Cultura e eventi

Foschi (Associazione ‘Pescara – Mi piace’) su seduta Commissione per dormitorio dei portici di via Carducci

Pescara. “I dipendenti di Attiva non possono bonificare i bivacchi sotto i portici di via Carducci perché vengono minacciati di aggressione dai clochard. E l’unica cosa che possono fare gli agenti della Polizia municipale è quella di stazionare a ridosso dei bivacchi per indurre quei senzatetto a spostarsi altrove, ovvero a traslocare per qualche ora i loro accampamenti, in attesa della sera quando si ritorna sotto quei portici. È questo il quadro assurdo e desolante emerso stamane durante la Commissione Vigilanza e Controllo convocata sul ‘dormitorio’ dei clochard sotto i portici di via Carducci e, più in generale, di piazza Salotto, i giardinetti di piazza Primo Maggio o via Nicola Fabrizi. Ovvero il quadro di una città ormai fuori controllo sotto il profilo del decoro urbano o, peggio, della sicurezza, una città che ha le armi spuntate grazie alla politica di assenza di investimenti da parte dell’amministrazione Alessandrini, sempre più convinta che basti spendere 130mila euro in una notte di concertini per rendere felici i pescaresi e far dimenticare i problemi. Un’amministrazione, fra l’altro, che oggi ha disertato in blocco la seduta della Commissione, dal sindaco Alessandrini all’assessore alla Polizia municipale Teodoro al delegato al Commercio Cuzzi e all’Ambiente Marchegiani, sino al Comandante stesso della Municipale Maggitti che ha delegato il maggiore Agostinone, segno del disinteresse tangibile verso le problematiche della città. A questo punto l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ trasmetterà un esposto formale al Prefetto di Pescara affinchè si faccia carico di un problema tanto grave al fine di coordinare l’intervento delle altre Forze dell’Ordine a fronte dell’inadempienza del sindaco e della sua giunta”. Lo ha detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che nei giorni scorsi, interessato dai commercianti e dai residenti del centro, ha fotografato la condizione di degrado esistente ormai sotto i portici di via Carducci, trasformati in dormitorio da oltre una quarantina di clochard, accampati ogni notte con coperte e giacigli di fortuna, davanti a portoni e negozi, tutti in fila, uno dietro l’altro, “un bivacco che si ripete pur in presenza di un’ordinanza sindacale chiara che lo vieta e che, teoricamente, dovrebbe rappresentare l’arma per l’intervento della Polizia municipale, e invece nulla”. Per questa ragione lo stesso Foschi ha chiesto la convocazione di una seduta ad hoc sulla problematica alla Commissione Vigilanza e Controllo, alla quale stamane ha preso parte una delegazione di commercianti e imprenditori del centro cittadino, oltre al direttore della Attiva Massimo Del Bianco.
“La situazione emersa in Commissione è a dir poco drammatica – ha sottolineato Foschi -. Ai consiglieri comunali, specie quelli di maggioranza che mostravano un evidente scetticismo in merito alla denuncia, ho riportato tutto il disagio che vive ogni giorno chi abita o lavora in centro, dove, negli ultimi giorni, il degrado si è ulteriormente aggravato. Ora il bivacco c’è sia nelle ore notturne che in quelle diurne, visto che i clochard si svegliano solo intorno alle 10.30-11, restando sino a quell’ora con le proprie coperte e cartoni dinanzi alle vetrine dei negozi, ostacolando addirittura il passaggio dei pedoni. E, una volta in piedi, prima di raccogliere le proprie cose e di spostarsi, non si fanno scrupolo di espletare i propri bisogni dinanzi alle stesse vetrine dei portici, com’è accaduto stamane con un commerciante costretto ad armarsi di interi barattoli di varichina per tentare di contrastare il puzzo del rivolo di urina che si è ritrovato dinanzi al proprio negozio, episodio peraltro regolarmente ripreso e fotografato dagli stessi commercianti. Ebbene, alla richiesta disperata degli stessi operatori economici della città di intervenire su una tale situazione che ha reso Pescara una città invivibile, la risposta dell’amministrazione Alessandrini è stata desolante e sconcertante: il Direttore di Attiva Del Bianco ha detto senza mezzi termini che ormai quei bivacchi sono ovunque in città, anche sulle spiagge libere, dove i clochard occupano anche i casotti del Comune. E quando al mattino i loro operatori arrivano sugli arenili con i trattori per pulire, devono addirittura aspettare che i senzatetto si sveglino e si spostino autonomamente, altrimenti vengono minacciati di aggressione. Peggio ancora la situazione per la Polizia municipale: il maggiore Agostinone ha detto chiaramente che il personale attualmente in servizio annaspa e non ce la fa più a fronteggiare le mille emergenze quotidiane. La giunta Alessandrini aveva promesso un rinforzo estivo dallo scorso primo luglio di almeno 30 vigili urbani stagionali che però è ormai saltato, e tra ferie, malattie e pensionamenti, l’estate 2018 si sta rivelando un incubo. Non solo: con le attuali normative, quei bivacchi oggi sono inamovibili. Ovvero: l’unica arma che hanno gli agenti della Municipale per tentare di arginare il fenomeno è quello di stazionare fisicamente a ridosso degli accampamenti al fine di dare fastidio con la propria presenza e indurre i clochard a levare le tende. Magra consolazione però, perché, quegli stessi accampamenti vengono solo spostati da una strada all’altra, rendendo la battaglia del tutto inutile. Quindi, pur in presenza di una specifica ordinanza antibivacco, quei clochard ce li dobbiamo tenere. Ma se tale risposta ha semplicemente lasciato di stucco i cittadini – ha proseguito Foschi – è chiaro che noi non possiamo cedere alla resa alzando bandiera bianca, e per tale ragione l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ inoltrerà un esposto formale al Prefetto di Pescara per chiedere la convocazione di un Tavolo urgente del Comitato interforze controllo e Sicurezza per prendere in mano la gestione di quella che è una vera emergenza sociale e di ordine pubblico. Se la Polizia municipale da sola non ce la fa, se l’A-team costituito dall’assessore Teodoro è diventata un’arma spuntata, se il sindaco Alessandrini fa spallucce e ha deciso di ignorare quella bomba sociale, è dovere del Prefetto affrontare la problematica coinvolgendo, evidentemente, le altre Forze dell’Ordine. Sorprende che a questa nostra richiesta, i consiglieri del Pd ci abbiano accusati di ‘fare campagna elettorale’, imputando addirittura l’emergenza sociale a una presunta assenza di fondi in cassa che quindi impedirebbe loro di affrontare a dovere quel degrado. Peccato che quella stessa presunta carenza di fondi non abbia invece impedito al sindaco Alessandrini di spendere 130mila euro per una sola notte bianca e due concertini, pagati, ovviamente, dai pescaresi che al mattino devono lavarsi da soli l’urina dei clochard”.

Related posts

Halloween a Pescara Vecchia

admin

“Italia ante Covid” a Castel del Monte

redazione

“Poetesse in Musica”, l’ultimo disco di Franco Tinto

redazione

Lascia un Commento

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. OK Continua a leggere

Privacy & Cookies Policy