Cultura e eventi

Teodoro su ripascimento a Pescara sud

Pescara. “Le operazioni svolte sull’arenile di Pescara Porta Nuova nascono per restituire la fruibilità della spiaggia in un posto storicamente colpito dal fenomeno dell’erosione. Le procedure messe in campo sono le più sostenibili, sia perché da sempre compiute, sia perché avvengono dal mare, senza tradurre la sabbia da altri luoghi”.

“Un’esigenza condivisa, dai tempi richiesti dalla procedura e soprattutto non decisi dal Comune, ma stabiliti dagli organismi sanitari, a cui ci siamo attenuti scrupolosamente, pur di restituire sabbia ad un litorale che non ne aveva e farlo in sicurezza e con tutti gli accorgimenti del caso.

Invece prima abbiamo assistito alla “denuncia” di qualcuno che ha scattato fotografie pubblicate e le ha diffuse a mezzo stampa sul cantiere del ripascimento che si riferiscono a un momento in cui i lavori non erano ancora stati avviati, ma l’area di cantiere era già stata realizzata per consentirli. Oggi ci troviamo di fronte a proteste per un lavoro che è stato compiuto a vantaggio della città e degli operatori che gestiscono l’arenile.

Sulla sicurezza siamo scrupolosissimi. Le operazioni, infatti, dovevano iniziare nella serata di domenica, quindi se è vero che qualcuno ha violato la recinzione, è anche vero che la ditta ha subito provveduto a ripristinarla, in modo che l’area fosse in sicurezza. Ci meraviglia, e molto, che il fotografo in questione, invece di scattare e fare dossier, non abbia esortato chi era nel perimetro ad uscire, come qualunque cittadino che si richiama al senso civico e preoccupato davvero per l’incolumità altrui avrebbe fatto.

A tale proposito va sottolineato che l’area è stata predisposta come previsto dal piano di sicurezza e coordinamento che accompagna ai lavori e che non è certo improvvisato, con una rete alta 1,5 m che delimita lo spazio di azione, fino a raggiungere i pennelli che delimitano la vasca. L’impresa ogni giorno controlla che tale recinzione sia integra e non venga manomessa. Nella giornata di lunedì ha rinvenuto un taglio della rete che è stato prontamente ripristinato.

In merito alle affermazioni non corrispondenti al vero circa la contaminazione dell’arenile, poi, va detto che i prelievi e le conseguenti analisi delle sabbie sono state eseguiti dall’Arta, che ha rilasciato un parere favorevole alle operazioni e poi li ha trasmessi alla Asl, che ha anch’essa dato parere favorevole e, come accade da sempre, ha prescritto un periodo in cui il sedimento deve stare a contatto con l’aria per più di tre giorni, in modo da poter essere idoneo completamente all’uso richiesto.

L’allarmismo è ingiustificato perché le procedure sono le stesse di quando in passato, scrupolosamente eseguite, al di là di chi invece ritiene di mettere in cattiva luce l’operato dell’Amministrazione e, cosa che ci preme in modo particolare, si tratta in ogni caso di procedure concordate con la Asl che è sì l’organismo tecnico e autorevole, a tutela della salute pubblica, almeno per quanto ci riguarda”.

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