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Pedicini: “Presunto uso improprio di fondi Ue alla Regione Abruzzo”

Roma. L’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini nei giorni scorsi ha ricevuto delle segnalazioni su un presunto uso improprio di fondi Ue alla Regione Abruzzo, in particolare sulla mancata rendicontazione di varie decine di milioni di euro.

Dato che le Regioni sono tenute a stringenti obblighi di vigilanza in relazione ai progetti finanziati con fondi europei, l’eurodeputato ha chiesto immediate spiegazioni agli uffici competenti della Commissione Ue, presentando, inoltre, un’interrogazione prioritaria.

Venerdì scorso la Commissione europea ha inviato le prime risposte comunicando che “per quanto riguarda i documenti di chiusura della Regione Abruzzo, i programmi del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo (Fse) per il periodo 2007-2013 sono attualmente oggetto di esame al fine di procedere ai pagamenti finali. Per i programmi Fesr e Fse del periodo 2014-2020, i conti relativi al periodo contabile 1 luglio 2016 / 30 giugno 2017 saranno presentati entro il 15 febbraio 2018 e a seguito di ciò la Commissione procederà all’esame e all’accettazione degli stessi, nel caso in cui tutte le condizioni necessarie siano soddisfatte”.

La Commissione ha poi aggiunto che “a seguito delle attività di controllo che ha effettuato (finora), non si sono verificati casi di uso improprio dei fondi strutturali europei nella Regione Abruzzo”.

Ora, dopo queste prime parziali spiegazioni, che saranno completate dopo l’esito degli esami finali che gli uffici Ue effettueranno a breve, nelle prossime settimane la Commissione dovrà rispondere, in modo più preciso e dettagliato, all’interrogazione prioritaria presentata da Pedicini.

In particolare, l’organismo esecutivo di Bruxelles dovrà rispondere a tre interrogativi: se i controlli finora effettuati, hanno fatto riscontrare usi impropri dei fondi europei elargiti alla Regione Abruzzo; se sono in corso procedure amministrative tra la Commissione europea e la Regione Abruzzo per la restituzione di fondi Ue e con quali tempistiche; se vi sono fondi della scorsa programmazione e/o di quella attuale soggetti a controllo di rendicontazione o per i quali la Regione Abruzzo ritarda i dovuti adempimenti.

“Ci auguriamo – ha commentato Pedicini – che l’esito delle verifiche della Commissione europea e la risposta all’interrogazione vengano rese note prima delle elezioni politiche del 4 marzo. Sarebbe importante che tutto fosse chiaro entro quella data per far sì che gli abruzzesi possano giudicare pienamente l’operato dell’attuale governatore dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso che, com’è noto, si è candidato nel collegio unico regionale per il Senato come capolista del Pd”.

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