Politica

Chieti, la visita di Sara Marcozzi all’Istituto Comprensivo 1: “Eccellenze del territorio che danno lustro a tutta la città”

Chieti. Questa mattina il Consigliere regionale di Forza Italia Sara Marcozzi ha visitato le strutture dell’Istituto Comprensivo 1 di Chieti “Cesarii”, “De Lollis” e “Chiarini”: “È stata una visita piacevole e molto proficua – commenta Marcozzi –, e per questo ringrazio la Dirigente Scolastica Simona Di Salvatore, con la quale ho potuto confrontarmi sul presente e sul futuro delle scuole, e tutto il personale per la gentilezza e la disponibilità. Ho avuto modo di toccare con mano una delle eccellenze del nostro territorio, che negli anni ha avuto una crescita costante. Grazie allo sviluppo di progetti come la “Scuola Senza Zaino”, promossa dalla scuola dell’infanzia fino alla Secondaria di 1° Grado, si persegue la crescita degli alunni a 360 gradi, con una visione innovativa e più in sintonia con le esigenze del nostro tempo, con agorà per un confronto costante. A questo si aggiungono i laboratori, uno spazio irrinunciabile soprattutto nella scuola “De Lollis”, in cui gli alunni vengono seguiti da personale qualificato che promuove una didattica capace di mettere i ragazzi al centro dell’attenzione e di valorizzarne i talenti al meglio. Se penso a quante cose sono cambiate in meglio in tutti questi anni alle “De Lollis”, rispetto a quando le ho frequentate nel mio percorso scolastico, non posso che essere felice e orgogliosa”.

“Si tratta di attività – prosegue – che creano un ritorno d’immagine positivo non solo per l’istituzione scolastica, ma per la stessa città di Chieti, generando un circolo virtuoso da cui tutti ne escono rafforzati. Per questo mi batto e continuerò a battermi affinché i servizi in capo alla pubblica amministrazione funzionino alla perfezione, a cominciare dal servizio mensa, a oggi non ancora erogato. A questo si aggiunge il problema degli spazi per l’Istituto Comprensivo 2, un’altra difficoltà generata dall’inerzia a cui questa Amministrazione comunale ci ha tristemente abituati. È evidente che la soluzione da trovare debba contemperare sia l’interesse a preservare gli spazi funzionali a queste attività d’eccellenza, sia il sacrosanto diritto degli alunni ad avere uno spazio adeguato. Serve però che il Comune faccia la propria parte dopo tanti mesi di immobilismo”.

“Dobbiamo favorire la crescita di un metodo di collaborazione reale per valorizzare ciò che già funziona, supportare chi un supporto non ce l’ha, e rendere il sistema sempre più attrattivo per alunni e genitori, dando lustro al nostro territorio e alle tante competenze che abbiamo in ogni scuola”, conclude.

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