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Il Cosenza supera 3-1 il Siena nella finale play off e conquista la serie B

Pescara. Il Cosenza supera il Siena 3-1 nella finalissima dei Play Off di Serie C di Pescara e guadagna la promozione in serie B andando a fare compagnia a Lecce, Padova e Livorno.
Vittoria frutto di una grande intensità di gioco al cospetto di un Siena che non ha affatto demeritato costruendo alcune palle gol, ma il portiere più impegnato è stato sicuramente Pane. Le palle gol non sono state numerosissime, ma la gara è stata comunque godibile con un buon ritmo da parte di ambo le squadre. Tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo doppio vantaggio dei calabresi con Bruccini e Tutino, i toscani accorciano le distanze con un rigore di Marotta, nel finale la squadra di Braglia chiude definitivamente i conti con Baclet. Buona cornice di pubblico allo Stadio Adriatico-Cornacchia, più di 10 mila gli spettatori sugli spali con stradominanza di supporters calabresi che hanno letteralmente spinto i loro beniamini verso la salita in serie cadetta ed hanno festeggiato a lungo tutti insieme nel post partita. I rossoblu tornano in serie B dopo 16 anni.
Siena decimato: infatti Mignani deve fare a meno degli squalificati Bulevardi, Rondanini, Gerli, Santini e Iapichino, oltre che dell’infortunato Cruciani, guai muscolari per Guberti e Cristiani, che sono partiti dalla panchina. Invece nel Cosenza indisponibile Pascali ma torna Dermaku, recuperano anche Camigliano e Palmiero.

La cronaca
Parte bene il Siena che al 6’ ci prova con una conclusione da fuori di Neglia che termina sul fondo. Replica il Cosenza al 23’ con una progressione di D’Orazio che impegna Pane che ribatte. Al 25’ Palmiero raccoglie un suggerimento dalla destra, blocca l’estremo toscano. Al 35’ il Cosenza passa in vantaggio: Tutino approfitta di un disimpegno sbagliato di Sbraga, mette in mezzo per Bruccini che appoggia in rete. Calabresi ancora in avanti: al 44’ Okereke appoggia per Mungo che lambisce il palo.
Nella ripresa al 2’ il raddoppio del Cosenza: dopo un calcio di punizione battuto da Neglia, ripartenza guidata da Tutino che si fa più di metà campo e batte Pane. Al 10’ il Siena reclama un penalty per un presunto atterramento in area su Marotta. Al 21’ dopo una serie di rimpalli Mungo spara alto. Al 24’ un tirocross di Corsi è bloccato da Pane. Al 27’ rigore per il Siena per un fallo in area di Dermaku su Marotta. Il penalty è battuto e trasformato dallo stesso Marotta. Al 31’ Braccini in mezzo per Tutino, si salva sulla linea di porta la retroguardia del Siena. Al 37’ sugli sviluppi di un corner Mahrous di testa manda di poco alto, ma il gioco è stato fermato per un intervento irregolare. Al 41’ il tris dei calabresi con un angolo battuto da Palmiero, il subentrato Baclet in area di prima intenzione insacca all’angolino alla destra di Pane.

