta Chiricò che dopo un rimpallo favorevole a fil di palo manda sul fondo.
Nella ripresa al 4’ cross di Fedato dalla sinistra, Perrotta si rifugia in angolo. 1’ dopo replica il Foggia con Agnelli che serve Chiricò, ribatte ottimamente Pigliacelli. Al 9’ ancora il numero 7 rossonero impegna severamente l’estremo biancazzurro. Ma all’11’ è ancora il Pescara ad andare in rete: scorribanda di Crescenzi sulla destra che salta un avversario, mette in metto per Pettinari che mette a segno la sua doppiette personale. Al 17’ Del Sole supera Rubin, la sua conclusione è ribattuta. È il preludio alla terza marcatura del Pescara che arriva poco dopo con un diagonale del neo entrato Benali che va prima sul palo e poi termina in rete. Al 28’ Pettinari in girata manda a lato. Reagisce il Foggia con Mazzeo la cui conclusione è deviata in angolo. Al 33’ Mancuso, appena entrato inm campo, con una mezza girata al volo insacca e cala il poker per il Pescara. Al 35’ Pettinari in area da posizione defilata la piazza sul palo opposto centrando la sua tripletta personale. Foggia ancora vivo: al 26’ Agazzi con una conclusione tesa manda sul fondo. Al 43’ il Foggia accorcia le distanze con Gerbo che sugli sviluppi di un angolo dalla distanza insaca all’agolino alla destra di Pigliaceli.

 

I commenti dei due tecnici
Zdenek Zeman (allenatore Pescara): “Io mi aspettavo una partita così contro una squadra che gioca bene a calcio, che ha dei riferimenti, che è pericolosa e che è un po’ troppo sbilanciata che è quello che succedeva a me un tempo. Per me il Foggia rimane una buona squadra, che è arrivata diverse volte in porta, noi no, abbiamo avuto un grande Pigliacelli e c’è differenza anche in questo. Del Foggia mi è piaciuta l’organizzazione della squadra con quasi tutti giocatori nuovi che imparano a giocare a calcio insieme in poco tempo, Stroppa ha la squadra dell’anno scorso e gli auguro che i nuovi possano dare al più presto i loro contributo in questo campionato di serie B. Per me il Foggia si salva facile perché ha un impianto di gioco, dei giocatori che sanno giocare e di solito le squadre che vengono dalla C hanno più entusiasmo, conosco l’ambiente di Foggia e so che hanno molti abbonati e penso che la prossima partita cambi. Per quanto riguarda la mia squadra, le mie idee non cambiano, abbiamo iniziati con dei giovani, magari davanti ad uno stadio pieno un po’ di emozione c’era, per il resto noi dobbiamo migliorare tanto specie nella fase difensiva dove siamo passivi e aspettiamo che ci vengano addosso e gli avversari trovano spazi liberi. In uscita? Il mercato chiude giovedì e non si sa che succede, con il mercato aperto non è difficile lavorare perché ci sono sempre giocatori che vanno e che vengono. Pettinari? Fino a quando fa i gol non gli si può dire niente, è un giocatore generoso, che lotta e deve ringraziare anche le difese avversarie, però non gli voglio levare i meriti, si vede che ha fame e che ha voglia. Il ricordo di Franco Mancini? Per me era un giocatore importante prima e poi un allenatore importante, noi nello spogliatoio parlavamo quasi ogni giorno, come Giovanni era un compagno, Giovanni era importante per una cosa e Mancini per l’altra”.
Giovanni Stroppa (Allenatore Foggia): “Nel secondo gol preso penso che non siano mancate le gambe ma la testa che è fondamentale anche quando sei sotto di due gol perché per come stava andando la partita e per quello che avevamo creato, sicuramente potevamo riaprirla e invece probabilmente non ci abbiamo creduto. Questa sicuramente è una mia responsabilità e mi dispiace per questo che è la cosa più importante: prendere cinque gol al passivo e non averne fatto uno, erchè l’ultimo gol di Gerbo, a partita ormai decisa, non lo conto, in questi casi, quando crei così tanto, devi fare gol. Mi dispiace, soprattutto per i primi due gol che ce li siamo fatti da soli, non ci si può permettere di sbagliare così tanto sotto porta, però ci siamo arrivati, mi prendo di positivo questo, ma cinque gol fanno male. Non posso parlare di fase difensiva perché c’è stato un passaggio sbagliato ed un errore di valutazione su un intervento sul secondo gol. La difesa può essere messa in difficoltà dagli avversari, il primo gol lo abbiamo preso da una costruzione dal basso nostra, abbiamo sbagliato il passaggio, la stessa cosa di Marassi. Oggi cercavo di mantenere lo stesso ritmo e nel primo tempo siamo andati diverse volte in difficoltà nelle ripartenze, abbiamo concesso un po’ troppo, dovevamo essere più bravi a mantenere il palleggio e a muovere la squadra avversaria in modo diverso. Però le opportunità le abbiamo creato, ma è chiaro che se non fai gol poi è difficile, poi dal secondo gol quello che mi ha dato fastidio è l’atteggiamento. Non bisogna mai abbassare la testa, bisogna continuare a lavorare perché c’erano più di 25 minuti a disposizione, c’erano tutte le possibilità per ribaltare o rimettere in sesto la partita. Chiricò? Se facesse gol sarebbe veramente un giocatore d’altra categoria, però l’importante è che ci arriva e che sta imparando a giocare con la squadra. Quello che mi fa piacere, oltre alle occasioni che si è creato, è quello che ha creato per i compagni. Quanto a Pettinari, penso che gli abbiamo passato la palla noi ma lui è stato molto bravo. Il ricordo di Franco Mancini? Era un ragazzo fuori dal comune perché non era il classico calciatore, amava la batteria, suonava, era veramente una persona splendida e spensierata, manca a tutti e soprattutto oggi”.

 

Tabellino
Pescara (4-3-3): Pigliaceli, Crescenzi, Coda, Perrotta, Mazzotta, Coulibaly (1’ st Palazzi), Proietti, Brugman, Del Sole (32’ st Mancuso), Pettinari, Capone (1’ st Benali) A disposizione: Fiorillo, Ganz, Valzania, Campagnaro, Carraio, Cappelluzzo, Baez Allenatore: Zeman
Foggia (4-3-3): Guarna, Gerbo, Martinelli, Empereur, Rubin, Agnelli (32’ st Beretta), Agazzi, Deli (19’ st Fedele), Chiricò, Mazzeo, Fedato (16’ st Floriano) A disposizione: Pelizzoli, Figliomeni, Tarolli, Coletti, Calderoni, Celli, Ramè Allenatore: Stroppa
Arbitro: Saia (sezione di Palermo)
Assistenti: Bresmes (Bergamo) e Tardino (sezione di Milano)
IV Uomo: Mei (sezione di Pesaro)
Marcatori: 6’ pt, 11’ st e 35’ st ri, 18’ st Benali, 33’ st Mancuso
Ammoniti: Perrotta, Brugman (P) Agazzi (F)
Espulsi: nessuno
Note: recupero 2’ pt 2’ st, angoli 4-7 per il Foggia, spettatori 12.672 per un incasso di 118.175 euro

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