Politica

Pescara, torna la Lirica: al Teatro Massimo La Traviata

Pescara. L’appuntamento è per venerdì 5 maggio al Teatro Massimo di Pescara a partire dalle ore 21 con il gran ritorno della lirica a Pescara, di scena l’opera La Traviata di Giuseppe Verdi, secondo il libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal romanzo La Signora dalle camelie di Alexandre Dumas (figlio). Sul podio il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli che darà al capolavoro verdiano una lettura pulsante e vitale e la firma del grande regista italiano Alberto Paloscia, affiancato dall’Aiuto regista Matteo Anselmi , Direttore di scena sarà Franco Prunotto. Oggi la conferenza di presentazione con dall’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo, Angelica Frassetto Presidente Società Culturale Artisti Lirici Torinese “Francesco Tamagno”, motore dello spettacolo, il consigliere Tonino Natarelli il regista Alberto Paloscia e il Maestro Jacopo Sipari.

“Ringrazio i produttori e registi dello spettacolo e il consigliere Natarelli che è stato motore del ritorno della lirica a Pescara – così l’assessore Giovanni Di Iacovo – La nostra città ha diversi appetiti culturali, la lirica di alto profilo ha un significato importante nella nostra programmazione e deve tornare a rappresentare temi e contenuti in cui la nostra cultura si riconosca. Questa proposta negli anni è un po’ calata, perciò abbiamo voluto sostenere questo tentativo che spero possa essere anche un viatico perché l’opera possa entrare nel linguaggio culturale della città, per un ritorno a pieno titolo con una compagnia storica che propone il lavoro a Pescara”.

“L’opera è sia importante anche per il benessere sociale che questa tradizione storica italiana porta a chi ne è spettatore – aggiunge il consigliere Tonino Natarelli, presidente della Commissione Politiche Sociali – Per attirare l’attenzione domani, mercoledì 3 maggio, alle 18,30 fra Corso Umberto e via Fabrizi si terrà un flash mob. E’ una grande occasione per Pescara, per ricominciare a diffondere l’Opera e iniziare qui un discorso che sarà più difficile perché il grande pubblico non è ancora più tanto, ma che ha proseliti perché c’è chi va fuori a seguire la lirica. Abbiamo affidato al Maestro Paloscia questo compito, un nome che è garanzia per la buona riuscita dello spettacolo, abbiamo poi un direttore abruzzese noto e stimato, origini importantissime per valorizzare le risorse locali senza che siamo costretti ad andare fuori dall’Abruzzo a cercare nuovi inizi”.

“Volevo ringraziare l’Amministrazione per questa operazione che non sarebbe nata senza questa disponibilità – così il regista Alberto Paloscia – Alcune mie radici mi legano all’Abruzzo e sono veramente orgoglioso e lieto di aver portato qui la Traviata, che nasce da un’idea concepita con Sergio Licurzi, in arte Giuseppe Costanzo, che purtroppo non c’è più da dicembre e al quale questo esordio è dedicato. Abbiamo voluto puntare su un’opera di grande repertorio per il ritorno della lirica in città: un grande titolo verdiano, il più prodotto al mondo. Abbiamo voluto dare un taglio all’antica, con un lavoro importante sulla drammaturgia e sui personaggi, perché la Traviata è un’opera che punta sul realismo e sui personaggi, e su una donna condannata dalla società in cui vive a una crescente solitudine e disperazione. Sono onorato di lavorare per la prima volta con il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, conosciuto a Torre del Lago del quale ho apprezzato l’energia positiva e il talento, è un grande trascinatore di orchestre, con una giovane ma grandissima esperienza direzionale. Abbiamo lavorato con giovani voci, emergenti e non, aprendo le porte agli artisti del territorio, l’orchestra proviene per lo più dal Marrucino e per gli altri luoghi sono tutti cantanti abruzzesi da Pescara e Chieti. E’ giusto che nella città di d’Annunzio la lirica viva un ritorno in grande stile”.

“Ho accettato questa operazione con grande determinazione, perché ci fosse un ritorno della lirica in una città come Pescara – così Angelica Frassetto, Presidente Società Culturale Artisti Lirici Torinese “Francesco Tamagno”, – Sarà fondamentale capire se c’è un riscontro del pubblico in grado di coprire i costi dell’opera lirica che sono sempre onerosi, ma confidiamo che l’attenzione cresca e si affermi. La nostra società è nata 25 anni fa per aiutare i giovani ad emergere, fino ad oggi è andata bene, con grandi difficoltà e sforzi anche per via dei tagli sulla cultura che sono stati enormi, ma mi auguro che si possa instaurare un discorso nuovo che ci consenta di giocare qui nuove opportunità in forma continuativa. La Traviata è il nuovo inizio ma il 26 agosto eseguiremo il Barbiere di Siviglia al Teatro d’Annunzio, un ritorno o, come speriamo, il secondo passo di un nuovo circuito”.

“Facciamo la Traviata che è l’opera che per tutti gli italiani e i cittadini del mondo rappresenta più ogni altra cosa la Lirica – così il Maestro Jacopo Sipari – Sintetizza il progetto e la volontà di dimostrare che nel 2017 a parlare di opera e di lirica sono i giovani: qui a Pescara si porta una traviata fatta da ragazzi che sono in carriera e professionisti e se vogliamo salvare il teatro dobbiamo far capire che l’opera potrebbe essere il futuro, perché esprime i sentimenti che ognuno di noi vive. La gente oggi va ancora a vedere la Traviata scritta 160 anni fa, perché questa dà sfogo a tutto quello che abbiamo nel cuore. La cosa bella del progetto di cui sono onorato di fare parte è proprio questo, inoltre diamo una speranza a chi vuole fare questo lavoro domani. L’augurio è che la Traviata sia bella per tutti e che ognuno si riconosca nei personaggi della Traviata con l’augurio che possa trasformare Pescara in una piccola perla anche di questa cultura musicale, e dare ragione a ciò che diceva Benedetto Croce, che quando qualcuno si sente giù può sempre dire di essere abruzzese”.

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