I commenti dei due allenatori:
Michele Mignani (allenatore Siena): “Pensavamo di potercela fare, quindi c’è tanto dispiacere, è inutile parlare della squadra. Mi dispiace per la società, per i ragazzi, per la nostra gente, per il nostro pubblico che è venuto ad incitarci. Per quanto riguarda la partita eravamo incerottati, non eravamo al completo, ma sono orgoglioso dei ragazzi, hanno buttato anche oggi il cuore oltre l’ostacolo. Nonostante siano stati commessi degli errori credo che siamo rimasti in partita fino alla fine, poi il 3-1 ha chiuso la partita, erano gol evitabili, però ci stanno gli errori, qualcosina forse potevamo farla meglio ma i ragazzi sono stati eccezionali. Finisce un’annata meravigliosa perché nessuno si aspettava che il Siena sarebbe arrivato a questo livello, per me è il secondo anno in Lega Pro, credo che la squadra abbia espresso un buon calcio in tutto il campionato e che la mia squadra abbia meritato questa finale. Secondo me abbiamo fatto molto bene i primi 15/20 minuti, poi abbiamo perso un pochino il filo logico, abbiamo smesso di giocare e regalato qualche pallone, abbiamo preso un gol evitabile, poi il secondo tempo lo avevamo preparato per cercare di essere aggressivi, dopo il 2-0 ci ha messi in ulteriore difficoltà. Ringrazio Guberti e D’Ambrosio che non stavano bene e mi hanno dato la disponibilità di giocare, abbiamo cambiato qualcosina e siamo tornati ad essere pericolosi, abbiamo ripreso il nostro filo logico, ma il 3-1 ha chiuso la partita. Stasera era la partita dove probabilmente vinceva chi commetteva meno errori, ne abbiamo commessi alcuni e li abbiamo pagati cari, il Cosenza ha avuto delle occasioni che non ha concretizzato quindi potenzialmente la partita si poteva chiudere prima. Porterò nel cuore questa annata, questi giocatoriche hanno dato tutto quello che avevano, oggi hanno giocato ragazzi che sono stati impiegati meno di altri anni e hanno dato tutto quello che potevano avere. Forse la partita potevamo interpretarla meglio in alcune situazioni, non era facile, nonostante ciò ci abbiamo creduto, a 5 minuti dalla fine eravamo 2-1 e un episodio poteva rimetterci in piedi. Sicuramente bisogna ripartite, ringrazio sempre la società che l’anno scorso ha scelto me, nulla è scontato, per cui sarà dura soprattutto i primi giorni, la delusione è tanta ma dimenticheremo questa serata e andiamo avanti”.
Piero Braglia (allenatore Cosenza): “Quello che abbiamo fatto noi penso sia stato il crederci, nello stare insieme, ne abbiamo passate diverse perché c’è stato un periodo in cui andavamo male e onestamente non eravamo proprio così tranquilli. I ragazzi si sono uniti nel lavorare e poi è successo quello che è successo, siamo diventati una squadra forte e che ha meritato di passare in B perché ha fatto nove partite di Play Off, per cui i ragazzi sono stati fantastici. Tranne che a Bolzano, dove abbiamo perso ma non lo meritavamo, stasera delle partite disputate forse era quella dove eravamo stanchi fisicamente, di testa, però abbiamo dei giocatori che nel momento giusto sanno trovare il guizzo con la classe che hanno. Perciò se lo meritano perché meritano tutto quello che gli è venuto fuori. A me fa piacere per la città onestamente perché i tifosi hanno dimostrato di voler bene a questa squadra, quello che non riesco a capire è perché prima c’era il disamore, poi hanno visto che questa squadra ci credeva e sono tornati allo stadio. Dire che sono stati fantastici è dire poco perché spostare 10 mila persone ed avere allo stadio 20 mila persone in C è una cosa che accade a poche squadre. Tutino? Penso che debba ancora crescere, è un giocatore forte, però deve migliorare ancora sotto tanti aspetti ma è un giocatore che prima o poi arriverà a fare la serie A. Il mio futuro? Sono contento di quello che ho fatto a Cosenza, sono contento di aver visto una città in festa e il resto lo vediamo”.

 

Tabellino
Robur Siena (3-5-2): Pane, Panariello, Emmausso (22’ st Guberti), Marotta, Mahrous (45’ st Dossena), Cleur, Neglia, Damian (45’ st Solini), Brumat (7’ st Guerri), Vassallo, Sbraga A disposizione: Rossi, D’Ambrosio, Crisanto, Cristiani, Nassi, Biancalani, Fontana Allenatore: Mignani
Cosenza (4-3-1-2): Saracco, Corsi (45’ st Boniotti), Idda (7’ st Lo viso), Palmiero, Mungo (26’ st Calamai), Okereke (25’ st Baclet), Bruccini, Tutino (40’ st Perez), D’Orazio, Dermaku, Casigliano A disposizione: Zommers, Quintiero, Ramos, Pasqualoni, Boniotti, Trovato, T. Braglia Allenatore: P. Braglia
Arbitro: Massimi
Assistenti: Affatato e Rossi
IV Uomo: Sozza
Marcatori: 35’ pt Bruccini, 2’ st Tutino, 28’ st Marotta (rig.), 41’ st Baclet
Ammoniti: Marotta, Mahrous (S) Baclet (C)
Espulsi: nessuno
Note: recupero 2’ pt 4’ st, angoli 5-2 per il Cosenza

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