Cultura e eventi

D’Alessandro replica a Febbo sulla Sanità abruzzese

L’Aquila. “Il consigliere Mauro Febbo ha perso un’altra occasione per non apparire strumentale e propagandistico. Siamo poi davvero all’inimmaginabile quando accusa l’assessore Paolucci di non essere stato presente alla riunione del tavolo di Monitoraggio, cui non ha potuto partecipare per serie ragioni familiari che erano state comunicate in precedenza. Ci auguriamo che questo scivolone di pessimo gusto sia dovuto solo ad una cattiva informazione di Febbo”.

Così in una nota Camillo D’Alessandro, coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale, che aggiunge: “Ciò premesso, le sue affermazioni continuano ad essere prive di fondamento e frutto di una rappresentazione non veritiera della realtà. Non corrisponde assolutamente al vero che ci siano 100 milioni di euro di debito delle Asl al 31.12.2017, ed invece corrisponde al vero che l’obiettivo è stare pienamente dentro gli obiettivi del Programma Operativo cui la Regione deve attenersi.

Il consigliere Febbo nella sua foga polemica giunge al punto di attribuire all’attuale Giunta decisioni che risalgono alla Giunta Chiodi. Il contenzioso con la clinica “Villa Pini” risale alla Giunta di centrodestra, così come risale alla stessa Giunta la scelta di affidamento all’esterno della consulenza per la contabilità analitica delle Asl, che l’attuale governo regionale si è limitata a confermare, in considerazione dei risultati positivi che ha prodotto in altre situazioni.

Ma è evidente che siamo solo di fronte al tentativo, nell’approssimarsi della campagna elettorale, di gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica, cercando di offuscare i risultati positivi di questi primi 40 mesi di governo regionale anche in campo sanitario. Solo pochi giorni fa il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha festeggiato l’uscita dal commissariamento della sua Regione. Ebbene l’Abruzzo è stata la prima regione a conseguire questo risultato e ad approvare il Piano di Riqualificazione. Questo vuol dire aver restituito alla nostra regione lo scettro delle decisioni in campo sanitario, seppure nell’ambito di obiettivi nazionali che hanno valore per tutti, a partire dal potenziamento della medicina territoriale e dagli obiettivi di specializzazione ed eccellenza per i presidi ospedalieri, che non dobbiamo dimenticare se non vogliamo tornare alla condizione di prima e vogliamo garantire standard elevati ai nostri concittadini rispetto alla difesa del diritto alla salute.
Noi operiamo in questa direzione, avendo a cuore la salute degli abruzzesi e non le polemiche delle chiacchiere, come testimonia l’ulteriore miglioramento del punteggio LEA – giunto a quota 188 – che Febbo dovrebbe conoscere e invece finge di ignorare. Per gli abruzzesi vuol dire realtà molto concrete: il potenziamento della prevenzione oncologica; la riduzione dei tempi di intervento per i femori; il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro; la riduzione e il quasi dimezzamento del numero dei parti cesarei. Tutti obiettivi conseguiti sotto questa Giunta e che la Giunta Chiodi vedeva solo da lontano con il binocolo. E forse questo è il vero motivo di queste polemiche dal sapore elettoralistico”.

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