Cronaca

Pescara, parte la riqualificazione di piazza Alessandrini e del Mediamuseum

Presentato il progetto esecutivo, il via ai lavori nel mese di luglio

Pescara. Piazza Alessandrini e Mediamuseum al centro di un progetto di riqualificazione che unisce in un unico criterio la conservazione del profilo identitario e storico di quello spazio e una diversa funzionalità a scopo sociale e culturale che privilegerà verde ed elementi naturali come acqua e piante. L’intervento di riqualificazione dell’area su cui si affaccia l’edificio dell’ex tribunale (che fu realizzato agli inizi degli anni Cinquanta e che oggi ospita il Mediamuseum) – già oggetto in questi mesi di un’attenta valutazione da parte della Soprintendenza e quindi degli uffici tecnici dell’amministrazione – è stato presentato questa mattina durante un incontro a Palazzo di città cui hanno preso parte il sindaco Carlo Masci, gli assessori ai Lavori Pubblici e alla Cultura, Luigi Albore Mascia e Maria Rita Carota, la presidente dell’associazione Flaiano Carla Tiboni, oltre ai tecnici del Comune (Fabrizio Trisi e Valentina Pavone, quest’ultima in veste di Rup) e allo staff di professionisti che hanno lavorato al progetto definitivo esecutivo (Lanfranco Sabatini, Antongiulio Ciaramellano e Raffaele Castellucci, presente anche l’ingegner Fernando Di Domenica).

<I nostri numerosi interventi sulla città – ha esordito il sindaco Carlo Masci – sono tutti seguiti dalla Soprintendenza perché vogliamo che ci sia sempre una certificazione di qualità ambientale ma anche artistica e culturale. Sono molto contento perché questo progetto ha avuto un percorso non facile. La piazza e il Mediamuseum diventano quindi cuore pulsante della parte più antica di Pescara, con cui viene confermata una continuità non solo urbanistica>. Il progetto, che prevede un investimento da 2.090.000,00 milioni di euro, si fonda su due assi: la ristrutturazione urbanistica, in sostituzione dell’attuale situazione di degrado, che tenga conto delle trasformazioni avvenute a partire dal 1910 fino a oggi, che elimini la caoticità con cui è stato organizzato il verde e superi quella percezione di slegamento con gli altri edifici che fanno da scenario alla piazza;
il risanamento conservativo dell’edificio di tre piani in stile neoclassico (ex tribunale), che fu realizzato come Palazzo di Giustizia e che oggi accoglie il Mediamuseum; attualmente presenta cedimenti strutturali e un ammaloramento estetico che saranno finalmente superati grazie ai lavori sulle facciate che presenteranno una nuova immagine grazie alla manutenzione delle pareti verticali e alla tinteggiatura.

L’assessore Luigi Albore Mascia ha voluto mettere in evidenza <come l’idea è stata quella di procedere a un restyling in continuità con la storia della piazza e dell’edificio dell’ex tribunale; quest’ultimo negli anni ha manifestato qualche problema strutturale che abbiamo sempre monitorato ma che ora abbiamo l’occasione di superare venendo incontro, nel contempo, alle aspettative dei residenti che auspicavano il recupero della piazza che diventerà un vero e proprio gioiello. Di questo ringrazio tutto i professionisti che stanno lavorando e i tecnici degli uffici comunali, visto che Pescara a distinguersi come realtà virtuosa nell’utilizzo dei fondi messi a disposizione dal PNRR>.

Per l’assessore alla Cultura Maria Rita Carota <si apre un nuovo capitolo per il centro storico di Pescara, perché la riqualificazione della piazza e dell’ex tribunale promette di valorizzare ulteriormente l’offerta turistico-culturale della città; visti i siti che vi sono può essere infatti creato, come già è, un distretto turistico-culturale di grande rilievo. Con la rete del MUPE (Musei Pescara) stiamo lavorando in questa direzione. Un ruolo fondamentale spetterà all’associazione Flaiano che, tramite il Mediamuseum, potrà incrementare l’attrattività di quella zona>.
Nel dettaglio del nuovo disegno della piazza, verranno smantellate, eccezion fatta per il monumento tutte le opere esistenti (rimozione dei cordoli in pietra di travertino, della massicciata stradale e dei parcheggi; prendendo spunto da quella che fu la storica piazza XX Settembre, di forma circolare, verrà realizzato al centro un profilo ellittico circondato da ampie aiuole in calcestruzzo, muretti (con sedute) con altezze contrapposte che definiranno aiuole non piatte ma tridimensionali. Discorso particolare per il monumento ai Caduti, posto al centro al centro della futura ellisse, che sarà restaurato e riacquisterà visibilità e importanza. Infine, allo scopo di offrire un reale contributo microclimatico, si è scelto di mettere in opera una pavimentazione della piazza segmentale in calcestruzzo di impatto estetico e di reintrodurre (come in passato), l’elemento acqua con due fontane a raso, poste nei due fuochi dell’ellisse e con getti che raggiungeranno un altezza massima di 2,50 metri, site ai lati del momento di cui accentueranno la verticalità. Il beneficio sarà di comfort termico e, più in generale, di miglioramento del microclima, senza dimenticare la mitigazione del rumore del traffico. La parte a verde prevede la realizzazione di punti ombreggiati in estate grazie alla piantumazione di caducifoglie.

<E’un giorno importante – ha detto Carla Tiboni – perché la nuova piazza si apre verso una struttura culturale che ricordo è attiva dal 2004. La crescita del Mediamuseum sta procedendo di pari passo con quella della conoscenza sempre più diffusa della figura di Flaiano. Il Mediamuseum non vivrà soltanto una trasformazione strutturale ed estetica, ma anche al suo interno vi sarà una grande cambiamento attraverso il racconto della modernità. Innanzitutto sarà il primo museo italiano dedicato a uno sceneggiatore, ma conterrà, oltre a tutto il materiale flaianeo, anche l’”officina dei mestieri”, ossia tutte le arti e i lavori che sottendono alla cinematografia come la regia, la sceneggiatura, la scenegrafia e le luci. Noi siamo in contatto con Cinecittà, con l’Anica e con l’Istituto Luce proprio perché vogliono lavorare con noi e ci sollecitano perché, come sognava Edoardo Tiboni, oltre al museo possa nascere una scuola delle arti cinematografiche senza dover necessariamente andare fuori. Con la nascita recente della Film Commission forse le cose si stanno allineando e questo fa pensare che la strada sia stata tracciata. Ringrazio quindi l’amministrazione per questo intervento che credo rappresenti una forte spinta ad andare avanti>.

Il calendario dei lavori prevede che la gara per l’affidamento possa essere esperita entro il mese di giugno con apertura del cantiere nel mese di luglio; la conclusione dell’intervento (fissata in 180 giorni) al più tardi per marzo del 2024.

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