Cronaca

Pescara verso la partecipazione e la responsabilità al meeting nazionale di volontariato Save the Children

Roma. Si è concluso domenica 22 maggio a Piazza San Francesco di Paola, dopo due anni di assenza causa covid, il meeting nazionale di volontariato connesso alle quattro giornate dal titolo “IMPOSSIBILE 2022” organizzate da Save the Children, l’associazione che da oltre cento anni si impegna nella protezione e promozione dei diritti dell’infanzia e adolescenza. Anche l’Abruzzo con alcuni rappresentanti del gruppo Save the Children Pescara ha partecipato al fitto programma che ha visto coinvolti esperti e volontari da ogni parte di Italia. Tanti gli interventi: il benvenuto di Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia, l’appello per la fine della retorica del ‘non si può fare’ di Daniela Fatarella, direttrice generale Save the Children Italia e le testimonianze delle diverse esperienze di volontariato; oltre ai volontari legali, compaigning, di supporto ai progetti territoriali e di servizio civile, un nuovo spazio è stato dedicato al recente progetto: “ Volontari per l’educazione”, iniziativa nata nel 2020 per fronteggiare la dispersione scolastica e la povertà educativa dei minori attraverso un programma di tutoraggio online che ha dimostrato la capacità del volontariato di trasformarsi e di sviluppare nuove opportunità e risorse anche con il digitale. Oltre 1000 i volontari che hanno aderito di cui soprattutto ragazzi e più di 700 i beneficiari. L’obiettivo è creare subito nuovi spazi di confronto e occasioni di dialogo per vincere le disuguaglianze che le guerre e la pandemia hanno generato e aggravato. Significativi gli interventi di Niccolò Gargaglia, leader Protezione e Inclusione Minori Migranti, che ha condiviso l’operazione di salvataggio di minori al confine tra Polonia e Ucraina e varie altre storie tra cui quella di un minorenne eritreo che dopo fughe e violenze tra Sudan, deserto del Sahara, Libia, arrivato in Italia teneva stretto a sé un sacchetto con all’interno la terra del suo Paese. “Non esistono crisi di serie A e di serie B. La protezione dei bambini deve essere sempre messa al primo posto in qualsiasi posto o operazione che decidiamo di condurre”. I vari interventi sono stati affiancati da workshop che hanno accresciuto il senso di unità, l’impegno e consapevolezza sull’essere volontari di Save the Children. Ciascuno nella giornata di domenica, con la guida della cooperativa EDI ONLUS è stato chiamato a costruire la propria scatola che raccontasse con parole e immagini il passato, il presente il futuro da volontario. Al momento dei saluti nel piazzale colorato dalle magliette rosse dei volontari, l’augurio di Federica Testorio, responsabile volontariato Save the Children in Italia. “Spero che alla fine di questi due giorni il sistema di relazioni che si sono create, di aspettative e visione ci permetta di andare avanti come un unico gruppo che lotta per i diritti dei minori del mondo. Vi lascio con una scommessa, di vederci tutti il prossimo anno”.

Chiara Di Michele

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