Cronaca

Nel Giorno della Memoria, da Pescara un appello per la pace

Si è tenuta la conferenza “SHOAH – Memoria 2024: il passato è tra noi”

Pescara. Partecipatissima, con la presenza delle autorità militari civili e religiose e di una vasta rappresentanza delle scuole superiori di Pescara, la seconda giornata degli eventi promossi dal Comune di Pescara in occasione della giornata della Memoria¸ ricorrenza internazionale che il 27 gennaio in tutto il mondo è dedicata alla commemorazione di chi pagò con la vita la degenerazione nazista culminata nello sterminio di 6 milioni di ebrei. Gli appuntamenti in programma sono stati anticipati al 25 e 26 gennaio per via della coincidenza col sabato 27 gennaio con il sabato ebraico (Shabbàt). Gremita la Sala consiliare di Palazzo di città per la conferenza dal titolo “SHOAH – Memoria 2024: il passato è tra noi”, moderata da Federico Gentilini, coordinatore dell’Amicizia Ebraico-Cristiana d’Abruzzo. Ai messaggi istituzionali e di saluto (portati dal sindaco Carlo Masci, dal presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli e dal Prefetto di Pescara Flavio Ferdani), sono seguiti gli interventi, tra gli altri, di Alon Bar, ambasciatore di Israele in Italia, e di Bruno Gazzo, Presidente della Federazione delle associazioni Italia-Israele, entrambi collegati in streaming. In veste di relatrici, hanno parlato Lisa Palmieri-Billig, rappresentante dell’American Jewish Committee e presso la Santa Sede, giornalista vaticanista e cittadina onoraria di Pescara, e Amy K. Rosenthal, storica e giornalista per il Times of Istrael, consigliere del Guarini Institute of Pubblic affairs – John CABOT University di Roma.

<Per Pescara il Giorno della Memoria – ha detto il sindaco Carlo Masci – non è un giorno normale e neppure un giorno qualsiasi, ma quello che ci richiama a un impegno quotidiano, a non rassegnarci ai rigurgiti della barbarie neppure sotto forma di violenza verbale e dialettica. La nostra presenza nel tempio della democrazia, che è la Sala consiliare del Comune, è la testimonianza viva che nulla giustifica il passato e niente deve addomesticare e piegare il presente. Negli Anni ’30 e ‘40 furono in tanti a voltarsi dall’altra parte, a non voler vedere e a non voler sapere cosa stava accadendo e perché. Dopo la guerra ci fu chi scelse di non voler ricordare e chi preferì semplicemente voltare pagina, come se la Shoah fosse stata un mero accidente della storia, come tanti prima e dopo di allora, rinnegandone l’unicità e il monito a non precipitare mai più nel baratro dell’indifferenza, della sottovalutazione e della minimizzazione dell’antisemitismo. Non dobbiamo permetterlo. E nessuno di noi se lo può permettere>.

<Si tratta di un momento storico attraversato da guerre e da rigurgiti di violenza – ha affermato il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli – che ci impongono attenzione, vigilanza e coerenza alla luce di ciò che sta accadendo per via del conflitto israelo-palestinese che sta producendo migliaia di vittime. Per queste stesse ragioni dobbiamo ancor di più oggi impegnarci, rivolgendoci in particolare ai giovani. Le nuove generazioni dovranno essere i testimonial della pace nel futuro del pianeta. Da Pescara lanciamo quindi un accorato appello per la pace>.

Nella corso della mattinata il prefetto di Pescara Flavio Ferdani ha consegnato, una medaglia d’onore ai familiari di un cittadino italiano, Nicola Scarinci, costretto al lavoro coatto nei campi nazisti dopo l’8 settembre 1943. Un momento di grande commozione.
<Per decenni abbiamo pensato – ha detto Lisa Billig nel suo intervento – che mai avremmo potuto temere il ripresentarsi di un ritorno di antisemitismo così violento come quello cui stiamo assistendo oggi. Io credo che quella di Hamas sia una guerra di propaganda e l’appello che voglio lanciare qui da Pescara, città cui sono grata e che mi ha onorato con la cittadinanza onoraria, è quello di valutare con attenzione le informazioni che giungono dal Medio Oriente, per evitare giudizi affrettati e non rispondenti alla verità dei fatti. L’aggressione messa in atto da questa organizzazione islamica non è solo rivolta a Israele ma a tutto il mondo occidentale>.

< Sono molto preoccupata – ha detto Amy K. Rosenthal – per le sorti delle nostre democrazie quando ascolto sprigionarsi la retorica dell’odio contro Israele nelle marce a favore dei palestinesi, confondendo la legittimità della creazione di uno Stato palestinese con le vili azioni di un’organizzazione terroristica assassina come Hamas. Hamas odia la democrazia, non cerca il benessere e la prosperità del suo popolo ma è disposto a sacrificarlo senza alcuna pietà in nome del suo obiettivo esistenziale: distruggere Israele e gli ebrei. E la storia ci ha già insegnato che quando il mondo è indifferente alla uccisione degli ebrei la catastrofe prima o poi coinvolgerà tutti>.

A mezzogiorno una corona d’alloro è stata deposta dal sindaco di Pescara Carlo Masci e dal presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli ai piedi della lapide posta sulla facciata principale del Palazzo di città in memoria della Shoah.

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